Analisi Intermarket ....quelli che.... Investire&tradare - Cap. 2

nulla da fare, fallito il test sulla ema 144 barre a 15000 pezzi
fatto con il minimo delle 14.55 (notare che è lo stesso supporto dinamico
su cui c'è stato il minimo di ieri ed è in essere dal 1/5).
Con 4 contratti ho preferito portare la partita fino in fondo
ed attendere un secondo test dopo l'apertura del cash,
(nel mentre il target dinamico del trade transitava poco sotto 1613).
Sulla rapida risalita ho poi chiuso al volo prima che andasse in loss.
Scusate il pistolotto, ma ritenevo corretto dire come è andata.
E ora meningi in funzione per preparare un'altra entrata :D



pistolotto questo??:mmmm:

Ma ti sei mai letto i miei ideogrammi?? :D:D

;);)
 
nulla da fare, fallito il test sulla ema 144 barre a 15000 pezzi
fatto con il minimo delle 14.55 (notare che è lo stesso supporto dinamico
su cui c'è stato il minimo di ieri ed è in essere dal 1/5).
Con 4 contratti ho preferito portare la partita fino in fondo
ed attendere un secondo test dopo l'apertura del cash,
(nel mentre il target dinamico del trade transitava poco sotto 1613).
Sulla rapida risalita ho poi chiuso al volo prima che andasse in loss.
Scusate il pistolotto, ma ritenevo corretto dire come è andata.
E ora meningi in funzione per preparare un'altra entrata :D
ma 4 contrattoni o 4 contrattini.
xche' 4 contrattoni su spx nn sono una passeggiata, zioporko!:-o
 
*** Telecom: avanti su rete e H3G, nuovo cda tra un mese

Nessun veto da parte dai soci spagnoli

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 08 mag - Telecom Italia
va avanti sul dossier relativo allo scorporo della rete e
all'integrazione di 3 Italia senza alcun veto posto da parte
dai soci spagnoli e si aggiorna per un nuovo cda di
approfondimento fra un mese. E' quanto ha spiegato il
consigliere di Telecom, Tarah Ben Ammar spiegando che fino
alle 13 il consiglio ha esaminato i conti trimestrali
nell'ultima ora e mezza il dossier rete e integrazione 3
Italia. "E' andato bene, costruttivo. Non abbiamo deciso ma
abbiamo deciso di approfondire molto di piu'. L'obiettivo e'
trovare soluzioni per trovare ricchezza, per far salire il
titolo" ha spiegato Ben Ammar precisando "vogliamo capire
bene nel dettaglio, prenderemo piu' tempo per approfondire".
Ci sara' un "nuovo Cda per l'approfondimento fra un mese
circa, si tratta di una nuova riunione per entrare nei
dettagli". In merito ai soci spagnoli che detengono il 46% di
Telco attraverso Telefonica, l'imprenditore franco tunisino
ha spiegato che gli azionisti sono "collaborativi, hanno
un'esperienza che a noi interessa molto, nessuno ha un no a
priori, bisogna vedere i valori che usciranno e se porteranno
ricchezza a tutti gli azionisti", ha ribadito Ben Ammar
riferendosi sia al dossier dello scorporo della rete sia a
una possibile integrazione di Tre Italia. L'imprenditore, al
momento in Piazzetta Cuccia in vista del cda di Mediobanca di
domani, ha ribadito piu' volte che il consiglio e' stato
"molto costruttivo e collaborativo ma che non vi e' stato
"nessun mandato a trattare" con H3G anche se "vi e'
certamente un dialogo per capire meglio".
liz-rd

(RADIOCOR) 08-05-13 16:26:09 (0343)NEWS 3 NNNN
 

Io condivido in parte il ragionamento del gestore ma solo in parte e mi spiego; il massimo del 2000 è avvenuto con le AD line in divergenza cioè le AD line dei vari indici sono andate in divergenza nel 1998 ma grazie alla bolla tech i mercati non hanno corretto fino al 2000. Ora la AD line USA mi sembra sui massimi (era nel report di ieri sera mi sembra) per cui se di bolla si può parlare si dovrebbe parlare di bolla degli indici USA, bolla che effettivamente non c'è perchè come ho mostrato l'altro giorno gli utili delle imprese USA hanno sovraperformato il resto del mondo e quindi questi valori sono in parte giustificati anche perchè al di fuori del rischio il rendimento è molto limitato. (per cui il valore del rischio è molto prezzato).

Inoltre la liquidità si può sfogare soprattutto sui mercati che sono rimasti indietro e che quindi sono considerati fondamentalmente a sconto come anche il nostro (come dicce anche ste)

Se, come penso la crescita dei prezzi delle azioni ha a che fare non solo con il fattore liquidità ma almeno con il fattore micro che tiene, occorrerà che il rallentamento del macro possa influenzare i risultati del micro per poter impattare negativamente sui prezzi oppure che in qualche modo la liquidità smetta di fluire oppure si interrompano in qualche modo i canali di comunicazione.

