Rapiti ed impianti.Rapimenti militari o realtà aliena?

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फूल की बुराई
Rapiti ed impianti. Rapimenti ad opera di militari o realtà aliena? Parte prima
di Antonello Dott. LUPINO - Presidente del Centro Ufologico Internazionale

Qualche anno fa, in occasione del I e II simposio di Santa Maria Maddalena, accennai ai casi di rapimento ed “implantaggio” verificatisi in Italia e che avevo analizzato personalmente.
Nel corso dell’esposizione dei fatti, mi ero soffermato sull’importanza che, nei casi di rapimento, avevano le eventuali microsonde rinvenute nel corpo di alcune di queste persone.
Il lettore si chiederà come mai in ufologia si parli di microsonde rinvenute nei corpi di alcune persone.
E’ presto detto. Sino a qualche anno fa, le basi dell’ufologia, erano state costruite sulla casistica ideata dal Professor Joseph Allen HYNEK, illustre scienziato, astronomo, facente parte per sua stessa ammissione, al progetto segreto ideato dagli Stati Uniti alla fine degli anni 40, per lo studio degli “oggetti volanti non identificati”, chiamato “Blue Book”, ovvero libro blu (per sottintendere la ricerca stellare di eventuali forme di vita!). Questa casistica prendeva in esame diversi casi di avvistamento di aeromobili non terrestri, oltre ad alcuni episodi di contatto con i loro occupanti, da parte di esseri umani.
Date le varie sfaccettature del fenomeno, esso venne da HYNEK, suddiviso in due categorie principali: quella in cui i testimoni si trovavano oltre i 150 metri dall’Ufo e quella in cui i testimoni si trovavano sotto i 150 metri dall’Ufo. Della prima categoria fanno parte tre tipi di segnalazioni: LN, o Luci Notturne; DD, o Dischi Diurni; RV, ovvero Rilevamenti Radar. Della seconda categoria, facevano invece parte: Incontri Ravvicinati del I tipo, quando il testimone sosta a meno di 150 mt. Dall’oggetto; del II Tipo, quando l’oggetto in questione interferisce con il testimone e /o l’ambiente circostante; del III Tipo, quando si riscontrano entità aliene all’interno dell’oggetto, o nei suoi pressi, ecc…
Quindi, raggruppandoli per tipi, si può affermare che: il primo tipo comprendeva gli avvistamenti di oggetti volanti; il secondo tipo il loro atterraggio; il terzo l’avvicinamento degli esseri umani a questi aeromobili.
Con il tempo, si sono venute a creare due nuove tipologie di “Incontri Ravvicinati”, che si possono definire “quarto e quinto tipo”, in cui l’essere umano, viene a contatto con i componenti l’equipaggio dell’oggetto volante, ed é prelevato al suo interno per essere sottoposto ad analisi mediche, talvolta prepotentemente invasive da causare un trauma eccessivo con risvolti psico somatici gravi, che nella maggior parte dei casi viene cancellato con tecniche di ipnosi mentale o con l’aiuto di strani apparecchi.
Ultimamente sono venuti ulteriormente alla ribalta, casi in cui, dopo aver constatato la genuinità del testimone “rapito”, appartenente alla sesta casistica, egli ha confermato di essere stato rapito da individui umani, in uniforme militare. A questa particolarità anomala di rapimenti, il sottoscritto, ha dato il nome di “Interferenze umane a scopo scientifico”, o come li ha definiti l’esperto austriaco, Professor Helmut LAMMER, “MILABS”, ovvero rapimenti di origine militare.
Nelle righe seguenti saranno esposti al lettore, una serie di casi di rapimento alieno, giudicati attendibili, con la presenza d’impianti nei corpi dei rapiti, ed alcuni casi, valutati con prove e testimonianze di prima mano, riconducibili all’operato di esseri umani appartenenti all’apparato militare - governativo.
Illustrerò quindi, un breve riassunto di ciò che in occasione dei vari simposi da me tenuti, ho mostrato ai presenti, in relazione agli impianti, dividendo questo mio intervento in due parti:

- Parte I - I Casi
- Parte II - Ricerche "terrestri"

Parte I – I Casi

Caso Alex
A fronte del caso precedentemente descritto, in cui è evidente un coinvolgimento militare – alieno, vi sono casi in cui, la “regia” che opera, è solo di natura aliena. E questo il 2° caso che Vi sto per illustrare.
Era il mese di maggio del 1982, il giovane “Alex”, dopo essere rincasato dal lavoro, fa la doccia, cena e va a letto. Ad un certo punto ode un ronzio nella sua camera e sente degli strani formicolii sulla sua schiena.
Dopo questi formicolii, egli si accorge di aver la schiena bagnata. Poi non si ricorda più nulla. Egli ebbe paura a girarsi per vedere a che cosa potesse condurre quello strano formicolio. Gli episodi continuarono, sera dopo sera, tant’è che ad un certo punto egli esitava, la sera, ad andare a letto, in quanto ben sapeva ciò che sarebbe accaduto dopo. Purtroppo, una sera di due mesi dopo accadde qualcosa che cambiò completamente la propria vita.
Coricatosi, non aveva sonno, e sebbene esitasse ad andare a letto, si sentì talmente stanco da chiudere quasi istantaneamente gli occhi. Subito dopo, nel dormiveglia, si accorse che la sua stanza era illuminata da una luce quasi solida, ma come al solito, egli non ebbe il coraggio di guardare alle proprie spalle. Ad ogni modo, lo strano formicolio alla schiena, continuò. La mattina seguente, la madre che entrò nella stanza per svegliarlo, lo sgridò, in quanto tutti i propri indumenti, compresi quelli intimi, erano sparsi sul pavimento. Il letto era interamente bagnato, odorava di sudore ed “Alex” completamente nudo.
Il tempo passò ancora, ed il nostro “Alex”, ormai diciannovenne partì per il servizio militare. Mise su famiglia come ogni essere umano sogna di fare, e dopo poco la moglie gli diede un bellissimo bambino.
Un giorno, mentre percorreva con il figlioletto di circa due anni, a bordo della sua macchina la strada statale che da un paese della provincia conduceva a Ferrara, un camion che proveniva dalla corsia opposta alla sua, invase la carreggiata in cui egli transitava. Capita la situazione di grave pericolo, per salvare la vita al figlioletto, non esitò a fare da scudo con il proprio corpo al corpo del figlio. L’impatto fu terribile, e sebbene il bambino se la cavò con poche escoriazioni, il nostro “Alex” subì un grosso trauma cranico, gli venne asportata la milza, ebbe alcune vertebre spostate, oltre ad alcune fratture composte e scomposte.
Dopo il ricovero in ospedale e la lunga degenza presso la propria abitazione, si recava periodicamente per le visite di controllo presso il chirurgo ortopedico che lo seguiva nel suo decorso. Un giorno il chirurgo lo chiamò e gli disse se poteva raggiungerlo presso il proprio ambulatorio, in quanto doveva comunicargli alcuni dati. Una volta giunto nell’ambulatorio, al nostro “Alex” venne detto: "ho appena finito di esaminare alcune lastre da cui si evince che le placche che noi t abbiamo inserito per rinforzare i punti di frattura ossea, vanno molto bene, ma non riusciamo a capire chi possa averti inserito questi oggetti."
Detto ciò, il chirurgo mostrò ad “Alex” le proprie radiografie, le quali mostravano una serie di oggetti fusiformi e piccolissimi, localizzati all’interno di un disco intervertebrale e di una costola (foto 1)


