Analisi Intermarket ....quelli che.... Investire&tradare - Cap. 2

...corda sempre più tesa, adesso c'è stato un esplicito attacco ai repubblicani, rei di non accettare le condizioni sui redditi alti e/o ricchi.

Oramai è diversi anni che "giocano" pesantemente quando gli operatori sono assenti e non so se movimenti violenti potrebbero mettere in difficoltà le posizioni di copertura assunte da diversi operatori... comunque questo arrivare all'ultimo minuto (anche se si trovasse una soluzione) non piacerà alle società di rating e quindi lasceranno incertezza per il mese di febbraio quando le societa di rating dovranno decidere del debito sovrano USA.... certamente con il fiscal cliff le societa di rating non taglieranno il rating ma il problema sarà sull'economia reale...
 
Intermarket&buon-anno

siamo così arrivati alla fine dell anno :up:
Spero abbiate passato tutti un Buon Natale...io sono in montagna , e visto che , oggi pomeriggio nn scio ( mi riposo per stasera ) , ho pensato bene di scrivere le cose e i pensieri che mi frullano x la testa...per quanto riguarda i mercati.


Le previsioni x il 2013 sembrano evidenziare un certo " affollamento " sulle prospettive positive x i mercati azionari mentre l economia mondiale sarebbe pronta a ripartire dopo alcuni mesi di rallentamento con le banche centrali che continueranno a sostenere la liquidità internazionale in un Quantitative Easing ormai strutturale . In queste aspettative di consenso non si intravede il minimo dubbio sulla ormai imminente soluzione della crisi che ci affligge da quasi 5 anni .Ma i dubbi ci sono xche' tutti gli elementi che l hanno generata sono ancora tutti ben presenti ed irrisolti nelle pieghe dei dati macro che sono usciti negli ultimi mesi ;-).
I consumi ristagnano ovunque e così pure gli investimenti.. Lo stock del debito pubblico nel sistema occidentale e' ancora eccessivo e sarà molto difficile assistere a breve, a una ripresa della dinamica del credito . La liquidità sostiene i mercati finanziari ma l economia reale sembrerebbe nn confermare le aspettative che gli operatori finanziari anticipano già da quasi sei mesi :down:. Ci sono comunque alcuni sviluppi positivi che riguardano il real estate e le banche.

Il settore immobiliare USA ha cominciato a stabilizzarsi e si è' iniziato a manifestare anche qualche segnale di miglioramento ma nessuno dice che tali miglioramenti sono dovuti prevalentemente all intervento dei fondi di Private Equity che acquistano migliaia di unità immobiliari . Mentre i privati cittadini sono ancora prevalentemente venditori , la finanza e' oggi il principale acquirente dello stock immobiliare Americano e quasi il 75% delle transizioni immobiliari del 2012 hanno coinvolto operatori istituzionali :-o . I fondi di PRivate Equity acquistano case con l obbiettivo di affittare poiché la redditività' offerta in relazione al valore Dell investimento e' mediamente del 7% e questo intervento da parte degli investitori istituzionali ha stabilizzato appunto il mercato immobiliare statunitense. Il fenomeno e' certamente positivo e costituisce un elemento di stabilizzazione in un settore che tendenzialmente avrebbe richiesto oltre un decennio x assorbire la bolla speculativa. Tuttavia nn credo che tale fenomeno possa riavviare l attività immobiliare intesa come " costruzione di nuove case" , dato che al momento tali investimenti hanno come target le case esistenti. Nella realtà stiamo assistendo ad una ripresa Dell attività di compravendita che ha come risultato la stabilizzazione dei prezzi ma nn contribuisce in modo significativo al GDP . Quest ultimo e' infatti più influenzato dall attività di costruzione che produce un indotto significativo sull economia ma che al momento rimane al palo rispetto ai livelli storici. ( spero di essermi fatto capire bene, xche' dal mio punto di vista questo passaggio sopra espresso e' importante e aiuta a nn sopravvalutare i dati che sono usciti ultimamente , ok!?)

