QUELLO CHE CERCHi E' DENTRO DI TE...

Questo è uno di quei post che condivido,concordo e sottoscrivo.............ehmm.............almeno la prima parte. :mumble:
Alla seconda non ci credo.........o quantomeno..........vincerà ma non stravincerà.............ma sarà vittoria comunque.
Magari prenderà un 35% ma varrà come un 45% preso ora.
E sarà doppia vittoria perchè, il suo intento è quello di dare meno potere di voto al Senato.
Senato che è sempre stato il cruccio di tutti i partiti.
Quindi farà di tutto per cambiare la legge elettorale.
Ragazzi,forse non avete ancora capito con chi avete a che fare.
Questo è uno che ha dalla sua un clone di Calderoli che le pensa e le studia la notte e le mette in pratica di giorno.
PILU,l'amara sorpresa l'avremo noi......te lo assicuro !
Comunque su una cosa hai ragione..............anche se non lo dice apertamente,Renzi vorrebbe andare alle elezioni anche IERI :D

dipenderà solo da lui una vittoria o meno.. da quello che farà entro fine anno... poi nessuno gli darà credito...anzi è meglio che vada via da qs paese...:-o:-o
 
qs è il ns paese...

quanto tempo per eliminare sto schifo ? 1000 gg o mai ?

ROMA (WSI) - Una miriade di società che sono costate lo scorso anno solo alle casse dello Stato 26 miliardi. Sono le partecipate pubbliche, imprese di un mondo ancora poco conosciuto e poco trasparente e che necessita al più presto di "un disegno di ristrutturazione organico e complessivo". E' la sollecitazione che arriva dalle Corte dei Conti.

Nell'ultima rilevazione della Corte le partecipate sono in tutto circa 7.500: 50 dallo Stato e 5.258 dagli enti locali cui si sommano altri 2.214 organismi di varia natura (consorzi, fondazioni ecc...). Il numero è però "variabile, in quanto le società sono soggette a frequenti modifiche dell'assetto societario".

Per il loro peso finanziario e per la dimensione economica, gli enti partecipati - sottolinea il procuratore generale Salvatore Nottola nel suo giudizio sul rendiconto generale dello Stato - "hanno un forte impatto sui conti pubblici, sui quali si ripercuotono i risultati della gestione, quando i costi non gravano sulla collettività, attraverso i meccanismi tariffari".

Il movimento finanziario indotto dalle società partecipate dallo Stato, costituito dai pagamenti a qualsiasi titolo erogati dai Ministeri nei loro confronti ammontava a 30,55 miliardi nel 2011, 26,11 miliardi nel 2012 e 25,93 nel 2013; il "peso" delle società strumentali sul bilancio dei Ministeri è stato di 785,9 milioni nel 2011, 844,61 milioni nel 2012 e 574,91 milioni nel 2013.

Un mondo così variegato e ricco di implicazioni "richiederebbe una assoluta trasparenza del fenomeno ma la realtà è diversa". L'assetto delle società è mutevole e soggetto a vicende che i magistrati contabili definiscono "complesse", con aspetti contabili che sono "spesso oscuri". Da qui la richiesta di porre mano "ad un disegno di ristrutturazione organico e complessivo, che preveda regole chiare e cogenti, forme organizzative omogenee, criteri razionali di partecipazione, imprescindibili ed effettivi controlli da parte degli enti conferenti e dia a questi ultimi la responsabilità dell'effettivo governo degli enti partecipati". (ANSA)
 

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