foto 1 foto 2 foto 3

Cos’erano questi strani oggetti? E soprattutto, chi li aveva inseriti in quelle zone, visto che il chirurgo non ne sapeva nulla, ed ““Alex”” continuava a ripetere di non aver subito mai prima di allora nessun tipo di intervento?(foto 2)
Poco tempo dopo questo fatto si rivolse al Nostro Centro per avere delle altre spiegazioni. Analizzammo con le dovute cautele la sua situazione. Venimmo a sapere dai vicini e da conoscenti del proprio luogo di residenza, che era un ottimo padre di famiglia, non bevevo, non era sconsiderato, non dava adito insomma, a tutte quelle azioni che possono far diventare una persona seria, un essere superficiale. Anzi, il nostro ““Alex”” è tenuto in gran considerazione al suo paese. Quindi, dopo le nostre indagini, nulla emerse, circa “montature” ad hoc, o espedienti di alcun genere usati per farsi pubblicità.
Usando i nostri apparati in grado di rilevare fonti magnetiche, oltre al metal-detector in nostro possesso, comprendemmo che si era di fronte ad impianti di origine metallico-magnetica, che reagivano come ripetitori di un segnale nell’ordine dei 20-25 Hertz. (in seguito verrà spiegato al lettore a che cosa può essere riferito. Nda.) Cosa fare? (foto 3)
Era chiaro che eravamo di fronte ad un caso lampante di “Abduction”, per cui mettemmo immediatamente al corrente il nostro ““Alex”” di cosa potesse essergli accaduto, al che egli ci chiese di essere sottoposto alla tecnica dell’ “AUDITING”, che noi, unico Centro Ufologico al mondo, usiamo sui casi di presunto rapimento alieno. Le analisi sono iniziate da circa un mese ed ogni volta che sentiamo parlare il nostro ““Alex”” in seduta, oltre a raccogliere nuovi particolari sul suo caso, notiamo che egli stesso si stupisce di ciò che rivive in quei momenti.
Quelli che Vi sto illustrando in questo momento sono i risultati delle analisi su alcune di queste persone, all’interno del cui corpo sono stati rinvenuti ed in alcuni casi, ritrovati degli oggetti di provenienza non terrestre, dato quest’ultimo, appurato confrontando le percentuali isotopiche presenti nella struttura di queste “sonde”, nettamente superiore a quelle di materiali assemblati sulla terra.
Peraltro, la vicenda di “Alex”, reca dei risvolti familiari, che oltre ad avere interessato la propria persona, da quanto egli Ci ha raccontato, alcuni fatti strani sono accaduti anche alla moglie ed al bambino, oramai adolescente. Sentendo il figlio, egli Ci descrive un episodio abbastanza significativo, accaduto circa quattro anni or sono, mentre “Alex”, una sera era di turno in fabbrica, sino alle 23.00.
Il bambino descrive la scena in cui, circa alle ore 20.30, sentì un crepitio alla porta, la quale qualche istante dopo divenne luminosa, tanto da infastidire la vista. A questo punto, il bambino, visibilmente spaventato, attirò l’attenzione della madre, la quale sopraggiunse e constatò anch’ella la inusuale luminosità dell’uscio di casa. Il bambino ed ora anche la madre, descrivono la scena: “era come se dove si trovava la porta d’ingresso di casa nostra, vi fosse un grandissimo faro che emetteva luce bianca, quasi solida. Ancora prima che Ci accorgessimo che la luce camminava verso di noi, ne fummo avvolti, e ci trovammo all’improvviso in un altro ambiente, molto simile ad un’automobile, però senza sedili ne porte. Solo qualcosa di trasparente che ci permetteva di guardare fuori. A condurla era uno strano “bambino”, che Ci sembrava ammalato, in quanto non parlava mai ed aveva una testa più grande del corpo, oltre ad uno sguardo fisso.”.
Il bambino aggiunge: “Era come se noi fossimo dentro una specie di “carrozza”, e quello fosse il nostro cocchiere, mia madre non sentì, ma a me disse di non spaventarmi, che Ci avrebbe portato in una stanza , nel sottosuolo di una città, e che ci avrebbero visto dei suoi amici, e quindi Ci avrebbe riportato a casa!”. Ed ancora la madre: “non mi ricordo quanto tempo sia passato, ma ricordo benissimo che mi sono ritrovata stesa a terra, all’interno di casa nostra, subito accanto all’uscio, con mio marito e mio figlio chini su di me!”. Interpellato, il bambino disse che nel tragitto di ritorno, la madre perse i sensi e lo strano “Bambino” li riaccompagnò, all’interno di una luce bianchissima, che terminò dentro l’appartamento, pochissimi istanti prima che vi entrasse anche “Alex”, di ritorno dal lavoro. Anch’egli confermò che dall’interno della casa, dietro la porta egli notò un grandissimo bagliore bianco, tanto che si precipitò all’interno della casa, pensando si fosse verificata una tragedia.
Per saperne di più sulla vicenda, le nostre analisi in merito, continuano tuttora, estendendosi anche alla moglie ed al figlio di “Alex”, i quali, al momento della stesura di questo rapporto, non ricorda null’altro. Ma Noi sappiamo bene che vi è ancora qualcos’altro sotto, sepolto da ricordi, forse traumatici.

continua parte seconda...
 
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Rapiti ed impianti: rapimenti ad opera di militari, o realtà aliena? Parte seconda
di Antonello Dott. LUPINO - Presidente Centro Ufologico Internazionale

Parte II – Ricerche “terrestri”

