QUESTA è DAVVERO BELLA

LA SCALATA TELECOM E LA PISTA AMERICANA

di Marco Galluzzo
Berlusconi studia nuovi attacchi: informazioni, indiscrezioni e veleni in campagna elettorale. Negli Stati Uniti ci sarebbero fondi occulti utili alle indagini su Unipol. La madre di tutte le tangenti: 500 miliardi di vecchie lire.

--------------------------------------------------------------------------------
19 Gennaio 2006 9:04 ROMA

Il contenuto di questo articolo esprime il pensiero dell' autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.

(WSI) – La pista americana finora trascurata dagli inquirenti: perché negli Stati Uniti ci sarebbero fondi occulti utili alle indagini su Unipol. La madre di tutte le tangenti: 500 miliardi di vecchie lire, l’affare nascosto della scalata della «razza padana» alla Telecom. Gli interessi scomparsi dei fondi di Consorte, che misteriosamente non avrebbero prodotto rendite finanziarie. La lettera che D’Alema avrebbe scritto a Draghi, all’epoca della scalata Telecom, cercata invano negli archivi del Tesoro.

Quello che si raccoglie è solo sussurrato dalle fonti ed è solo una parte delle chiacchiere private fra il presidente del Consiglio e la gente di cui si fida. La punta di una mole di informazioni, indiscrezioni, presunzioni che sino a prova contraria non può che avere il carattere del veleno politico. Ma chi racconta assicura che le indiscrezioni di oggi saranno domani elementi capaci di segnare il prosieguo della campagna elettorale. E’ quello che «non è ancora "uscito" e che prima o poi verrà fuori, perché il presidente di questa vicenda sa molto e soprattutto in modo molto documentato».

Attraverso le parole di alcuni stretti collaboratori si può ricostruire questo clima. La cornice è quello che lo stesso Cavaliere ha promesso: «Su Unipol non mi fermo, andrò sino in fondo, avete carta bianca per picchiare duro». Con l’assicurazione ulteriore che la vicenda non è chiusa, che certamente ci saranno novità, che l’obiettivo è anche far luce sul «buco nero» della scalata alla Telecom.


Intorno a quel «buco nero» si raccolgono altri brandelli di presunte informazioni. Lo ha già chiesto due giorni fa Fabrizio Cicchitto, interpretando il Cavaliere: occorre fare luce sulla prima acquisizione della società telefonica. E luce in questo caso, ad ascoltare altri collaboratori, significherebbe scoprire un autentico vaso di Pandora, al cui interno i magistrati potrebbero trovare tangenti per centinaia di miliardi di vecchie lire.


Ma luce, sottovoce, si invoca anche sui passaggi istituzionali che precedettero la scalata. Nel libro di due giornalisti, «l’Affare Telecom», di Giuseppe Oddo e Giovanni Pons, si racconta della lettera che Mario Draghi, oggi governatore di Bankitalia, allora direttore generale del Tesoro, pretese dall’allora premier Massimo D’Alema. Secondo il primo, il Tesoro avrebbe dovuto partecipare all’assemblea straordinaria della società, secondo D’Alema no. La partecipazione avrebbe potuto scongiurare la scalata. Oggi quella lettera, come ha già scritto Il Diario , non si trova più: un ministro ha detto di averla cercata, finora invano.


Fra i tanti 'si dice' c’è anche una pista americana: non è dato sapere come, né a quale titolo, ma chi frequenta Palazzo Grazioli parla anche di fondi occulti negli Stati Uniti, legati alla vicenda Unipol, sui quali ancora i magistrati non sono arrivati: «Per non parlare degli interessi stranamente mai maturati dei fondi trovati a Consorte», aggiungono altri esponenti di spicco di Forza Italia, insieme all’assicurazione che per saperne di più occorre solo attendere.


Copyright © Corriere della Sera per Wall Street Italia, Inc. Riproduzione vietata. All rights reserved

gli STATI UNITI sono comunisti?
oppure l'amico Bush si sta adoperando per aiutare Berluska?
 
non per fare dietrologia, ma rovistando nella soffitta della memoria, era rimasto un dubbio insoluto ai tempi della madre di tutte le scalate:

il tronchettiprovero, fino ad allora noto più per la sua attività di viveur che di finanziere-scalatore, riesce a fare un colpaccio, "vendendo" agli yankyes una società in usa che quantomeno "stupì" per il prezzo pagato, a tal punto che il tronchetto fini sulle pagine di tutti i giornali del mondo come "il furbacchione" di turno e gli acquirenti, come gli "allocchi-ricchi" che comprano merce in saldo al costo di capi firmati.
qualcuno allora insinuò, ma fu messo subito a tacere, che il tronchetto, altro non fosse che una testa di legno, usata dagli yankyes, a mo di cavallo di troia per entrare in italia (paese curioso dove ci si fa ink.ulare tranquillamente pur di difendere "l'italianità" delle aziende, leggi: alfaromeo!) e le somme ricavate della vendita, altro non erano che fondi usa da utilizzare a tal fine; difatti l'operazione andò in porto e nessunò allora protestò per l'enorme indebitamento che la nuova società si trovava sul groppone! (altro che unipol!!!).

che la realtà sia più fantasiosa della fantasia?

non sarebbe la prima volta!!!

lot
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto