Petronio_arbiter
Chiamatemi Nuanda
mi è appena successo un episodio che mi ha lasciato di sasso...
da un paio di settimane il call center di una primaria banca italiana mi scoccia per andare in filiale a sentire la loro imperdibile proposta di prestito... il conto è intestato ad un familiare dipendente statale (insegnante), conto MAI andato in rosso
prima considerazione: rompono le bolas per prestare soldi a chi non li richiede e che quindi evidentemente non ne ha bisogno...
stamattina, avendo 15 minuti in più, vado in filiale per sentire l'imperdibile offerta e l'impiegato tergiversa con proposte di preventivo... taglio corto e chiedo il tasso applicato...
quasi sottovoce mi dice: 8%
scandalizzato, faccio notare che ora i tassi sono negativi e che tale proposta è inaccettabile, forse oltre il tasso d'usura... al massimo sarei disposto a considerare un 3-3,5%...
l'impiegato mi risponde che il 3% circa è applicato solo ai mutui per la casa
Siccome queste proposte sono fuori da ogni mia logica acquisita con anni e anni di studi sulla finanza, secondo i quali il valore del tasso di prestito è correlato al rischio di chi chiede i soldi, ecco il quesito che mi lascia perplesso:
secondo voi, è più rischioso pignorare il quinto dello stipendio di un dipendente statale o un appartamento???
a me risulta che in Italia non si riesca a licenziare i dipendenti statali disonesti pur avendo prove e controprove (filmati, testimonianze, ecc), figuriamoci quelli onesti che fanno il loro lavoro...
e allora perchè per le banche è a tutt'oggi considerato meno rischioso accollarsi una casa, con tutti i casini in caso di mancata restituzione del prestito, invece di un sicuro stipendio quarantennale????
e, soprattutto, perché cercano in tutti i modi di invogliarti a prestiti con tassi che nessuno che non sia alla canna del gas può accettare???
tra l'altro, l'ultimo prestito "senza garanzie" lo chiesi (NON come dipendente pubblico, ma come dipendente privato) 10 anni fa circa, con tassi dei TdS intorno al 3,5-4%, e mi ricordo che la formula era tipo "Euribor + 2" o simili, quindi lo pagai intorno al 5,5-6%... secondo tale algoritmo, oggi un tasso senza garanzie dovrebbe appunto essere intorno al 3-3,5%, essendo l'Euribor sottozero o quasi...
e invece chiedono l'8% !!!!!!!!
Qualcuno sa spiegare perché oggi le banche NON vogliono prestare soldi ad un tasso di mercato a gente che sicuramente è in grado di restituirli nel tempo, applicando un tasso coerente solo accollandosi il rischio di una casa (che può perdere valore o, cosa attuale, che può restare invendibile per anni)?
da un paio di settimane il call center di una primaria banca italiana mi scoccia per andare in filiale a sentire la loro imperdibile proposta di prestito... il conto è intestato ad un familiare dipendente statale (insegnante), conto MAI andato in rosso
prima considerazione: rompono le bolas per prestare soldi a chi non li richiede e che quindi evidentemente non ne ha bisogno...
stamattina, avendo 15 minuti in più, vado in filiale per sentire l'imperdibile offerta e l'impiegato tergiversa con proposte di preventivo... taglio corto e chiedo il tasso applicato...
quasi sottovoce mi dice: 8%
scandalizzato, faccio notare che ora i tassi sono negativi e che tale proposta è inaccettabile, forse oltre il tasso d'usura... al massimo sarei disposto a considerare un 3-3,5%...
l'impiegato mi risponde che il 3% circa è applicato solo ai mutui per la casa
Siccome queste proposte sono fuori da ogni mia logica acquisita con anni e anni di studi sulla finanza, secondo i quali il valore del tasso di prestito è correlato al rischio di chi chiede i soldi, ecco il quesito che mi lascia perplesso:
secondo voi, è più rischioso pignorare il quinto dello stipendio di un dipendente statale o un appartamento???
a me risulta che in Italia non si riesca a licenziare i dipendenti statali disonesti pur avendo prove e controprove (filmati, testimonianze, ecc), figuriamoci quelli onesti che fanno il loro lavoro...
e allora perchè per le banche è a tutt'oggi considerato meno rischioso accollarsi una casa, con tutti i casini in caso di mancata restituzione del prestito, invece di un sicuro stipendio quarantennale????
e, soprattutto, perché cercano in tutti i modi di invogliarti a prestiti con tassi che nessuno che non sia alla canna del gas può accettare???
tra l'altro, l'ultimo prestito "senza garanzie" lo chiesi (NON come dipendente pubblico, ma come dipendente privato) 10 anni fa circa, con tassi dei TdS intorno al 3,5-4%, e mi ricordo che la formula era tipo "Euribor + 2" o simili, quindi lo pagai intorno al 5,5-6%... secondo tale algoritmo, oggi un tasso senza garanzie dovrebbe appunto essere intorno al 3-3,5%, essendo l'Euribor sottozero o quasi...
e invece chiedono l'8% !!!!!!!!
Qualcuno sa spiegare perché oggi le banche NON vogliono prestare soldi ad un tasso di mercato a gente che sicuramente è in grado di restituirli nel tempo, applicando un tasso coerente solo accollandosi il rischio di una casa (che può perdere valore o, cosa attuale, che può restare invendibile per anni)?