Di motivi per scendere ce ne sono, siamo tutti daccordo ma le manovre delle banche centrali stanno sostenendo tutto perchè se i mercati si metono a scendere adesso immaginate cosa potrebbe succedere all'economia reale; le cartucce delle banche centrali si sono ridotte e di parecchio, il livello di debito pubblico e privato è ancora molto elevato, il sistema farebbe fatica a sostenersi e nei prossimi anni negli USA ci saranno tutti i baby boomers che vanno in pensione...
 
Io condivido in parte il ragionamento del gestore ma solo in parte e mi spiego; il massimo del 2000 è avvenuto con le AD line in divergenza cioè le AD line dei vari indici sono andate in divergenza nel 1998 ma grazie alla bolla tech i mercati non hanno corretto fino al 2000. Ora la AD line USA mi sembra sui massimi (era nel report di ieri sera mi sembra) per cui se di bolla si può parlare si dovrebbe parlare di bolla degli indici USA, bolla che effettivamente non c'è perchè come ho mostrato l'altro giorno gli utili delle imprese USA hanno sovraperformato il resto del mondo e quindi questi valori sono in parte giustificati anche perchè al di fuori del rischio il rendimento è molto limitato. (per cui il valore del rischio è molto prezzato).

Inoltre la liquidità si può sfogare soprattutto sui mercati che sono rimasti indietro e che quindi sono considerati fondamentalmente a sconto come anche il nostro (come dicce anche ste)

Se, come penso la crescita dei prezzi delle azioni ha a che fare non solo con il fattore liquidità ma almeno con il fattore micro che tiene, occorrerà che il rallentamento del macro possa influenzare i risultati del micro per poter impattare negativamente sui prezzi oppure che in qualche modo la liquidità smetta di fluire oppure si interrompano in qualche modo i canali di comunicazione.

Di motivi per scendere ce ne sono, siamo tutti daccordo ma le manovre delle banche centrali stanno sostenendo tutto perchè se i mercati si metono a scendere adesso immaginate cosa potrebbe succedere all'economia reale; le cartucce delle banche centrali si sono ridotte e di parecchio, il livello di debito pubblico e privato è ancora molto elevato, il sistema farebbe fatica a sostenersi e nei prossimi anni negli USA ci saranno tutti i baby boomers che vanno in pensione...


...e stanno cercando di convincere i baby boomers a lasciare i denari nelle banche, in fondi e polizze ad hoc, perche' da loro e' previsto anche il ritiro completo del malloppo e li si che si rischia dal punto di vista dei depositi bancari investiti attualmente.
 
Io condivido in parte il ragionamento del gestore ma solo in parte e mi spiego; il massimo del 2000 è avvenuto con le AD line in divergenza cioè le AD line dei vari indici sono andate in divergenza nel 1998 ma grazie alla bolla tech i mercati non hanno corretto fino al 2000. Ora la AD line USA mi sembra sui massimi (era nel report di ieri sera mi sembra) per cui se di bolla si può parlare si dovrebbe parlare di bolla degli indici USA, bolla che effettivamente non c'è perchè come ho mostrato l'altro giorno gli utili delle imprese USA hanno sovraperformato il resto del mondo e quindi questi valori sono in parte giustificati anche perchè al di fuori del rischio il rendimento è molto limitato. (per cui il valore del rischio è molto prezzato).

Inoltre la liquidità si può sfogare soprattutto sui mercati che sono rimasti indietro e che quindi sono considerati fondamentalmente a sconto come anche il nostro (come dicce anche ste)

Se, come penso la crescita dei prezzi delle azioni ha a che fare non solo con il fattore liquidità ma almeno con il fattore micro che tiene, occorrerà che il rallentamento del macro possa influenzare i risultati del micro per poter impattare negativamente sui prezzi oppure che in qualche modo la liquidità smetta di fluire oppure si interrompano in qualche modo i canali di comunicazione.

Di motivi per scendere ce ne sono, siamo tutti daccordo ma le manovre delle banche centrali stanno sostenendo tutto perchè se i mercati si metono a scendere adesso immaginate cosa potrebbe succedere all'economia reale; le cartucce delle banche centrali si sono ridotte e di parecchio, il livello di debito pubblico e privato è ancora molto elevato, il sistema farebbe fatica a sostenersi e nei prossimi anni negli USA ci saranno tutti i baby boomers che vanno in pensione...
ciao giorgione :up:l'esempio fatto , riferito al mercato del 1999 era solo come riferimento al modo di salita. nn per le dinamiche.
CMQ E' UN CASINO ADESSO CAPIRE

Come dice .seven, meglio far riposare le meningi, xche' ( e parlo di me ho paura di commettere errori )
 

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