Premetto che dal 1947 ad oggi, diverse equipes di neuropsichiatri ed ingegneri elettronici, ingaggiati dall’apparto governativo-militare mondiale, soprattutto statunitense, si sono affannati di condurre talvolta, esperimenti classificabili come crimini contro l’umanità, e non mi riferisco solo alle atrocità perpetrate dai nazisti!
Questi esperimenti prevedevano, tra l’altro, l’irraggiamento di vasti territori in varie parti del mondo, con onde elettromagnetiche ad alta intensità, modulabili secondo determinati parametri.
Il capostipite di queste equipes, fu lo spagnolo Prof. Juan M. R. DELGADO, che già subito dopo la II Guerra Mondiale si dette da fare, coperto dal regime fascista spagnolo, per capire come poteva essere influenzata la vita degli esseri umani, agendo sul loro cervello attraverso sonde od altro.
Questo “Esimio” luminare, Direttore della Clinica Neuropsichiatria Universitaria dell’Università di Yale, negli Stati Uniti, dopo aver studiato come controllare la mente umana attraverso sonde impiantate nel cervello, dirottò la sua attenzione sulla Stimolazione Elettrica Cerebrale Diretta (ESB), abbracciando il più vasto settore degli effetti biologici dei campi magnetici (Correnti Oblique).
Il seguente Brano è tratto dalle pagine 89-96 del libro di DELGADO “Controllo fisico della Mente – Verso una Società Psicocivilizzata” edito nel 1969 (Il titolo è tutto un programma!).
“Ora si sta colmando la lacuna, (si riferisce alle lacune della scienza biomedica fino a quel tempo), è già possibile equipaggiare animali od esseri umani con dispositivi chiamati stimoricevitori, programmati per la trasmissione e la ricezione di comunicazioni elettriche da e per il cervello nei soggetti attivi (li distingue da soggetti repressi!) La micro miniaturizzazione di alcuni componenti elettronici, ci permetterà di costruire uno strumento più efficace nel controllo dei parametri eccitativi tramite un’accurata telemetria cerebrale, attuata con tre sensori installati in tre punti diversi del cervello, stimolando all’uopo precise aree, in seguito a determinati segnali elettrici di attività cerebrale.
E’ ragionevole speculare che in un futuro ormai prossimo, gli stimoricevitori possano provvedere ad un controllo pressoché totale dell’individuo, interfacciando il proprio sistema neuro-fisiologico con un computer remoto, causando peraltro un’azione reazione tra neuroni e strumenti, la quale rappresenterebbe una nuova tendenza nel campo del controllo medico a distanza delle funzioni neuro-fisiologiche.”



Quindi, il nostro DELGADO, con i soliti e crudeli esperimenti sugli animali e forse anche su esseri umani, ha continuato a coltivare questa sua “passione”, ora negli Stati Uniti, ora in Spagna, suo Paese natale. Ma soprattutto, ha messo a punto ulteriori tecniche di controllo mentale, sia individuale che di massa. Un particolare esperimento, consisteva nell’impiantare nel cervello di una piccola scimmia, alcuni elettrodi, collegati ad un radiocomando, i quali, essendo collegati nelle aree cerebrali, sede del comportamento, avrebbero, se stimolati, avuto diversi effetti. Infatti, nell’esperimento in questione, la scimmia viene fotografata un attimo prima di inviarle un impulso cerebrale radiocomandato (foto 1)


Foto 1 Foto 2

Si nota dagli occhi e dall’espressione, che ella è tranquilla. Il comportamento cambia, nello stesso istante in cui viene inviato un impulso elettrico radiocomandato, il quale fa innervosire la scimmia, che ora assume un’espressione minacciosa, con gli occhi notevolmente dilatati (foto 2).
Un altro esperimento consisteva di mettere in gabbia con lo stesso sfortunato primate, un pupazzo dalle sembianze umane, onde testare la reazione dell’animale.


Foto 3 Foto 4

L’animale appare vistosamente impaurito dalla presenza del pupazzo (foto 3). Un istante dopo, viene inviato alla scimmia, un impulso cerebrale radiocomandato. A questo punto diviene aggressiva e si scaglia addosso al pupazzo, senza apparente motivo (foto 4).
Come vedete, basta stimolare alcune zone del cervello per fare si che da pacifico, un essere diventi, a comando, aggressivo e micidiale.
Purtroppo, non finisce qui. Quattro anni fa intercettammo una lettera dell’IBM- settore Tecnologia Avanzata indirizzata al Dipartimento dei Penitenziari americani (l’omologo del nostro Ministero di Grazia e Giustizia italiano - Nda.).
Nella lettera, il redattore esponeva le proprie paure circa una recrudescenza del crimine con l’avvento del terzo millennio. Egli passava quindi a descrivere un piccolo gioiello della tecnologia, capace di risolvere i problemi d’aumento della criminalità.
Questo dispositivo doveva essere impiantato sotto la cute dell’individuo prescelto, ed una volta installato, l’operatore remoto decideva il destino del malcapitato. Il relatore di questa lettera afferma che il proprio Dipartimento ha sperimentato questo microchip, denominato “Neural Chip 2020”, su detenuti del Fronte di Liberazione Messicano, detenuti nelle carceri del Texas.
Su due di loro, agendo sui settaggi remoti del chip, sono state inibite le funzioni del sonno, al punto che per quattro giorni non hanno dormito. Ad altri due è stato inibito lo stimolo della fame per una settimana. Uno dei restanti, quello più pericoloso di tutti, è stato provocato fino all’eccesso, ma non ha mai reagito.
L’esposizione del microchip continua illustrando le tecniche e la zona della prevista collocazione sottocutanea, nonché le motivazioni da addurre per non far trapelare nulla all’ignaro portatore.
Tutto ciò mi fece rabbrividire al solo pensiero di una simile potenzialità, cercai così, in tutte le maniere a me conosciute, di far conoscere questi fatti ai media.
Colsi l’occasione di un invito a relazionare presso la sala “San Leone Magno” in Roma, per diffondere presso il pubblico questa notizia sensazionale, alla presenza di numerosi giornalisti e tecnici della Rai TV. Conobbi in quell’occasione un documentarista di una rete Rai, il quale mi espresse alcuni dubbi sul contenuto di queste mie affermazioni, ma l’anno dopo anche alla Rai pervenne la notizia e quasi immediatamente ne diedero notizia attraverso il Notiziario Nazionale.
Si ottenne in questo modo, che un vasto movimento di opinione pubblica si mobilitasse in modo che alla IBM sospendessero la fabbricazione del microchip.
Oggi, lungi dall’essersi arenata, la ricerca nel campo degli impianti da utilizzare per il controllo remoto degli individui, da parte dell’etablishement politico-militare, è continuata. In che modo lo andremo a vedere insieme da ciò che segue.
Qualcuno tra i lettori, avrà sicuramente sentito parlare del Dottor WARWICK.
Per chiarire le idee a quanti non lo conoscono, ricordo che questo professionista è colui che ha inventato un microchip da inserire sotto la pelle, il quale permette di aprire porte, attivare elettrodomestici e collegarsi a computer remoti. Egli crede talmente tanto nella sua “creatura”, che se l’è fatta impiantare all’altezza del gomito.
Questo “eroe”, così definito dai media, afferma inoltre che non sa se allo stato attuale, il dispositivo inserito sotto la sua pelle provocherà disfunzioni, malattie, o peggio, la cancrena. Il nostro inventore, prevede, a proprio dire, che in un futuro non molto distante , si avrà una forma di vita dominante sulla terra, basata sui microchip. Di questo progetto si è occupata anche la IMI (Israelian Military Industries), che girò il progetto agli Stati Uniti, i quali a loro volta lo sperimentarono sui militari impiegati nell’operazione “Desert Storm”. Non è chiaro se questo dispositivo fosse inserito Chirurgicamente all’interno dei loro corpi, oppure nel loro equipaggiamento.
I dati in nostro possesso, indicano sicuramente che questo dispositivo è stato usato dal 1994 su animali domestici o bovini; quindi sui detenuti delle varie carceri americane (sicuramente più efficace del bracciale elettronico!), ed inoltre su pazienti affetti da morbo di Alzheimer. Oltre a questi dati non sappiamo a cosa possa essere servito, non è comunque difficile intuirlo, né ci vuole molta fantasia!
Immaginate ora, le enormi potenzialità che si nascondono dietro l’uso di questo ordigno, che in un prossimo futuro, le banche potranno proporre ai loro clienti, rendendo superfluo ed ingombrante l’uso delle odierne carte di credito, e creando le basi per un controllo totale della nostra privacy dell’individuo stesso.
Certamente il Professor WARWICK può essere soddisfatto della sua invenzione, visto che ogni giorno migliaia di giornalisti intasano il suo telefono, chiedendogli spiegazioni sul proprio dispositivo, e “de facto”, attuando una propaganda sui vari media, che si trasforma in pubblicità per il dispositivo. Questo stato di cose non giova di certo al ragionamento razionale sul perché di una simile creazione, né serve altrettanto a farci capire dove si vuole arrivare. Solo la tenacia e la perseveranza di ristretti gruppi di persone come Il Centro Ufologico Internazionale, che hanno capito la vera minaccia di questi dispositivi, talvolta causa una scossa alla coscienza collettiva, ed in quel caso ci si accorge che l’essere umano viene sempre più considerato una sorta di bovino da monitorare ed allevare, con gran piacere del Professor WARWICK e compagni.
Ai giorni nostri, mentre sto stilando questo rapporto, anche una Società Statunitense, la “Applied Digital Solutions”, sta cercando di immettere sul mercato mondiale una sorta di “sonda” impiantabile, spacciandola come oggetto indispensabile per la salute e la sicurezza dei cittadini. Anche in questo caso, bisogna fare attenzione a quanto io scrissi precedentemente su questo dispositivo, all’epoca in fase di marketing.

