Comunque una considerazione morale mi viene obbligata: se si pensa che si impegnano le finanze pubbliche per importi enormi, che chi campa di lavoro rischia la fame per bilanciare la ricchezza che si accumula nelle tasche di chi gioca a figurine scambiandosi titoli per controvalori di miliardi di euro al giorno, e che le istituzioni finanziarie globali si possono paragonare ai compari che fanno da spalla e da palo a chi gestisce il gioco delle tre carte nelle varie piazze finanziarie, verrebbe voglia di fare il no global e munirsi di qualche tanica di benzina.
Sono questi i giochi che stanno imbastendo per difendere questo modello di convivenza umana.