Racconti di viaggio: Cuba (1 Viewer)

Bonzo Ganzo

...che c@zzo guardi...?
Devo dire che erano anni che ci fantasticavo.
A 17 anni portavo già il pizzo, i capelli neri lunghi ed il basco alla Che Guevara.
"El pueblo unido jamas sera vencido". Da brividi ..

Come al solito, essendo distratto (tutti i geni lo sono :D) mi sono ridotto a far tutto all'ultimo minuto. Il bliglietto l'ho comprato la mattina prima, avendo trovato un volo della Cubana Aviacion ad un buon prezzo, 650 Euro circa.
Ce n'era uno adddirittura a 439 Euro ma partiva da Milano di sabato. Lo avevo trovato sul sito lastminutetour.it mi sembra.
Ovviamente non mi sono ricordato ne la crema solare e neppure tante altre cose che tanto però non mi sarebbero state utili.
Avete mai fatto caso a quante cose inutili portate in vacanza?
Oltre al vostro o alla vostra partner naturalmente :ops:
La mattina della partenza guardavo sconsolato le valigie. Peso complessivo 40 kg.
Ma dico io .. due bermuda e 3 magliette quanto diavolo peseranno?
In realtà nella valigia facevano bella mostra di se nell'ordine:
2 maglioni di lana caprina, 3 mutandoni della nonna, 1 colbacco stile Breznev, 1 cappotto della Gestapo che il nonno di Manuela teneva come trofeo e 2 paia di guanti di inaudito isolamento termico. :rolleyes::-D
Questo perchè lei vi dirà sempre .. "e se fa freddo?" :D

L'aereo è normale, nel senso che non scorgo alcun portello inferiore tipo macchina degli Antenati. Questo lo ritengo rassicurante.
Entrando però scorgo di sfuggita all'interno della cabina del comandante strani idoli di legno, fumo d'incenso e piume di pollo insanguinate. :-o
Glom, in quell'istante mi venne in mente che avevo sentito parlare della famosa Santeria cubana e dei suoi famosissimi riti propiziatori ...
Il tizio dietro di me, che sembrava uscito dal film di Boldi sugli Ultrà romanisti, disse "Ahò, nnamo bbene .. oggi se magna pollo".

9 ore e mezza di viaggio.
Sedili un pò strettini e file piuttosto ravvicinate.
Probabilmente erano stati studiati per favorire la socialità. Infatti devo dire che dopo neppure 10 minuti che avevamo slacciato le cinture (del sedile!) alcuni esponenti della fauna romana si erano già lanciati alla scoperta della fauna esotica.
E che fauna! :pollicione:

Arriviamo a destinazione. Il rito deve essere stato eseguito bene penso io.
L'aereoporto è pulito ed ordinato, con colori vivaci.
Ci mettiamo in fila davanti a degli uffici su cui campeggia la scritta "Officina de Immigracion" .. della serie qui siamo immigranti ;)

Dopo aver preso le nostre valigie andiamo fuori alla ricerca di un taxi. Ne prendiamo uno di stato, sono piu cari ma almeno sono anche migliori.

Si parte .. è La Habana ragazzi, siamo a Cuba.
Sento un brivido lungo la schiena .. il taxi viaggia velocissimo, la strada non è illuminata. Dopo poco si cominciano a vedere le prime macchine .. dio, sono macchine degli anni 50 .. Buick, Crysler, Ford, Chevrolet ..
sulla strada le prime costruzioni, .. strane .. vecchie e un pò malandate ma colorate .. e c'è gente
Vedere le persone mi fa un certo effetto
Poi i cartelli della rivoluzione .. dio, la rivoluzione .. ma allora è vera .. sono a Cuba, non riesco a crederci ma ho gli occhi che cominciano a luccicare
è pieno di bici, e di piccole vecchie moto di modelli mai visti
ci sono i sidecar e la puzza di benzina
corre veloce il taxi, troppo veloce .. vorrei fermare quel momento, tenerlo dentro all'infinito


Alloggiamo presso una casa particular, sono case private a cui il governo ha concesso di poter ospitare i turisti.
Quartiere Vedado, bello, pieno di verde.
Fa caldo, molto caldo.
Ma questa è Cuba.


