Analisi Intermarket ....quelli che.... Investire&tradare - Cap. 2

S&P taglia rating a Ubi, Bpm, Bper, Banco Popolare, Banca Carige e altre
MILANO, 24 luglio (Reuters) - Standard & Poor's ha tagliato il rating di lungo termine di Ubi UBI.MI , Bpm PMII.MI , Bper

EMII.MI , Banco Popolare BAPO.MI , Banca Carige CRGI.MI e altre banche italiane.

E' quanto comunica l'agenzia di rating in una nota.

Nel dettaglio S&P ha tagliato di un notch il giudizio su 17 banche e portato il giudizio su Ubi e Credito Emiliano a 'BBB-'; quello su Fga Capital, Iccrea Holding e su MedioCredito Centrale a 'BB+'; quello su Banca Popolare di Vicenza, Veneto Banca, Banca Popolare di Milano, Banca Popolare dell'Emilia Romagna e Banco Popolare a 'BB'; e infine la valutazione su Unipol Banca

UNPI.MI a 'BB-'. I rating sono stati tolti dal CreditWatch.

L'agenzia ha inoltre abbassato da 'BB+' A 'BB-' il giudizio su Agos Ducato, anche in questo caso togliendola dal CreditWatch.

Infine l'agenzia ha tagliato il rating di Banca Carige a 'BB-' da 'BB', mantenendo il rating in CreditWatch negativo.

"Secondo noi le banche italiane si trovano ad operare in una situazione con crescenti rischi a livello economico, che le lascia più esposte a una recessione in Italia più lunga e più profonda di quello previsto in precedenza", spiega l'agenzia di rating nella nota.
 
S&P’s declassa 17 banche italiane
ma non le big Intesa Sanpaolo e Unicredit
Per l’agenzia internazionale le banche italiane operano in un ambiente con alti rischi economici



Standard & Poor’s taglia il rating di lungo periodo di 17 banche italiane salvando però Intesa Sanpaolo e UniCredit. È quanto si legge in una nota, in cui si precisa che la decisione segue il downgrade dell’Italia. Sotto la scure dell’agenzia di rating finiscono quindi Ubi Banca, Credem che scendono a livello ‘BBB-’; Fga Capital, Iccrea e Mediocredito a ‘BB+’; Banca Popolare di Vicenza, Veneto Banca, Banca Popolare di Milano, Banca Popolare dell’Emilia Romagna e Banco Popolare a ‘BB’; infine Unipol Banca a ‘BB-’.

LE ECCEZIONI - D’altro canto, tra le banche che si salvano, oltre a UniCredit e Intesa Sanpaolo, S&P’s segnala l’Istituto per il Credito Sportivo, Banca Fideuram, Mediobanca, Banca Popolare dell’Alto Adige e l’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane, i cui rating restano confermati. Per l’agenzia internazionale, le banche italiane operano in un ambiente con alti rischi economici, lasciando le banche più esposte a una recessione più profonda e lunga di quanto pensavamo.

LE PREVISIONI - Standard & Poor’s mantiene invece l’outlook negativo su tutto il comparto bancario italiano. È quanto si legge in una nota dell’agenzia, in cui viene precisato che le due eccezioni sono Banca Carige e Dexia Crediop, i cui rating restano in ‘Creditwatch’ negativo, ovvero sotto osservazione per un possibile taglio.

LA CRESCITA - Il Pil dell’Italia, dopo il -1,9% previsto per il 2013, «avrà segnato un calo in termini reali del 9% negli ultimi sei anni» con un -25% per gli investimenti e un prodotto pro-capite inferiore ai livelli del 2007., aggiunge Standard & Poor’s: «Non ci aspettiamo che questa tendenza si inverta significativamente nel 2014».
 
S&P’s declassa 17 banche italiane
ma non le big Intesa Sanpaolo e Unicredit
Per l’agenzia internazionale le banche italiane operano in un ambiente con alti rischi economici



Standard & Poor’s taglia il rating di lungo periodo di 17 banche italiane salvando però Intesa Sanpaolo e UniCredit. È quanto si legge in una nota, in cui si precisa che la decisione segue il downgrade dell’Italia. Sotto la scure dell’agenzia di rating finiscono quindi Ubi Banca, Credem che scendono a livello ‘BBB-’; Fga Capital, Iccrea e Mediocredito a ‘BB+’; Banca Popolare di Vicenza, Veneto Banca, Banca Popolare di Milano, Banca Popolare dell’Emilia Romagna e Banco Popolare a ‘BB’; infine Unipol Banca a ‘BB-’.

LE ECCEZIONI - D’altro canto, tra le banche che si salvano, oltre a UniCredit e Intesa Sanpaolo, S&P’s segnala l’Istituto per il Credito Sportivo, Banca Fideuram, Mediobanca, Banca Popolare dell’Alto Adige e l’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane, i cui rating restano confermati. Per l’agenzia internazionale, le banche italiane operano in un ambiente con alti rischi economici, lasciando le banche più esposte a una recessione più profonda e lunga di quanto pensavamo.

LE PREVISIONI - Standard & Poor’s mantiene invece l’outlook negativo su tutto il comparto bancario italiano. È quanto si legge in una nota dell’agenzia, in cui viene precisato che le due eccezioni sono Banca Carige e Dexia Crediop, i cui rating restano in ‘Creditwatch’ negativo, ovvero sotto osservazione per un possibile taglio.

LA CRESCITA - Il Pil dell’Italia, dopo il -1,9% previsto per il 2013, «avrà segnato un calo in termini reali del 9% negli ultimi sei anni» con un -25% per gli investimenti e un prodotto pro-capite inferiore ai livelli del 2007., aggiunge Standard & Poor’s: «Non ci aspettiamo che questa tendenza si inverta significativamente nel 2014».

E zi mondo cane, fin quando non si taglia dove tutti noi sappiamo...non ci resta che morire :ciao:
 
:ciao:

OGGI IN TABELLA:


EUR - M3 dest. aa, giugno h. 10,00
precedente: 2,9% / consenso: 3,0%
GER - Ifo, luglio h. 10,00
precedente: 105,9 / consenso: 106,2
GER - Ifo (attese), luglio h. 10,00
precedente: 102,5 / consenso: 102,8
GER - Ifo (sit. corrente), luglio h. 10,00
precedente: 109,4 / consenso: 109,7
ITA - Fiducia consumatori, luglio h. 10,00
precedente: 95,7 / consenso: 96,0
GB - Pil tt (flash), secondo trimestre h. 10,30
precedente: 0,3% / consenso: 0,6%
BEL - Indice ciclico Bnb, luglio h. 15,00
precedente: -12,8 / consenso: -12,3
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto