Analisi Intermarket ....quelli che.... Investire&tradare - Cap. 2

il movimento di oggi mi lascia un pò perplesso, ho visto dei volumi di vendita ma ben pochi di short e senza short non si va da nessuna parte.

Siamo in una modesta correzione di breve che corregge i trend piu speculativi ma non gli indici più forti... se diventa qualcos'altro da questi livelli ce ne accorgiamo.

Mà, ho una divergenza volumetrica sia sul FIB che il MIB molto importante solo che è presenta da parecchio; quindi non riesco a capire, sena un accelerazione riba, se sia pausa o vera distribuzione.

Se guardo al resto però, DAX, penso a distribuzione.



parlando sempre di mib, se molti sono entrati in agosto e poi successivamente a metà settembre a rinforzare il tutto, lo hanno fatto con volumi bassi e in sordina totale, ergo potrebbe essere che il leggero incremento dei volumi sul laterale ribassista delle ultime sedute sia indicativo; a supporto di questo c'è ovviamente anche l'aspetto che i volumi entrano sempre dalle 13.30 in poi su aiuto degli yankees, sia in entrata ago-sett-ott sia in lateral-uscita ;)
 
Questoggi la forza dei rendimenti USA hanno ricominciato a mettere pressioni ai cross dei paesi emergenti ed ai relativi valori obbligazionari latino americani e dell'est europa, per gli effetti sull'asia staremo a vedere domani.

In ogni caso riprendendo il discorso interrotto oggi sono stato attirato in questi giorni dalla scorrelazione sempre più accentuata tra petrolio (in particolare Brent) e altre materie prime in un andamento che nelle ultime sedute è diventato pressoché opposto come ad assistere ad un assorbimento complessivo della liquidità destinata alle commodities che tende però a concentrarsi a quelle energetiche ed a poco altro.

Ora la cosa è curiosa in quanto è vero che la crescita della domanda di molte materie prime è stata calante ed è vero che in molti casi è aumentata l'offerta ma lo stesso discorso si potrebbe applicare anche al petrolio che ha avuto si un calo significativo di diversi paesi OPEC (Libia ed Iraq in particolare caso strano derivanti da situazioni che hanno visto coinvolti paesi occidentali ed in particolare gli USA) ma un aumento significativo della produzione americana e anche , grazie all'accordo iraniano sospinto dagli alleati del paese mediooreintale il possibile a breve rientro della ingente produzione iraniana sul mercato.

Eppure nonostante le condizioni di domanda ed offerta del petrolio e dei suoi sostituti sia a favore dell'offerta si ha un prezzo che rimane elevato; una volta sno le nuove tensioni in Libia che sembra che nessuno voglia risolvere cosi come quelle irachene che rischirebbero tra l'altro di lasciare in mano scita dell'altro petrolio cosa che va contro i desideri sunniti la cui rivoluzione siriana viene pubblicizzata su tutti i media occidental,i mentre la rivolta scita nel Barhein viene repressa nel sangue senza che nessuna voce si levi a difesa di quella popolazione.

Ora il rpimo vero problema del petrolio è che molta offerta di nuovo petrolio ha prezzi più elevati della produzione medioorientale ed un calo del prezzo farebbe fuori un sacco di produzione USA e canadese rendendo inutile l'enorme mole di investimenti fatta in questi anni nel settore energetico USA ed inoltre il calo della costruzione di nuovi impianti di estrazione da fracking smaschererebbe la bassissima vita media dei singoli impianti... mostrando la debolezza strutturale del settore. Teniamo poi conto che prezzi più bassi di produzione possono essere sostenuti grazie all'enorme mole di investimenti che se calassero smaschererebbero anche voci di costo maggiori.

Vi è quindi da parte mia l'evidenza che si tenti di mantenere artificialmente alto il prezzo del petrolio, in particolare il brent per favorire da una parte le aziende americane nell' approvvigionamento energetico e dall'latro non disvelare in pieno il parziale bluff del boom produttivo che in realtà riesce ad avere quei tassi solo grazie alla continua apertura di nuovi impianti di frazionamento che devono crescere più in fretta di quelli in declino con un effetto simile a quello di una schema ponzi....

Un calo del petrolio legato a questi bluff avrebbe natura deflazionistica perché ridurrebbe il flusso dei petroldollari verso i paesi del golfo e esporrebbe gli USA in una immagine di debolezza molto più marcata di quella che attualmente mostra visto che il contributo all'occupazione da parte del settore energetico è stata importante.

Qua metto alcuni grafici che mostrano: il costo medio di estrazione del shale e della sabbie bituminose... (metto barclays e non MS perché mi sembra che possa avere qualche conflitto di interessi in meno.. MS stima costi inferiori) la scorrelazione palese tra il corpo delle materie prime e l'andamento del petrolio che segnala l'impatto della finanza sulle quotazioni delle diverse componenti del settore e il calo vistoso produttivo degli impianti di shale in essere....
 

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Buongiorno


Olli Rehn (Ue): l'Italia non sta rispettando gli accordi sul debito.
L'Italia non rispetta gli accordi sul debito. Così il Commissario per gli AffariEconomici dell'Unione Europea Olli Rehn in un'intervista a "Repubblica".Il funzionario boccia senza mezzi termini la Legge di Stabilità licenziata dalGoverno Letta, che secondo Rehn impedirà a Roma grandi margini di miglioramentoe non permetterà al Bel Paese di centrare gli obiettivi di bilancio dal puntodi vista del debito pubblico. Rehn si dice profondamente scettico soprattuttosugli effetti che dovrebbero avere le privatizzazioni promosse dall'Esecutivo;il timore è che non porteranno introiti sufficienti per centrare gli obiettividi bilancio. L'Italia, aggiunge il commissario europeo, è in linea con ildeficit ma deve rispettare un certo ritmo di riduzione del debito, cosa che almomento non sta facendo. Per raggiungerlo, l'aggiustamento strutturale dovrebbeessere pari a mezzo punto di Pil, mentre ora è solo dello 0,1%. Cercainvece di rassicurare il Ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni, che inun'intervista concessa a Bloomberg ha affermato che l'Italia sta facendo passiavanti e che può fare sicuramente meglio di quanto prevedono alcuni analisti.Saccomanni ha aggiunto che il Paese è ad una svolta nel ciclo produttivo, dalmomento che segnali positivi indicano una ripresa nel 2014. Per il numero unodi Via XX Settembre l'Italia può raggiungere gli obiettivi che si è fissata e staproseguendo sia con una politica macroeconomica prudente che con le riformestrutturali.
 
Siamo su valori di indice e derivato importanti, se non rispondono da qui forse c'è dell'altro.

A dopo ;)
 
Buongiorno


Olli Rehn (Ue): l'Italia non sta rispettando gli accordi sul debito.

L'Italia non rispetta gli accordi sul debito. Così il Commissario per gli AffariEconomici dell'Unione Europea Olli Rehn in un'intervista a "Repubblica".Il funzionario boccia senza mezzi termini la Legge di Stabilità licenziata dalGoverno Letta, che secondo Rehn impedirà a Roma grandi margini di miglioramentoe non permetterà al Bel Paese di centrare gli obiettivi di bilancio dal puntodi vista del debito pubblico. Rehn si dice profondamente scettico soprattuttosugli effetti che dovrebbero avere le privatizzazioni promosse dall'Esecutivo;il timore è che non porteranno introiti sufficienti per centrare gli obiettividi bilancio. L'Italia, aggiunge il commissario europeo, è in linea con ildeficit ma deve rispettare un certo ritmo di riduzione del debito, cosa che almomento non sta facendo. Per raggiungerlo, l'aggiustamento strutturale dovrebbeessere pari a mezzo punto di Pil, mentre ora è solo dello 0,1%. Cercainvece di rassicurare il Ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni, che inun'intervista concessa a Bloomberg ha affermato che l'Italia sta facendo passiavanti e che può fare sicuramente meglio di quanto prevedono alcuni analisti.Saccomanni ha aggiunto che il Paese è ad una svolta nel ciclo produttivo, dalmomento che segnali positivi indicano una ripresa nel 2014. Per il numero unodi Via XX Settembre l'Italia può raggiungere gli obiettivi che si è fissata e staproseguendo sia con una politica macroeconomica prudente che con le riformestrutturali.

Sucaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
 

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