Fine prima parte
continuazione: http://www.investireoggi.it/forum/showpost.php?p=47343&postcount=16


Comunista! :D :D :D :D :D
 

Bonzo Ganzo

...che c@zzo guardi...?
Devo dire che erano anni che ci fantasticavo.
A 17 anni portavo già il pizzo, i capelli neri lunghi ed il basco alla Che Guevara.
"El pueblo unido jamas sera vencido". Da brividi ..

Come al solito, essendo distratto (tutti i geni lo sono :D) mi sono ridotto a far tutto all'ultimo minuto. Il bliglietto l'ho comprato la mattina prima, avendo trovato un volo della Cubana Aviacion ad un buon prezzo, 650 Euro circa.
Ce n'era uno adddirittura a 439 Euro ma partiva da Milano di sabato. Lo avevo trovato sul sito lastminutetour.it mi sembra.
Ovviamente non mi sono ricordato ne la crema solare e neppure tante altre cose che tanto però non mi sarebbero state utili.
Avete mai fatto caso a quante cose inutili portate in vacanza?
Oltre al vostro o alla vostra partner naturalmente :ops:
La mattina della partenza guardavo sconsolato le valigie. Peso complessivo 40 kg.
Ma dico io .. due bermuda e 3 magliette quanto diavolo peseranno?
In realtà nella valigia facevano bella mostra di se nell'ordine:
2 maglioni di lana caprina, 3 mutandoni della nonna, 1 colbacco stile Breznev, 1 cappotto della Gestapo che il nonno di Manuela teneva come trofeo e 2 paia di guanti di inaudito isolamento termico. :rolleyes::-D
Questo perchè lei vi dirà sempre .. "e se fa freddo?" :D

L'aereo è normale, nel senso che non scorgo alcun portello inferiore tipo macchina degli Antenati. Questo lo ritengo rassicurante.
Entrando però scorgo di sfuggita all'interno della cabina del comandante strani idoli di legno, fumo d'incenso e piume di pollo insanguinate. :-o
Glom, in quell'istante mi venne in mente che avevo sentito parlare della famosa Santeria cubana e dei suoi famosissimi riti propiziatori ...
Il tizio dietro di me, che sembrava uscito dal film di Boldi sugli Ultrà romanisti, disse "Ahò, nnamo bbene .. oggi se magna pollo".

9 ore e mezza di viaggio.
Sedili un pò strettini e file piuttosto ravvicinate.
Probabilmente erano stati studiati per favorire la socialità. Infatti devo dire che dopo neppure 10 minuti che avevamo slacciato le cinture (del sedile!) alcuni esponenti della fauna romana si erano già lanciati alla scoperta della fauna esotica.
E che fauna! :pollicione:

Arriviamo a destinazione. Il rito deve essere stato eseguito bene penso io.
L'aereoporto è pulito ed ordinato, con colori vivaci.
Ci mettiamo in fila davanti a degli uffici su cui campeggia la scritta "Officina de Immigracion" .. della serie qui siamo immigranti ;)

Dopo aver preso le nostre valigie andiamo fuori alla ricerca di un taxi. Ne prendiamo uno di stato, sono piu cari ma almeno sono anche migliori.

Si parte .. è La Habana ragazzi, siamo a Cuba.
Sento un brivido lungo la schiena .. il taxi viaggia velocissimo, la strada non è illuminata. Dopo poco si cominciano a vedere le prime macchine .. dio, sono macchine degli anni 50 .. Buick, Crysler, Ford, Chevrolet ..
sulla strada le prime costruzioni, .. strane .. vecchie e un pò malandate ma colorate .. e c'è gente
Vedere le persone mi fa un certo effetto
Poi i cartelli della rivoluzione .. dio, la rivoluzione .. ma allora è vera .. sono a Cuba, non riesco a crederci ma ho gli occhi che cominciano a luccicare
è pieno di bici, e di piccole vecchie moto di modelli mai visti
ci sono i sidecar e la puzza di benzina
corre veloce il taxi, troppo veloce .. vorrei fermare quel momento, tenerlo dentro all'infinito


Alloggiamo presso una casa particular, sono case private a cui il governo ha concesso di poter ospitare i turisti.
Quartiere Vedado, bello, pieno di verde.
Fa caldo, molto caldo.
Ma questa è Cuba.