Comparazione tra Tecnologia umana e Tecnologia aliena.

Tornando al nostro viaggio nella tecnologia terrestre sui microchip, è d’obbligo fare alcune considerazioni.
Negli anni sessanta, l’essere umano aveva appena varcato i confini del nostro pianeta, stabilendo nuovi primati interplanetari che con il passare del tempo sarebbero stati di volta in volta surclassati da nuove scoperte. In quegli anni, il mondo si stava ancora riprendendo dalla guerra di Corea, consecutiva alla II Guerra Mondiale, ed ecco che a causa delle realtà politiche diverse, esso si divise in due blocchi: Est ed Ovest.
Questo innescò tra i due capisaldi U.S.A. ed URRS, una corsa agli armamenti ed alla migliore tecnologia. I migliori cervelli appartenenti ai due blocchi furono mobilitati, su base volontaria o meno, per dare il loro apporto alla costruzione del più grande arsenale di armi tecnologiche e di distruzione di massa mai esistita.
Ciononostante, nell’ombra, apparati occulti delle varie “Intelligence”, finanziavano progetti fantapolitici di controllo delle masse, sperimentandoli regolarmente su alcune frange emarginate della popolazione. Da questo tipo di esperimenti e dai risultati raggiunti, la tecnologia si mosse in diverse direzioni, tutte rigorosamente con un unico scopo: Il controllo totale della mente degli individui!
Nacquero infatti in quel periodo alcuni progetti che ancora oggi troviamo in atto: Il progetto MKULTRA ed il progetto MONTAUK, i cui principali obiettivi erano naturalmente il controllo della mente a distanza e la creazione di armi psicotroniche in grado di influenzare pensieri ed azioni delle persone.
Per capire quale fosse il meccanismo chimico-biologico che attivava i pensieri ed agiva sulla biochimica generale del corpo umano, era necessario parametrare questi dati, era quindi d’obbligo che i valori fossero registrati ed analizzati da biologi e neuropsichiatri, i quali avrebbero poi stabilito, sulla base dei dati ottenuti, quali parametri alterare per ottenere da un essere umano libero di decidere e di pensare, una sorta d’automa in grado di ricevere comandi remoti per chissà quali scopi occulti. La tecnologia si è quindi concentrata sullo sviluppo, e miniaturizzazione di sonde e sistemi atti a ricevere e trasmettere i dati da e per il corpo dell’individuo nel quale sono inseriti. Nessuno si è mai chiesto nulla di tutto ciò, fino a qualche decennio fa, quando dopo che si registrarono i primi avvistamenti ufologici, i primi due esseri umani vennero rapiti da esseri alieni e portati all’interno del loro velivolo. Si trattò di Barney e Betty HILL.
Da questo momento in poi le varie comunità scientifico-ufologiche, si resero conto che la ricerca non andava indirizzata solo nell’avvistamento o nell’atterraggio di questi ignoti ordigni, ma le sue componenti erano anche il rapimento di esseri umani e la mutilazione di animali.
Da quando uscirono allo scoperto i primi rapiti e furono analizzati da equipes di esperti e medici, si trovarono, in alcuni casi, degli oggetti all’interno di determinate zone del loro corpo, oggetti la cui funzione era totalmente sconosciuta. Erano gli anni ottanta e la tecnologia umana nei confronti della miniaturizzazione avanzava spedita, ma ancora (almeno non ufficialmente!) non eravamo in grado di produrre delle sonde così piccole da essere inserite nel cervello od in altre parti del corpo senza produrre tagli o ferite difficilmente rimarginabili entro pochi minuti. Infatti, le varie sonde progettate dalle varie Università Statunitensi, allineate con il Governo, erano abbastanza voluminose che il loro posizionamento in determinate aree cerebrali od in altre parti del corpo richiedeva un vero e proprio intervento chirurgico che lasciava certamente delle ferite non immediatamente rimarginabili. Esisteva poi un altro problema: l’alimentazione di queste sonde.
Considerando nuovamente la nostra tecnologia dell’epoca, si può capire che non era facile alimentare dei dispositivi, peraltro con poche funzioni operative, con accumulatori convenzionali miniaturizzati.
L’energia per il funzionamento doveva essere perciò presa da un’altra parte possibilmente in autonomia. Ecco il lampo di genio!
Il nostro corpo produce delle piccole quantità di corrente, le quali con un giusto trasduttore, potevano alimentare questi dispositivi. Purtroppo ciò si sarebbe portato a termine molto più avanti.
Quindi, nello specifico caso del dispositivo alimentato da energia convenzionale, oltre alla sua consistenza, si sarebbe aggiunta l’ulteriore voluminosità dell’accumulatore (Immaginatevi che taglio per inserirlo!).
Nel corso di questi anni, controllando i dati che abbiamo acquisito, almeno in Italia sui rapiti, e grazie anche alla tecnica di Regressione Cosciente chiamata “AUDITING”, abbiamo rinvenuto quasi sempre, nel corpo dei rapiti analizzati, delle sonde talmente piccole che solo con determinate analisi ai raggi X abbiamo notato. Alcune di esse si trovavano all’interno di mani, setti nasali, genitali, padiglioni retroauricolari, all’interno di ossa, dentro la colonna vertebrale, nonché all’interno del cervello, in corrispondenza della ghiandola pituitaria.
Non ho mai riscontrato, nel corso dei miei 24 anni di ricercatore ufologico e specialmente nei 15 anni di attività nel campo dei rapimenti, alcuna cicatrice in corrispondenza del punto in cui sono stati rilevati gli impianti, né si è potuto fare asportare la maggior parte di queste “sonde”, in quanto in alcuni casi sarebbe rischiato di incidere parti vitali del corpo delle persone in questione.
Solo in due di questi casi si poteva operare.
Nel primo non abbiamo potuto farlo, in quanto la persona non era d’accordo; nel secondo caso la persona ha acconsentito, e l’impianto che gli causava svariati disturbi, è stato rimosso ed oggi è in nostro possesso. Proprio grazie a questo caso abbiamo scoperto che l’epopea degli impianti alieni costruiti con materiali hi-tec o metallici, è finita.
Infatti, l’impianto, con caratteristiche d’emissione magnetica similari agli altri, si è rivelato essere non metallico ma biologico, composto di cheratina e sensibile alla luce della lampada di WOODD.