Tra gli altri aspetti positivi che si sono manifestati negli ultimi 12 mesi abbiamo anche il deleverage del settore bancario USA .
Le banche Americane sono state molto attive nel sistemar l eccesso di leverage grazie al supporto della FED , che si è' fatta carico di assorbire buona parte dei titoli strutturati che erano nei bilanci del settore bancario e costituivano un importante elemento di blocco del deleverage , dato che sul mercato nn erano vendibili. La FED , agendo come acquirente di ultima istanza di tali titoli , ha rimosso dai bilanci delle banche quasi 7000 mld di dollari di posizioni incagliate ( circa il 45% del pil ) rimettendo il settore bancario nelle condizioni di far ripartire il credito , anche se questo al momento nn e' ancora avvenuto.okkio che però' i dati sul deleverage nn sono completamente indicativi xche nn tengono conto del leverage presente nel shadow banking system ( i veicoli finanziari utilizzati x le cartolarizzazioni ).

Il settore privato e pubblico sono invece, una fonte di impedimento a una ripresa sostenibile della domanda . Il debito che affligge i due settori e' troppo elevato e deve essere ridotto . I privatisti trovano a beneficiare in parte Dell intervento della FED che ha prodotto una stabilizzazione del real estate ed un miglioramento delle borse . Mentre il real estate ha smesso di perdere valore , l effetto ricchezza prodotto dalle borse e' più difficile da misurare e potrebbe essere meno efficace di quello che si pensi . Infatti i fondid investimento americani hanno subito massicci disinvestire ti negli ultimi 5 anni e il rialzo di sp500 nn e' stato a beneficio di molti ;). I privati investitori sono ancora assenti dal mercato azionario e credo che la propensione al rischio sia ancora molto bassa. Quando si tende a ribaltare sul settore privato l effetto ricchezza generato dal rialzo della borsa americana si potrebbe dunque incorrere a un eccesso di ottimismo. La FED sta ovviamente cercando in tutti i modi di far aumentare la propensione al rischio ma al momento la realtà dei fatti sta evidenziando il contrario ( basta vedere i flussi sui fondi azionari degli ultimi 5 anni :D ).
E mo' arrivano i c.azzi di questa mia analisi sull Intermarket :
Questo che sto x scrivere e' un altro passaggio importante su come leggere i dati che vi flasho tutti i giorni:allora, sebbene la borsa sia salita , banche e aziende nn hanno in alcun modo immesso nel sistema la liquidità di cui dispongono e questo fattore NON È AL MOMENTO UN SEGNALE DI AUMENTO ALLA PROPENSIONE AL RISCHIO !. Le aziende , cari miei , nn investono xche' nn vedono al momento una ripresa dei consumi e le banche nn fanno credito xche' hanno ancora una bassa propensione al rischio.
Parlando di propensione al rischio e' certamente riduttivo riferirsi solo ai mercati finanziari , poiché ciò che è' fondamentale x l economia reale e' LA PROPENSIONE AL RISCHIO DEGLI OPERATORI ECONOMICI! ( gipa penso mi abbia capito e spero anche chi mi stia leggendo)

X quanto riguarda il settore pubblico , artefice del miglioramento del quadro congiunturale del periodo 2009/2012 , siamo ora giunti alla resa dei conti xche' il debito adesso deve cominciare a scendere .il settore pubblico USA sarà d ora in poi un detrattore di crescita e l economia deve quindi sperare che tutto il settore privato ( aziende e famiglie ) sia pronto a ripartire .... Ma al momento.. Non mi pare a una pronta ripartenza:wall:.

Le cose nn sembrano dal mio punto di vista così semplici come il consenso crede e la speranza e' che le aspettative del consenso procurino un reale cambiamento nella propensione al rischio di banche, privati e aziende . Siamo quindi nella situazione psicologica dove la forza dei mercati finanziari viene utilizzata dalle autorità monetarie x modificare le aspettative degli operatori Dell economia reale
La FED e' impegnata quindi in una strategia nn convenzionale :lol: i cui esiti nn conoscono vie di mezzo : crescita e inflazione o rischio " Japanisation " . In tale contesto e' abbastanza probabile che i mercati saranno continuamente ai cambi di umore tra aspettative di miglioramento e delusioni x aver scontato una ripresa che potrebbe nn concretizzarsi, mente Banche Centrali e politica continueranno a giocare un ruolo importante sulle tendenze di breve periodo.Nel mezzo ci sarà il trading, e chi sarà bravo nella lettura dei mercati , riuscirà a cavalcare gli scossoni che avranno i mercati nel 2013 .

Le borse emergenti invece, a differenza di quelle occidentali, dovrebbero continuare a beneficiare di un contesto di crescita decente.

I bonds, sembrerebbero in bolla ma riflettendo i meglio, se sposate quanto da me scritto, nn sono così pronti x la vera inversione di tendenza e i tassi d interesse sui titoli governativi rimarranno molto bassi a causa Dell incertezza congiunturale .

L euro dovrebbe continuare a beneficiare del fatto che in Europa la recessione e' cosa già scontata mentre in USA le prospettive di crescita potrebbero essere , come detto sopra, sopravvalutate . Comunque sia , essendo si dissolto il rischio di un break up Dell area UE , l eccesso di pressione speculativa continuerà a ridimensionarsi e i flussi di capitale che erano usciti dall euro x acquistare USD e GBP dovrebbero continuare a rientrare come già sta avvenendo da alcuni mesi ( così potremo andare in vacanza in America a sconto :lol: )

Il mese scorso , avevo detto di aver aperto un operazione : lungo di banche giapponesi corto di stoxx, beh diciamo che relativ l operazione e' andata bene, potevo risparmiarmi lo short sullo stoxx , ma visto che, era un operazione voluta e ragionata, mi accontento del gain fatto comunque ( vedere il rally delle banche giapponesi contro la performance dello stoxx nel mese di dicembre ), questo x dirvi che il Giappone ha iniziato a fare sul serio e la fase di discesa dello YEN secondo me è' appena iniziata .
Boji subirà pesantemente l influsso politico del nuovo governo e anche il nikkei , assieme alle borse emergenti , avrà' sicuramente supporto delle nuove strategie reflazionistiche .

L oro continua la sua fase di side market e nn sembra al momento pronto a iniziare un nuovo trend rialzista . Tuttavia le eventuali correzioni potrebbero essere occasioni di acquisto poiché le politiche monetarie continueranno a essere finalizzate a prudurre inflazione.

In sintesi la mia strategia d investimento, e parlo di investimento , non di trading ,tiene conto del fatto che nel migliore dei casi il 2013 sarà' un anno di stagnazione x gli USA e di recessione x Europa . Le economie emergenti andranno x conto loro e , dati alla mano, potrebbero crescere almeno del 5% senza modificare il quadro congiunturale del mondo occidentale che finora nn sembra aver beneficiato più di tanto della crescita del mondo emergente . Da come la vedo io , il primo semestre del nuovo anno sarà piuttosto debole dal punto di vista congiunturale ma le istituzioni monetarie continueranno a sostenere le aspettative , dichiarando che la " vera" ripresa e' in arrivo nel secondo semestre Dell anno , anche se.....nessuno penso abbia certezze in tasca !e quanto possano essere affidabili tali previsioni , xche' la realtà dei fatti e' ancora troppo incerta x avere certezze sui dati che verranno tra 3 mesi... Figuriamoci su quelli ad un anno.
La verità e' che si naviga a vista e i timonieri ( le banche centrali ) devono tenere a bada la ciurma dicendo che la terra e' vicina ma nella realtà ...ho paura che neppure loro sappiano esattamente in quale punto Dell oceano ci troviamo...:help:

Spero di essere riuscito a trasmettere il mio pensiero , su come più o meno vedo le cose a livello global, giusto o sbagliato possa essere , io mi sono espresso, la parola adesso andrà' all economia e ai mercati.:D

N.b non fate caso agli errori, ma scrivere con un iPad non è cosa semplicissima :)

Vi auguro tutti , un 2013 con i fiocchi a presto ragazzi:up:
 
Ultima modifica:
Auguri a tutti per un 2013 migliore:up::up:
 

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Spero abbiate passato tutti un Buon Natale...io sono in montagna , e visto che , oggi pomeriggio nn scio ( mi riposo per stasera ) , ho pensato bene di scrivere le cose e i pensieri che mi frullano x la testa...per quanto riguarda i mercati.


Le previsioni x il 2013 sembrano evidenziare un certo " affollamento " sulle prospettive positive x i mercati azionari mentre l economia mondiale sarebbe pronta a ripartire dopo alcuni mesi di rallentamento con le banche centrali che continueranno a sostenere la liquidità internazionale in un Quantitative Easing ormai strutturale . In queste aspettative di consenso non si intravede il minimo dubbio sulla ormai imminente soluzione della crisi che ci affligge da quasi 5 anni .Ma i dubbi ci sono xche' tutti gli elementi che l hanno generata sono ancora tutti ben presenti ed irrisolti nelle pieghe dei dati macro che sono usciti negli ultimi mesi ;-).
I consumi ristagnano ovunque e così pure gli investimenti.. Lo stock del debito pubblico nel sistema occidentale e' ancora eccessivo e sarà molto difficile assistere a breve, a una ripresa della dinamica del credito . La liquidità sostiene i mercati finanziari ma l economia reale sembrerebbe nn confermare le aspettative che gli operatori finanziari anticipano già da quasi sei mesi :down:. Ci sono comunque alcuni sviluppi positivi che riguardano il real estate e le banche.

Il settore immobiliare USA ha cominciato a stabilizzarsi e si è' iniziato a manifestare anche qualche segnale di miglioramento ma nessuno dice che tali miglioramenti sono dovuti prevalentemente all intervento dei fondi di Private Equity che acquistano migliaia di unità immobiliari . Mentre i privati cittadini sono ancora prevalentemente venditori , la finanza e' oggi il principale acquirente dello stock immobiliare Americano e quasi il 75% delle transizioni immobiliari del 2012 hanno coinvolto operatori istituzionali :-o . I fondi di PRivate Equity acquistano case con l obbiettivo di affittare poiché la redditività' offerta in relazione al valore Dell investimento e' mediamente del 7% e questo intervento da parte degli investitori istituzionali ha stabilizzato appunto il mercato immobiliare statunitense. Il fenomeno e' certamente positivo e costituisce un elemento di stabilizzazione in un settore che tendenzialmente avrebbe richiesto oltre un decennio x assorbire la bolla speculativa. Tuttavia nn credo che tale fenomeno possa riavviare l attività immobiliare intesa come " costruzione di nuove case" , dato che al momento tali investimenti hanno come target le case esistenti. Nella realtà stiamo assistendo ad una ripresa Dell attività di compravendita che ha come risultato la stabilizzazione dei prezzi ma nn contribuisce in modo significativo al GDP . Quest ultimo e' infatti più influenzato dall attività di costruzione che produce un indotto significativo sull economia ma che al momento rimane al palo rispetto ai livelli storici. ( spero di essermi fatto capire bene, xche' dal mio punto di vista questo passaggio sopra espresso e' importante e aiuta a nn sopravvalutare i dati che sono usciti ultimamente , ok!?)

Tra gli altri aspetti positivi che si sono manifestati negli ultimi 12 mesi abbiamo anche il deleverage del settore bancario USA .
Le banche Americane sono state molto attive nel sistemar l eccesso di leverage grazie al supporto della FED , che si è' fatta carico di assorbire buona parte dei titoli strutturati che erano nei bilanci del settore bancario e costituivano un importante elemento di blocco del deleverage , dato che sul mercato nn erano vendibili. La FED , agendo come acquirente di ultima istanza di tali titoli , ha rimosso dai bilanci delle banche quasi 7000 mld di dollari di posizioni incagliate ( circa il 45% del pil ) rimettendo il settore bancario nelle condizioni di far ripartire il credito , anche se questo al momento nn e' ancora avvenuto.okkio che però' i dati sul deleverage nn sono completamente indicativi xche nn tengono conto del leverage presente nel shadow banking system ( i veicoli finanziari utilizzati x le cartolarizzazioni ).

Il settore privato e pubblico sono invece, una fonte di impedimento a una ripresa sostenibile della domanda . Il debito che affligge i due settori e' troppo elevato e deve essere ridotto . I privatisti trovano a beneficiare in parte Dell intervento della FED che ha prodotto una stabilizzazione del real estate ed un miglioramento delle borse . Mentre il real estate ha smesso di perdere valore , l effetto ricchezza prodotto dalle borse e' più difficile da misurare e potrebbe essere meno efficace di quello che si pensi . Infatti i fondid investimento americani hanno subito massicci disinvestire ti negli ultimi 5 anni e il rialzo di sp500 nn e' stato a beneficio di molti ;). I privati investitori sono ancora assenti dal mercato azionario e credo che la propensione al rischio sia ancora molto bassa. Quando si tende a ribaltare sul settore privato l effetto ricchezza generato dal rialzo della borsa americana si potrebbe dunque incorrere a un eccesso di ottimismo. La FED sta ovviamente cercando in tutti i modi di far aumentare la propensione al rischio ma al momento la realtà dei fatti sta evidenziando il contrario ( basta vedere i flussi sui fondi azionari degli ultimi 5 anni :D ).
E mo' arrivano i c.azzi di questa mia analisi sull Intermarket :
Questo che sto x scrivere e' un altro passaggio importante su come leggere i dati che vi flasho tutti i giorni:allora, sebbene la borsa sia salita , banche e aziende nn hanno in alcun modo immesso nel sistema la liquidità di cui dispongono e questo fattore NON È AL MOMENTO UN SEGNALE DI AUMENTO ALLA PROPENSIONE AL RISCHIO !. Le aziende , cari miei , nn investono xche' nn vedono al momento una ripresa dei consumi e le banche nn fanno credito xche' hanno ancora una bassa propensione al rischio.
Parlando di propensione al rischio e' certamente riduttivo riferirsi solo ai mercati finanziari , poiché ciò che è' fondamentale x l economia reale e' LA PROPENSIONE AL RISCHIO DEGLI OPERATORI ECONOMICI! ( gipa penso mi abbia capito e spero anche chi mi stia leggendo)

X quanto riguarda il settore pubblico , artefice del miglioramento del quadro congiunturale del periodo 2009/2012 , siamo ora giunti alla resa dei conti xche' il debito adesso deve cominciare a scendere .il settore pubblico USA sarà d ora in poi un detrattore di crescita e l economia deve quindi sperare che tutto il settore privato ( aziende e famiglie ) sia pronto a ripartire .... Ma al momento.. Non mi pare a una pronta ripartenza:wall:.

Le cose nn sembrano dal mio punto di vista così semplici come il consenso crede e la speranza e' che le aspettative del consenso procurino un reale cambiamento nella propensione al rischio di banche, privati e aziende . Siamo quindi nella situazione psicologica dove la forza dei mercati finanziari viene utilizzata dalle autorità monetarie x modificare le aspettative degli operatori Dell economia reale
La FED e' impegnata quindi in una strategia nn convenzionale :lol: i cui esiti nn conoscono vie di mezzo : crescita e inflazione o rischio " Japanisation " . In tale contesto e' abbastanza probabile che i mercati saranno continuamente ai cambi di umore tra aspettative di miglioramento e delusioni x aver scontato una ripresa che potrebbe nn concretizzarsi, mente Banche Centrali e politica continueranno a giocare un ruolo importante sulle tendenze di breve periodo.Nel mezzo ci sarà il trading, e chi sarà bravo nella lettura dei mercati , riuscirà a cavalcare gli scossoni che avranno i mercati nel 2013 .

Le borse emergenti invece, a differenza di quelle occidentali, dovrebbero continuare a beneficiare di un contesto di crescita decente.

I bonds, sembrerebbero in bolla ma riflettendo i meglio, se sposate quanto da me scritto, nn sono così pronti x la vera inversione di tendenza e i tassi d interesse sui titoli governativi rimarranno molto bassi a causa Dell incertezza congiunturale .

