lupoalberto66
Forumer storico
grazie della stima,
ma i due top drivers dell' intermarket sono Gipa e 99, io al confronto sono un tassista di risciò
Se bastasse una risposta secca ti direi: siamo leggermente sovraquotati rispetto alla media di lungo periodo ma come tu ben sai non vuol dire molto perchè bisogna sapere perchè siamo li.
Ora a mio modesto avviso siamo ancora all'interno del bear market secolare di lungo periodo e l'identificazione di un bear market secolare si realizza nell'osservazione dei suoi valori fondamentali. Il bear market prima ancora che connotarsi in una correzione di prezzi si connota in una contrazione delle valutazioni. Il bear market elimina operatori dai mercati, riduce la propensione al rischio e crea quindi le condizioni perchè gli asset rendano di più alfine di renderli più appetibili.
Se effettivamente siamo in un bear market tale valutazione è in realtà una valutazione generosa dei mercati perchè solitamente all'interno di un bear market le valutazioni devono rimanere bel aldisotto delle medie storiche per rendere compatibili i mercati con un minimo di lungo periodo.
La causa di questo bear market l'ho già scritto è l'eccesso produttivo che contraddistingue i mercati mondiali di una molteplicità di settori e sebbene si siano tentate molte strade per eliminarne gli effetti esso è ancora presente sui mercati. Lo shift di potenza economica da occidente ad oriente a cui non è corrisposto almeno inizialmente uno shift finanziario ha di fatto portato all'anomalia di questi ultimi anni. La liberalizzazione della finanza, il conseguente mantenimento di tessuti industriali obsoleti in occidente, la leva del debito sono tutte una conseguenza di questa situazione insostenibile. Ora siamo nel bel mezzo di un ribilanciamento in cui l'occidente consuma poco per paura del futuro e gli emergenti consumano poco perchè ancora nella prima fase dello sviluppo economico dove il capitale deve formare il suo zoccolo duro prima di dispegarlo compiutamente in ricchezza sociale (salvo rari casi come la Korea ecc...). Il tessuto industriale occidentale è destinato a subire ancora pressioni e cosi le ricchezze accumulate mentre negli emergenti la ricchezza deve ancora svilupparsi ulteriormente prima di poter dispiegare compiutamente i propri effetti sul capitale.
In questo contesto di disequilibrio l'intervento della liquidità è stato il toccasana per asset finanziari altrimenti destinati alla depressione ma essendo in una fase completamente nuova e sperimentale difficile che non si manifestino effetti collaterali pericolosi. Ora siamo nella fase in cui il mondo economico/finanziario crede che la liquidità possa permettere agli aggiustamenti macro necessari di dispiegarsi senza contraccolpi ma a mio modo di vedere siamo in una di quelle fasi illusorie in cui si crede che la natura del mondo in cui viviamo sia di per se equilibrata.
Per cui le valutazioni attuali pur essendo storicamente sopravvalutate di poco sono per me valutazioni non sostenibile in quanto non rappresentano una situazione reale dell'economia ma sono figlie dei tentativi di eugenetica finanziaria delle autorità mondiali.
GE, colosso mondiale diversificato realizza ancora molti dei suoi utili dalla divisione finanziaria della stessa, una ragione ci sarà.
ecco che cosa intendevo dire nelle prime due righe del mio intervento![]()