Conclusioni:
Ho letto il libro e seguito il lavoro del Professor Helmut LAMMER, il quale attribuisce i rapimenti umani, ad una frangia deviata di elite militare – governativa, che da diverso tempo starebbero perpetrando rapimenti in ogni parte del mondo.
Egli non ha però indagato a fondo nel “Vecchio Continente”, altrimenti avrebbe scoperto dei casi che nulla hanno a che vedere con la mano terrestre. Alcuni dei casi da noi investigati e sottoposti a “Regressione cosciente”, Ci hanno permesso di capire l’ubicazione di alcune basi, dividendole in basi d’implantaggio e basi di appoggio.
Altresì, esistono nel Nostro Continente, alcuni casi di cittadini prelevati a forza da casa loro o dalle strade, anestetizzati con l’ausilio di iniezioni o cloroformizzati, risvegliatisi con enormi mal di testa ed altri disturbi fisici. E’ questo il caso dello svedese Robert “Bob” NEASLUND,



il quale fu rapito dal proprio appartamento ed anestetizzato. Risvegliandosi alcuni giorni dopo, non ricordava nulla dell’accaduto, ma accusava tuttavia, un fortissimo mal di testa, seguito da vomito ed altre patologie, delle quali non aveva mai sofferto. Decise per questo, di consultare un neurologo, il quale non sapendo che risposte dargli, gli consigliò di sottoporsi ad una serie di radiografie e tac cerebrali. L’esito delle analisi sconvolse non poco il medico e lo stesso Robert, in quanto, nell’area in cui egli sentiva maggiormente dolore, gli riscontrarono la presenza di due specie di “chiodini” di presunta natura metallica



Dopo aver consultato un neurochirurgo, decisero che fosse il caso di procedere alla rimozione preventiva di quegli strani oggetti. Una volta rimossi, si rivelarono, nella loro inconsueta forma, essere simili agli apparati ideati dal Professor DELGADO e chiamati, come ho detto poc’anzi, “stimoceiver” od elettrostimolatori cerebrali.



Robert fu talmente scosso dal pensiero che il proprio cervello e corpo fossero stati violati per sperimentare una tecnologia terrestre, che sparì dalla circolazione, ed ancora adesso, non saprà sicuramente darsi pace dell’accaduto. Sembra fantascienza vero? Solo che non lo è. Non lo è soprattutto per chi, queste cose le ha vissute in silenzio, morendo talvolta in silenzio, senza spiegarsene il perché!
Sulla scorta di quanto sopra, le mie conclusioni sono queste:
“Considerato che nei primi casi di rapimento con innesto di relativi impianti, non si rilevarono presenze militari terrestri, ma chi li subì descrisse degli esseri piccoli con la testa abnorme rispetto al corpo, e gli ambienti in cui fu portato vennero descritti a pianta circolare, con laboratori medici non convenzionali. Il fatto che desta più perplessità è che se nel corso del rapimento vengono eseguiti degli implantaggi, di questi non vi è traccia alcuna sulla pelle dei soggetti. Nessuna cicatrice appare all’esame medico, mentre se l’impianto viene inserito nel cervello non vengono trovate tracce, eccetto alcune volte del sanguinamento dagli orifizi nasali. Tutto questo fa supporre ad una tecnica chirurgica sofisticata, che noi ancora non dovremmo possediamo. Se si pensa che in alcuni casi, la sera prima è stato rinvenuto l’impianto all’interno del corpo o del cervello, il giorno dopo esso non c’era più!
La domanda che sorge spontanea è: “se per inserire l’impianto, per quanto piccolo possa essere, si è adoperato una sonda, per toglierlo senza lasciare traccia, come si può fare?
A mio avviso bisognerebbe inserire la stessa sonda nel tragitto d’entrata, aspirare l’oggetto e sfilare la sonda. Il tessuto non si lacera, ma sia allarga e quindi non lascia tracce!”
Ebbene, questo è quello che esattamente accade!
E’ infatti possibile, che l’apparato industriale – militare, dei vari governi abbia messo a punto una tale tecnica, forse copiandola dai “modus operandi” (descritti dai rapiti dopo le loro esperienze) di entità aliene, che sicuramente agivano per scopi diversi.
Abbiamo anche appurato che se viene indirizzato un fascio di onde ELF, compreso nella frequenza da 0,1 a 35-40 Htz. verso la testa di un essere umano, al variare della frequenza, la ghiandola pituitaria entra in risonanza con queste onde, agendo sulla corteccia uditiva e/o visiva del malcapitato, le quali, oltre a creare temporanee paralisi ad una parte od a tutto il corpo, causano anche fenomeni di catalessi, agendo altresì in maniera psico inibitoria sui processi del ricordo, cioè, cancellano i ricordi delle esperienze vissute. Non sarebbe stato possibile con i nostri mezzi di allora fare tutto ciò. Vi è comunque, da considerare il fatto che, da allora, sono stati fatti passi da gigante nel campo della scienza cerebro – elettronica. Oltretutto, c’è anche da considerare il fatto della nuova serie di impianti che non sono metallici ma biologici, i quali, sebbene di natura biologica, mantengono le loro caratteristiche elettrico - magnetiche.
Gli esseri umani hanno raggiunto dal 1947 questa tecnologia, con gli studi del Prof. DELGADO. Se si pensa ai sintomi riscontrati nei coniugi HILL, si potrebbe ipotizzare che tale tecnologia sia stata umana e non aliena!
Secondo il mio parere, esistono due tipologie di rapimento: quella terrestre, facente capo ad elementi occulti del potere mondiale per scopi che ben conosciamo, ed un’altra, aliena, che tende i propri sforzi a vanificare gli obbiettivi dei primi.
Gli esseri umani che sono rapiti da esseri alieni, vengono, dopo il loro rientro, rapiti da altri esseri, stavolta umani in uniforme militare, appartenenti presumibilmente all’apparato industriale -militare, che li portano all’interno di installazioni segrete, nelle quali lavorano in simbiosi con scienziati dediti a portare a termine i loro esperimenti per la costruzione di tecnologie di controllo di massa o genetici, allo scopo di soggiogare forse, la razza umana.
Come diceva un importante personaggio, “la verità sta nel mezzo!”