L euro dovrebbe continuare a beneficiare del fatto che in Europa la recessione e' cosa già scontata mentre in USA le prospettive di crescita potrebbero essere , come detto sopra, sopravvalutate . Comunque sia , essendo si dissolto il rischio di un break up Dell area UE , l eccesso di pressione speculativa continuerà a ridimensionarsi e i flussi di capitale che erano usciti dall euro x acquistare USD e GBP dovrebbero continuare a rientrare come già sta avvenendo da alcuni mesi ( così potremo andare in vacanza in America a sconto :lol: )

Il mese scorso , avevo detto di aver aperto un operazione : lungo di banche giapponesi corto di stoxx, beh diciamo che relativ l operazione e' andata bene, potevo risparmiarmi lo short sullo stoxx , ma visto che, era un operazione voluta e ragionata, mi accontento del gain fatto comunque ( vedere il rally delle banche giapponesi contro la performance dello stoxx nel mese di dicembre ), questo x dirvi che il Giappone ha iniziato a fare sul serio e la fase di discesa dello YEN secondo me è' appena iniziata .
Boji subirà pesantemente l influsso politico del nuovo governo e anche il nikkei , assieme alle borse emergenti , avrà' sicuramente supporto delle nuove strategie reflazionistiche .

L oro continua la sua fase di side market e nn sembra al momento pronto a iniziare un nuovo trend rialzista . Tuttavia le eventuali correzioni potrebbero essere occasioni di acquisto poiché le politiche monetarie continueranno a essere finalizzate a prudurre inflazione.

In sintesi la mia strategia d investimento, e parlo di investimento , non di trading ,tiene conto del fatto che nel migliore dei casi il 2013 sarà' un anno di stagnazione x gli USA e di recessione x Europa . Le economie emergenti andranno x conto loro e , dati alla mano, potrebbero crescere almeno del 5% senza modificare il quadro congiunturale del mondo occidentale che finora nn sembra aver beneficiato più di tanto della crescita del mondo emergente . Da come la vedo io , il primo semestre del nuovo anno sarà piuttosto debole dal punto di vista congiunturale ma le istituzioni monetarie continueranno a sostenere le aspettative , dichiarando che la " vera" ripresa e' in arrivo nel secondo semestre Dell anno , anche se.....nessuno penso abbia certezze in tasca !e quanto possano essere affidabili tali previsioni , xche' la realtà dei fatti e' ancora troppo incerta x avere certezze sui dati che verranno tra 3 mesi... Figuriamoci su quelli ad un anno.
La verità e' che si naviga a vista e i timonieri ( le banche centrali ) devono tenere a bada la ciurma dicendo che la terra e' vicina ma nella realtà ...ho paura che neppure loro sappiano esattamente in quale punto Dell oceano ci troviamo...:help:

Spero di essere riuscito a trasmettere il mio pensiero , su come più o meno vedo le cose a livello global, giusto o sbagliato possa essere , io mi sono espresso, la parola adesso andrà' all economia e ai mercati.:D

N.b non fate caso agli errori, ma scrivere con un iPad non è cosa semplicissima :)

Vi auguro tutti , un 2013 con i fiocchi a presto ragazzi:up:


Letto tutto e come sempre sei chiaro ed esaustivo nel ciò che scrivi e sostieni:up:

Concordo in particolar modo con te sul fatto che manca la FIDUCIA da qualsiasi parte la si voglia vedere e, nel mese di novembre durante un incontro tra imprenditori, fondi d'investimento e studi legali specializzati in M&A finalizzato proprio all'investire, è stato imbarazzante notare la totale mancanza di volontà e fiducia sia da parte degli imprenditori/aziende che per altro anche da parte dei fondi di private equity...uno stallo totale.

A mio modo di vedere un altro problema stà nel fatto che, il cosiddetto ceto medio, sia in USA che EU ha visto ridursi troppo la propria ricchezza, sia in termini finanziari che patrimoniali, il che non fa altro che gettare benzina sul fuoco in termini di mancanza di fiducia e scarsa propensione al consumo.

Una grande azienda che fa piani industriali di investimento a 5-10 anni, si basa su uno storico di dati&consumi di 50-60 anni...ma oggi cosa vede???...che tutto è stato seriamente messo in discussione se non spazzato via in soli 5 anni dalla più grave crisi economico-finanziaria che si sia mai vista e che è ancora di là dal volgere al termine, quindi ecco che la grande azienda rimane basita...ferma...ed ovviamente dopo essersi leccata le ferite da perdite enormi o mancati profitti...se ne guarda bene dal fare nuovi investimenti.

