è un dilemma solo apparente, a mio parere, nel senso che il risultato è comunque il medesimo.
L' architettura dell' ultima legge finanziaria partorita dai "tecnici", un mix di incompetenza, cinismo e spregio delle più elementari regole di civiltà (vedi tentativi di applicazione retroattiva di modifiche al prelievo fiscale o il taglio odioso dei contributi per l' assistenza degli handicappati gravissimi, ma si potrebbe proseguire a oltranza), è stata completamente smantellata e ribaltata in meglio e a parità di saldi; sono riusciti a far fare bella figura perfino a Brunetta
, che difatti, giustamente
gongolava.
Gente come Boccia, invece, cavalca una contrapposizione di tipo ideologico, muscolare, di lotta faziosa, settaria, alla ricerca disperata di un diversivo di tipo politico, di un nemico da distruggere per serrare le fila dei propri adepti e guidare il loro scontento verso un obiettivo diverso da quello della loro fallimentare gestione. E' un tipo di strategia adottata in maniera feroce dal nano nel suo ventennio, spaccare e confliggere il più possibile, demonizzare l' avversario per avere un seggio in più in parlamento, ma molto apprezzata e completamente assorbita dalla sinistra, che, a dispetto delle apparenze, parla lo stesso linguaggio. Tutto, quindi, è proteso alla conservazione, che sia utile o dannoso alla collettività non ha importanza, la cosa fondamentale è che sia utile al partito, all' apparato, alla setta, il resto è irrilevante.
In un sistema del genere, la selezione non avviene sul merito, ma sull' osservanza e l' obbedienza, perciò come vedi il "ci sono o ci fanno" sono due facce della stessa medaglia, perfettamente relazionate e consequenziali.