Antonello Dott. LUPINO - Presidente del Centro Ufologico Internazionale



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Rapiti ed impianti: rapimenti ad opera di militari, o realtà aliena? Parte seconda
di Antonello Dott. LUPINO - Presidente Centro Ufologico Internazionale

Parte II – Ricerche “terrestri”

Premetto che dal 1947 ad oggi, diverse equipes di neuropsichiatri ed ingegneri elettronici, ingaggiati dall’apparto governativo-militare mondiale, soprattutto statunitense, si sono affannati di condurre talvolta, esperimenti classificabili come crimini contro l’umanità, e non mi riferisco solo alle atrocità perpetrate dai nazisti!
Questi esperimenti prevedevano, tra l’altro, l’irraggiamento di vasti territori in varie parti del mondo, con onde elettromagnetiche ad alta intensità, modulabili secondo determinati parametri.
Il capostipite di queste equipes, fu lo spagnolo Prof. Juan M. R. DELGADO, che già subito dopo la II Guerra Mondiale si dette da fare, coperto dal regime fascista spagnolo, per capire come poteva essere influenzata la vita degli esseri umani, agendo sul loro cervello attraverso sonde od altro.
Questo “Esimio” luminare, Direttore della Clinica Neuropsichiatria Universitaria dell’Università di Yale, negli Stati Uniti, dopo aver studiato come controllare la mente umana attraverso sonde impiantate nel cervello, dirottò la sua attenzione sulla Stimolazione Elettrica Cerebrale Diretta (ESB), abbracciando il più vasto settore degli effetti biologici dei campi magnetici (Correnti Oblique).
Il seguente Brano è tratto dalle pagine 89-96 del libro di DELGADO “Controllo fisico della Mente – Verso una Società Psicocivilizzata” edito nel 1969 (Il titolo è tutto un programma!).
“Ora si sta colmando la lacuna, (si riferisce alle lacune della scienza biomedica fino a quel tempo), è già possibile equipaggiare animali od esseri umani con dispositivi chiamati stimoricevitori, programmati per la trasmissione e la ricezione di comunicazioni elettriche da e per il cervello nei soggetti attivi (li distingue da soggetti repressi!) La micro miniaturizzazione di alcuni componenti elettronici, ci permetterà di costruire uno strumento più efficace nel controllo dei parametri eccitativi tramite un’accurata telemetria cerebrale, attuata con tre sensori installati in tre punti diversi del cervello, stimolando all’uopo precise aree, in seguito a determinati segnali elettrici di attività cerebrale.
E’ ragionevole speculare che in un futuro ormai prossimo, gli stimoricevitori possano provvedere ad un controllo pressoché totale dell’individuo, interfacciando il proprio sistema neuro-fisiologico con un computer remoto, causando peraltro un’azione reazione tra neuroni e strumenti, la quale rappresenterebbe una nuova tendenza nel campo del controllo medico a distanza delle funzioni neuro-fisiologiche.”



Quindi, il nostro DELGADO, con i soliti e crudeli esperimenti sugli animali e forse anche su esseri umani, ha continuato a coltivare questa sua “passione”, ora negli Stati Uniti, ora in Spagna, suo Paese natale. Ma soprattutto, ha messo a punto ulteriori tecniche di controllo mentale, sia individuale che di massa. Un particolare esperimento, consisteva nell’impiantare nel cervello di una piccola scimmia, alcuni elettrodi, collegati ad un radiocomando, i quali, essendo collegati nelle aree cerebrali, sede del comportamento, avrebbero, se stimolati, avuto diversi effetti. Infatti, nell’esperimento in questione, la scimmia viene fotografata un attimo prima di inviarle un impulso cerebrale radiocomandato (foto 1)


Foto 1 Foto 2

Si nota dagli occhi e dall’espressione, che ella è tranquilla. Il comportamento cambia, nello stesso istante in cui viene inviato un impulso elettrico radiocomandato, il quale fa innervosire la scimmia, che ora assume un’espressione minacciosa, con gli occhi notevolmente dilatati (foto 2).
Un altro esperimento consisteva di mettere in gabbia con lo stesso sfortunato primate, un pupazzo dalle sembianze umane, onde testare la reazione dell’animale.