Per come la vedo io la cosa è tanto ingarbugliata se la si guarda con gli occhi delle banche centrali...la cui potenza è veramente illimitata a quanto pare e di conseguenza anche gli effetti che potrebbero innescare...quanto è semplice dal punto di vista dell'economia reale; se non si redistribuisce ricchezza e se no si riduce la pressione fiscale al ceto medio in USA ed UE non si va da nessuna parte e se ne stanno accorgendo anche i tedeschi come vado sostenendo da giugno scorso...gli inglesi già lo stanno provando sulla loro pelle il ritorno in recessione.

Per quanto riguarda i bond ci sarà da soffrire perchè a mio modo di vedere han dato tanto sia i gov. che i corporate e gli interventi delle banche centrali stanno avendo i loro effetti sui tassi...a breve prossimi allo zero e a lungo ad una stabilizzazione che rende piuttosto rischioso il loro mantenimento in ptf pena il trovarsi con il titolo congelato in ptf per diverso tempo a causa di un ingresso sbagliato e consolarsi con il flusso cedolare, quindi al momento non sono compratore di bond, nè gov. nè corporate a meno di emissioni interessanti, quelli acquistati in estate, alcuni gli ho venduti nei mesi scorsi, altri li tengo in ptf ancora per avere stabilità di ptf, ma questo si vedrà nel caso.

Quindi anche io mi aspetto magari un inizio 2013 sufficientemente positivo, salvo il precipitare della scena americana alias fiscal cliff, ma sono molto curioso di vedere le trimestrali in uscita a breve e quelle del primo trimestre per vedere se le carte da bluff dei dati apparentemente sono tali o realmente supportive ad un timido stabilizzarsi dell'economia.

Per me l'oro è off-limits da agosto 2011, dove ha bleffato di brutto e da lì non ha mai offerto reali occasioni di investimento a meno di essere maghi del timing.

€/$ non ci capisco molto al momento.


Mi interesserebbe avere qualche info in più sul tuo discorso Japan se ti và, anche in mp...come preferisci tu.


AUGURI A TUTTI DI BUON ANNO:up:
 
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Obama sta parlando:


la situazione è vicina ma non è ancora stato trovato l'accordo.

Il problema che riguarda la mid class, i lavoratori eanche le famiglie con figli verrà risolto, sarà trovato un accordo probabilmente step by step.

Il precedente congresso non ha mai voluto trattare prima di oggi questo problema delle tasse che colpisce le famiglie ameircane.

Il problema verrà risolto, con responsabilità da entrambe le parti.

Per trovare i soldi ci saranno dei tagli, anche alla difesa.

La riduzione di deficit a cui sto lavorando da molto tempo, richiede sacrifici per garantire il meglio alle generazioni future, sotto il piano dell'health care per esempio e questo deve essere chiaro che sto lavorando per una cura duratura che protegga famiglie, studenti, lavoratori e tutti coloro che oggi sono minacciati dall'aumento delle tasse.

Bisogna lavorare tutti per le generazioni future, per il prossimo congresso e perchè questi problemi non si ripresentino in questo modo.
 
Ultima modifica:
Sul finale di ieri in nervosismo sul possibile mancato accordo sul fiscal cliff ha fatto scendere pesantemente il mercato... comincio ad avere l'impressione che si ami l'incertezza ma ne riparleremo.... in ogni caso Apple tiene i minimi e sarebbe da comprare lunedi all'apertura con stop stretto poco sotto i minimi...

mentre giocano con il cliff ed i mercati... Apple si sta comportando bene...
 
vediamo se passa i 540 che è il primo scoglietto:D

la mia idea è che è stata venduta anche per fare capital gain visto il rischio di aumento sulla tassazione del capital gain e poi ci sono tanti strutturati che non pagano cedola con prezzo sotto i 550 quindi è li che si annidano gli interessi... vediamo stavolta se il rimbalzo va la dove deve e poi la da dove è da evitare...

Buona anno a tutti :)
 

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