QUELLO CHE CERCHi E' DENTRO DI TE...

un colpo = deve "assumere" una pillolina....:D

però devi aspettare una mezz'oretta che faccia effetto.......SE ancora gli fa qualche effetto....:D

L'uccello mio è sempre il più baciato dell'Adriatico,coppia di pervertiti sudicioni!
Gli ho scritto via skype ma ancora non risponde.
Cià il riflesso lento :D
Mo scappo che debbo andare a giocare a tennis.
METTETEVI D'ACCORDO VOI DUEEEEEEEEEEE!!!!! :wall::wall::wall:
 
Buongiorno,
cento ne pensano, dieci ne fanno ......una non la indovinano.....

Un emendamento del Partito democratico passato qualche giorno fa alla Camera impone ai produttori italiani di usare nelle bibite almeno il 20% di arance.
Il limite prima era al 12%.
Il Parlamento ha infatti introdotto un limite impensabile nel resto dell'Europa (e per il quale rischiamo paradossalmente un richiamo di Bruxelles).
La percentuale di frutta che devono contenere le bibite in tutti gli altri Stati europei è inferiore (si parla di bibite gassate, non di succhi di frutta o di nettare che hanno un contenuto di frutta più alto).
Nessun obbligo in Francia, Gran Bretagna, Danimarca, Finlandia, Germania, Svezia. In Austria, Olanda e Belgio il limite è del 10%, in Portogallo all'8%.

La nuova normativa non prevede infatti nessun obbligo sulle bevande in vendita in Italia, ma solo su quelle prodotte nel Belpaese.
Potremo continuare a comprare «aranciate senza arancia» prodotte all'estero, ma non made in Italy.

Peccato che, come sempre quando si esagera con leggi e regolamentazioni (e agli italiani capita spessissimo), gli effetti siano opposti rispetto a quelli dichiarati.
Nel caso specifico Assobibe, associazione di Confindustria tra gli industriali di bevande analcoliche, ha calcolato circa duemila posti di lavoro persi.
Con il rischio concreto che marchi storici, vengono in mente Fanta e San Pellegrino, portino all'estero tutte le loro produzioni.
Magari verso paesi dove già operano.
L'Albania nel caso del gruppo Coca Cola, oppure in Austria.
 
:D:D
 

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qui la notte è molto fonda...

sti arabelli so proprio curiosi...

ANSA) - ROMA, 24 GIU - Crolla la Borsa di Dubai, affondata dal titolo Arabtec, la più grande impresa di costruzioni nel Golfo Persico per capitalizzazione di mercato. L'indice generale Dfm in chiusura ha lasciato sul campo il 6,7%, il calo peggiore da agosto dell'anno scorso, mentre Arabtec ha perso circa il 10% dopo aver confermato il licenziamento di un gran numero di dipendenti. Dall'inizio del mese Arabtec ha perso il 53% dopo che la controllata di Abu Dhabi, Aabar Investments Pjsc, ha ridotto la propria quota.(ANSA).

quindi ora ?
 

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