Foto 3 Foto 4

L’animale appare vistosamente impaurito dalla presenza del pupazzo (foto 3). Un istante dopo, viene inviato alla scimmia, un impulso cerebrale radiocomandato. A questo punto diviene aggressiva e si scaglia addosso al pupazzo, senza apparente motivo (foto 4).
Come vedete, basta stimolare alcune zone del cervello per fare si che da pacifico, un essere diventi, a comando, aggressivo e micidiale.
Purtroppo, non finisce qui. Quattro anni fa intercettammo una lettera dell’IBM- settore Tecnologia Avanzata indirizzata al Dipartimento dei Penitenziari americani (l’omologo del nostro Ministero di Grazia e Giustizia italiano - Nda.).
Nella lettera, il redattore esponeva le proprie paure circa una recrudescenza del crimine con l’avvento del terzo millennio. Egli passava quindi a descrivere un piccolo gioiello della tecnologia, capace di risolvere i problemi d’aumento della criminalità.
Questo dispositivo doveva essere impiantato sotto la cute dell’individuo prescelto, ed una volta installato, l’operatore remoto decideva il destino del malcapitato. Il relatore di questa lettera afferma che il proprio Dipartimento ha sperimentato questo microchip, denominato “Neural Chip 2020”, su detenuti del Fronte di Liberazione Messicano, detenuti nelle carceri del Texas.
Su due di loro, agendo sui settaggi remoti del chip, sono state inibite le funzioni del sonno, al punto che per quattro giorni non hanno dormito. Ad altri due è stato inibito lo stimolo della fame per una settimana. Uno dei restanti, quello più pericoloso di tutti, è stato provocato fino all’eccesso, ma non ha mai reagito.
L’esposizione del microchip continua illustrando le tecniche e la zona della prevista collocazione sottocutanea, nonché le motivazioni da addurre per non far trapelare nulla all’ignaro portatore.
Tutto ciò mi fece rabbrividire al solo pensiero di una simile potenzialità, cercai così, in tutte le maniere a me conosciute, di far conoscere questi fatti ai media.
Colsi l’occasione di un invito a relazionare presso la sala “San Leone Magno” in Roma, per diffondere presso il pubblico questa notizia sensazionale, alla presenza di numerosi giornalisti e tecnici della Rai TV. Conobbi in quell’occasione un documentarista di una rete Rai, il quale mi espresse alcuni dubbi sul contenuto di queste mie affermazioni, ma l’anno dopo anche alla Rai pervenne la notizia e quasi immediatamente ne diedero notizia attraverso il Notiziario Nazionale.
Si ottenne in questo modo, che un vasto movimento di opinione pubblica si mobilitasse in modo che alla IBM sospendessero la fabbricazione del microchip.
Oggi, lungi dall’essersi arenata, la ricerca nel campo degli impianti da utilizzare per il controllo remoto degli individui, da parte dell’etablishement politico-militare, è continuata. In che modo lo andremo a vedere insieme da ciò che segue.
Qualcuno tra i lettori, avrà sicuramente sentito parlare del Dottor WARWICK.
Per chiarire le idee a quanti non lo conoscono, ricordo che questo professionista è colui che ha inventato un microchip da inserire sotto la pelle, il quale permette di aprire porte, attivare elettrodomestici e collegarsi a computer remoti. Egli crede talmente tanto nella sua “creatura”, che se l’è fatta impiantare all’altezza del gomito.
Questo “eroe”, così definito dai media, afferma inoltre che non sa se allo stato attuale, il dispositivo inserito sotto la sua pelle provocherà disfunzioni, malattie, o peggio, la cancrena. Il nostro inventore, prevede, a proprio dire, che in un futuro non molto distante , si avrà una forma di vita dominante sulla terra, basata sui microchip. Di questo progetto si è occupata anche la IMI (Israelian Military Industries), che girò il progetto agli Stati Uniti, i quali a loro volta lo sperimentarono sui militari impiegati nell’operazione “Desert Storm”. Non è chiaro se questo dispositivo fosse inserito Chirurgicamente all’interno dei loro corpi, oppure nel loro equipaggiamento.
I dati in nostro possesso, indicano sicuramente che questo dispositivo è stato usato dal 1994 su animali domestici o bovini; quindi sui detenuti delle varie carceri americane (sicuramente più efficace del bracciale elettronico!), ed inoltre su pazienti affetti da morbo di Alzheimer. Oltre a questi dati non sappiamo a cosa possa essere servito, non è comunque difficile intuirlo, né ci vuole molta fantasia!
Immaginate ora, le enormi potenzialità che si nascondono dietro l’uso di questo ordigno, che in un prossimo futuro, le banche potranno proporre ai loro clienti, rendendo superfluo ed ingombrante l’uso delle odierne carte di credito, e creando le basi per un controllo totale della nostra privacy dell’individuo stesso.
Certamente il Professor WARWICK può essere soddisfatto della sua invenzione, visto che ogni giorno migliaia di giornalisti intasano il suo telefono, chiedendogli spiegazioni sul proprio dispositivo, e “de facto”, attuando una propaganda sui vari media, che si trasforma in pubblicità per il dispositivo. Questo stato di cose non giova di certo al ragionamento razionale sul perché di una simile creazione, né serve altrettanto a farci capire dove si vuole arrivare. Solo la tenacia e la perseveranza di ristretti gruppi di persone come Il Centro Ufologico Internazionale, che hanno capito la vera minaccia di questi dispositivi, talvolta causa una scossa alla coscienza collettiva, ed in quel caso ci si accorge che l’essere umano viene sempre più considerato una sorta di bovino da monitorare ed allevare, con gran piacere del Professor WARWICK e compagni.
Ai giorni nostri, mentre sto stilando questo rapporto, anche una Società Statunitense, la “Applied Digital Solutions”, sta cercando di immettere sul mercato mondiale una sorta di “sonda” impiantabile, spacciandola come oggetto indispensabile per la salute e la sicurezza dei cittadini. Anche in questo caso, bisogna fare attenzione a quanto io scrissi precedentemente su questo dispositivo, all’epoca in fase di marketing.

Comparazione tra Tecnologia umana e Tecnologia aliena.