Fine prima parte
continuazione: http://www.investireoggi.it/forum/showpost.php?p=47343&postcount=16

...mi sono scompisciato nuovamente leggendo questo post...:D...:rolleyes:

...i sigari a Cuba sono sempre piu' buoni...e tante altre cose eh...:D :D :D
 

Bonzo Ganzo

...che c@zzo guardi...?
Racconti di viaggio: Cuba, la prima sera.

--> Viaggio a Cuba, giorno 2: La Habana, un pò di sigari e di mojito. Parti 1 e 2

--> Viaggio a Cuba, giorno 2: La Habana, un pò di sigari e di mojito. Parte 3°

--> Viaggio a Cuba, giorno 2: quella Chevrolet rossa fiammante..

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"Ho fame". Nel linguggio maschile questa esclamazione ha un significato ben preciso: ho fame. :sse: Mi accorgo che desidero un posto tranquillo, non m'importa che sia caratteristico ma solo che sia pulito, fresco e che nessuno cerchi di fregarmi. Sono nervoso e stanco, ed in momenti come questi tendo a diventare un pò conservatore, cercando posti che mi siano in qualche modo familiari.
Hotel Floridita.
Il grande portone d'ingresso è aperto. Da fuori sembra un posto di lusso, con un bel patio interno. Alcuni grossi ficus ed altre piante ornamentali lo rendono molto gradevole. Nel centro c'è una piccola fontana e tutto intorno ci sono tavoli e persino dei divani.
C'è poca gente, forse per il prezzo mi dico. Ho l'impressione che le cose turistiche qui non siano molto economiche, persino raffrontate con i nostri standard occidentali. Mi ricorda la situazione nella Romania degli anni 80 quando c'erano due prezzi, quello per turisti e quello per i romeni. Una notte in uno squallido albergo per uno straniero poteva costare anche 40-50 dollari, un costo assurdo soprattutto alla luce del pessimo servizio fornito e della scarsa qualità delle stanze.
Decido però di entrarci preso da una sorta di disperazione .. della serie voglio il grand hotel excelsior, a costo di mangiare un tramezzino.
Sui tavoli c'è il menù: non mi viene da credere, i prezzi sono buoni ed i piatti mi sembrano invitanti.
Ci sediamo un pò in disparte, dietro ad un colonnato ed aspettiamo il cameriere. Ci si presenta dopo poco, gentile e cortese in maniera assolutamente naturale. Mi stupisce perchè sino ad ora tutti quelli che sono stati gentili con noi lo facevano per un interesse non dichiarato, il che rende ancor piu amaro scoprirlo in seguito. Lui no, sembra proprio un bravo cameriere di un ristorante italiano di buon livello.
Prendiamo entrambi del pollo, io sotto forma di una sorta di insalata e Manuela un bel coscio arrosto. Da bere spremuta d'arancia ed un pò d'acqua minerale che Manuela, come tutte le donne d'altronde, chiede rigorosamente senza bollicine e magari pure a temperatura ambiente. Argh, ci porteranno dell'acqua di rubinetto come al solito :D
Come contorno chiedo "arroz nigro" .. che non vuol dire "negro arrosto" bensì riso nero. Mi ricordo infatti che qui non si usa tanto il pane bensì il riso, cucinato in 2 modi: bianco o nero, manco fossero juventini.

C'è un bellissimo silenzio, rotto solo dal debole gorgoglìo dell'acqua nella fontana e dai sussurri delle pochissime persone nella sala, perlopiù turisti a prima vista tedeschi od inglesi, seduti sui divani ed intenti a leggere qualche libro o giornale. Pensare che solo a 10 metri c'è di nuovo il caldo umido, la folla ed il rumore di una grande città.
Si sta benissimo ed io mi sento come rinascere, felice ed incredulo di trovarmi in un posto così. Sorrido a tutti, cosa importa se mi prendono per scemo. Devo essere contagioso nel mio sorridere perchè comincia anche Manuela. E' felice anche lei, glielo si vede dipinto in volto.
"Questo posto sembra uscito fuori da un film" le dico.
Parliamo piano, sussurrandoci come se fossimo in una chiesa, come se l'eco delle nostre parole nella grande sala fosse troppo indiscreto, invadente .. pettegolo.
Il patio sale sino al soffitto, alto una quindicina di metri e fatto di vetri lievemente azzurrati. Al primo ed al secondo piano ampie balconate in legno corrono tutto intorno al perimetro; ci sono delle porte, forse sono gli appartamenti. E' tutto talmente bello qui che non posso fare a meno di fantasticare su come siano le stanze.

Dopo un pò ci portano le pietanze, ed hanno davvero un bell'aspetto. La mia insalata non è male ma il coscio di Manuela è molto piu gustoso. Gliene rubo un pò e mi prendo la forchettata di rigore sulle dita. Mai rubare qualcosa dal piatto di una ragazza che avete portato al ristorante. ;)
Dopo un pò arrivano dei cubani e si siedono al tavolo accanto al nostro. C'è una signora di colore, un tipo alla big mama, con degli occhialetti da vista che ne ingentiliscono il viso paffuto, ed un paio di uomini. Hanno tutti un bell'aspetto, curato e cordiale. Uno di loro estrae un flauto traverso da una lunga scatola di legno e lo posa sul tavolo.
"Sono musicisti" dico a Manuela.
"Non ti si puo nascondere nulla, eh?" risponde lei ghignando. :D
In risposta le rubo un'altro pezzo di coscio, ricavandone l'ennesimo acuto fastidio alle falangi.
Dopo un pò si alzano e, dopo averci sorriso vedendo che li guardavamo, si dirigono al centro del salone, a fianco della fontana dove ci sono dei leggii con degli spartiti che all'inizio non avevo notato.
Chiacchierano un pò tra loro, immagino per sincronizzarsi, e poi cominciano a suonare. Ci sono il flauto, le percussioni, la chitarra e lei alle maracas.
Musica cubana. Dio, è una meraviglia .. sembra proprio quella che avevamo sentito nel film Buena Vista Social Club e che ci aveva fatto sognare Cuba, quella di Compay Segundo, un tipo incredibile di oltre 80 anni che, con voce roca per i tanti anni ed i troppi sigari, parlava d'amore come se avesse ancora vent'anni e che fumava il sigaro assaporando un bicchiere di rhum appoggiato ad una vecchia sedia d'un locale dell'Havana.
La batteria della telecamera è andata, dura troppo poco, un'ora o poco più di ripresa. Quando torno devo ricordarmi di comprarne una di riserva. E' sempre così ultimamente con le cose elettroniche .. le compri e scopri che hanno un punto debole che dovrai ovviamente rinforzare in seguito sborsando altri soldi.
Peccato non poter riprendere, ma tornerò domani penso.
Quando lei comincia a cantare mi viene la pelle d'oca ed un brivido mi corre impazzito lungo la schiena. Mi sento emozionato, è una sensazione forte che mi arriva da dentro, prepotente.

Non so di cosa parlino quelle canzoni, ma in fondo tutte le canzoni del mondo sono poi le stesse.
Parlano d'amore, amori a volte impossibili, a volte pieni di felicità.
Parlano di amicizia, dei ricordi che non si lasciano sbiadire, piccoli preziosi scrigni della propria memoria. E parlano di uomini, di quelli che hanno fatto la storia, .. e di quelli che nessuno ricorda mai, se non coloro che li hanno troppo amati.


.... continua

...i sigari si comprano SOLO nelle Tiendas autorizzate.:-o

Anche se giurano sui loro figli...sono falsi al 99,8%...:D

Aspetto il resto del racconto eh...:D
 

Argema

Administrator
Membro dello Staff
:)
purtroppo sono passati 7 anni dal viaggio, troppi per poter proseguire il racconto :)
Parliamo del 2002; a quell'epoca non avevo alcuna velleità letteraria, e questo inizio di racconto fu in pratica un esperimento. Ho sempre avuto una ottima capacità linguistica, ma più legata alle veloci, impressionistiche pennellate della poesia che al romanzo.
Qualche anno fà mi innamorai della scrittura grazie ad un amico, ma ormai era tardi per poter continuare il racconto, troppo sbiaditi i ricordi di quei 14 giorni sull'isola.
E mi dispiace, perchè sento di aver mancato una personale buona occasione. Non penso di essere un Hemingway, ma so di avere un pizzico di talento nel miscelare comicità e riflessioni, dolce ed amaro, spensieratezza e malinconia, e credo (o spero) che se potessi scriverlo oggi potrei farne un buono ed onesto racconto. :)
 

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