Tornando al nostro viaggio nella tecnologia terrestre sui microchip, è d’obbligo fare alcune considerazioni.
Negli anni sessanta, l’essere umano aveva appena varcato i confini del nostro pianeta, stabilendo nuovi primati interplanetari che con il passare del tempo sarebbero stati di volta in volta surclassati da nuove scoperte. In quegli anni, il mondo si stava ancora riprendendo dalla guerra di Corea, consecutiva alla II Guerra Mondiale, ed ecco che a causa delle realtà politiche diverse, esso si divise in due blocchi: Est ed Ovest.
Questo innescò tra i due capisaldi U.S.A. ed URRS, una corsa agli armamenti ed alla migliore tecnologia. I migliori cervelli appartenenti ai due blocchi furono mobilitati, su base volontaria o meno, per dare il loro apporto alla costruzione del più grande arsenale di armi tecnologiche e di distruzione di massa mai esistita.
Ciononostante, nell’ombra, apparati occulti delle varie “Intelligence”, finanziavano progetti fantapolitici di controllo delle masse, sperimentandoli regolarmente su alcune frange emarginate della popolazione. Da questo tipo di esperimenti e dai risultati raggiunti, la tecnologia si mosse in diverse direzioni, tutte rigorosamente con un unico scopo: Il controllo totale della mente degli individui!
Nacquero infatti in quel periodo alcuni progetti che ancora oggi troviamo in atto: Il progetto MKULTRA ed il progetto MONTAUK, i cui principali obiettivi erano naturalmente il controllo della mente a distanza e la creazione di armi psicotroniche in grado di influenzare pensieri ed azioni delle persone.
Per capire quale fosse il meccanismo chimico-biologico che attivava i pensieri ed agiva sulla biochimica generale del corpo umano, era necessario parametrare questi dati, era quindi d’obbligo che i valori fossero registrati ed analizzati da biologi e neuropsichiatri, i quali avrebbero poi stabilito, sulla base dei dati ottenuti, quali parametri alterare per ottenere da un essere umano libero di decidere e di pensare, una sorta d’automa in grado di ricevere comandi remoti per chissà quali scopi occulti. La tecnologia si è quindi concentrata sullo sviluppo, e miniaturizzazione di sonde e sistemi atti a ricevere e trasmettere i dati da e per il corpo dell’individuo nel quale sono inseriti. Nessuno si è mai chiesto nulla di tutto ciò, fino a qualche decennio fa, quando dopo che si registrarono i primi avvistamenti ufologici, i primi due esseri umani vennero rapiti da esseri alieni e portati all’interno del loro velivolo. Si trattò di Barney e Betty HILL.
Da questo momento in poi le varie comunità scientifico-ufologiche, si resero conto che la ricerca non andava indirizzata solo nell’avvistamento o nell’atterraggio di questi ignoti ordigni, ma le sue componenti erano anche il rapimento di esseri umani e la mutilazione di animali.
Da quando uscirono allo scoperto i primi rapiti e furono analizzati da equipes di esperti e medici, si trovarono, in alcuni casi, degli oggetti all’interno di determinate zone del loro corpo, oggetti la cui funzione era totalmente sconosciuta. Erano gli anni ottanta e la tecnologia umana nei confronti della miniaturizzazione avanzava spedita, ma ancora (almeno non ufficialmente!) non eravamo in grado di produrre delle sonde così piccole da essere inserite nel cervello od in altre parti del corpo senza produrre tagli o ferite difficilmente rimarginabili entro pochi minuti. Infatti, le varie sonde progettate dalle varie Università Statunitensi, allineate con il Governo, erano abbastanza voluminose che il loro posizionamento in determinate aree cerebrali od in altre parti del corpo richiedeva un vero e proprio intervento chirurgico che lasciava certamente delle ferite non immediatamente rimarginabili. Esisteva poi un altro problema: l’alimentazione di queste sonde.
Considerando nuovamente la nostra tecnologia dell’epoca, si può capire che non era facile alimentare dei dispositivi, peraltro con poche funzioni operative, con accumulatori convenzionali miniaturizzati.
L’energia per il funzionamento doveva essere perciò presa da un’altra parte possibilmente in autonomia. Ecco il lampo di genio!
Il nostro corpo produce delle piccole quantità di corrente, le quali con un giusto trasduttore, potevano alimentare questi dispositivi. Purtroppo ciò si sarebbe portato a termine molto più avanti.
Quindi, nello specifico caso del dispositivo alimentato da energia convenzionale, oltre alla sua consistenza, si sarebbe aggiunta l’ulteriore voluminosità dell’accumulatore (Immaginatevi che taglio per inserirlo!).
Nel corso di questi anni, controllando i dati che abbiamo acquisito, almeno in Italia sui rapiti, e grazie anche alla tecnica di Regressione Cosciente chiamata “AUDITING”, abbiamo rinvenuto quasi sempre, nel corpo dei rapiti analizzati, delle sonde talmente piccole che solo con determinate analisi ai raggi X abbiamo notato. Alcune di esse si trovavano all’interno di mani, setti nasali, genitali, padiglioni retroauricolari, all’interno di ossa, dentro la colonna vertebrale, nonché all’interno del cervello, in corrispondenza della ghiandola pituitaria.
Non ho mai riscontrato, nel corso dei miei 24 anni di ricercatore ufologico e specialmente nei 15 anni di attività nel campo dei rapimenti, alcuna cicatrice in corrispondenza del punto in cui sono stati rilevati gli impianti, né si è potuto fare asportare la maggior parte di queste “sonde”, in quanto in alcuni casi sarebbe rischiato di incidere parti vitali del corpo delle persone in questione.
Solo in due di questi casi si poteva operare.
Nel primo non abbiamo potuto farlo, in quanto la persona non era d’accordo; nel secondo caso la persona ha acconsentito, e l’impianto che gli causava svariati disturbi, è stato rimosso ed oggi è in nostro possesso. Proprio grazie a questo caso abbiamo scoperto che l’epopea degli impianti alieni costruiti con materiali hi-tec o metallici, è finita.
Infatti, l’impianto, con caratteristiche d’emissione magnetica similari agli altri, si è rivelato essere non metallico ma biologico, composto di cheratina e sensibile alla luce della lampada di WOODD.


Conclusioni:
Ho letto il libro e seguito il lavoro del Professor Helmut LAMMER, il quale attribuisce i rapimenti umani, ad una frangia deviata di elite militare – governativa, che da diverso tempo starebbero perpetrando rapimenti in ogni parte del mondo.
Egli non ha però indagato a fondo nel “Vecchio Continente”, altrimenti avrebbe scoperto dei casi che nulla hanno a che vedere con la mano terrestre. Alcuni dei casi da noi investigati e sottoposti a “Regressione cosciente”, Ci hanno permesso di capire l’ubicazione di alcune basi, dividendole in basi d’implantaggio e basi di appoggio.
Altresì, esistono nel Nostro Continente, alcuni casi di cittadini prelevati a forza da casa loro o dalle strade, anestetizzati con l’ausilio di iniezioni o cloroformizzati, risvegliatisi con enormi mal di testa ed altri disturbi fisici. E’ questo il caso dello svedese Robert “Bob” NEASLUND,



il quale fu rapito dal proprio appartamento ed anestetizzato. Risvegliandosi alcuni giorni dopo, non ricordava nulla dell’accaduto, ma accusava tuttavia, un fortissimo mal di testa, seguito da vomito ed altre patologie, delle quali non aveva mai sofferto. Decise per questo, di consultare un neurologo, il quale non sapendo che risposte dargli, gli consigliò di sottoporsi ad una serie di radiografie e tac cerebrali. L’esito delle analisi sconvolse non poco il medico e lo stesso Robert, in quanto, nell’area in cui egli sentiva maggiormente dolore, gli riscontrarono la presenza di due specie di “chiodini” di presunta natura metallica



Dopo aver consultato un neurochirurgo, decisero che fosse il caso di procedere alla rimozione preventiva di quegli strani oggetti. Una volta rimossi, si rivelarono, nella loro inconsueta forma, essere simili agli apparati ideati dal Professor DELGADO e chiamati, come ho detto poc’anzi, “stimoceiver” od elettrostimolatori cerebrali.



Robert fu talmente scosso dal pensiero che il proprio cervello e corpo fossero stati violati per sperimentare una tecnologia terrestre, che sparì dalla circolazione, ed ancora adesso, non saprà sicuramente darsi pace dell’accaduto. Sembra fantascienza vero? Solo che non lo è. Non lo è soprattutto per chi, queste cose le ha vissute in silenzio, morendo talvolta in silenzio, senza spiegarsene il perché!
Sulla scorta di quanto sopra, le mie conclusioni sono queste:
“Considerato che nei primi casi di rapimento con innesto di relativi impianti, non si rilevarono presenze militari terrestri, ma chi li subì descrisse degli esseri piccoli con la testa abnorme rispetto al corpo, e gli ambienti in cui fu portato vennero descritti a pianta circolare, con laboratori medici non convenzionali. Il fatto che desta più perplessità è che se nel corso del rapimento vengono eseguiti degli implantaggi, di questi non vi è traccia alcuna sulla pelle dei soggetti. Nessuna cicatrice appare all’esame medico, mentre se l’impianto viene inserito nel cervello non vengono trovate tracce, eccetto alcune volte del sanguinamento dagli orifizi nasali. Tutto questo fa supporre ad una tecnica chirurgica sofisticata, che noi ancora non dovremmo possediamo. Se si pensa che in alcuni casi, la sera prima è stato rinvenuto l’impianto all’interno del corpo o del cervello, il giorno dopo esso non c’era più!
La domanda che sorge spontanea è: “se per inserire l’impianto, per quanto piccolo possa essere, si è adoperato una sonda, per toglierlo senza lasciare traccia, come si può fare?
A mio avviso bisognerebbe inserire la stessa sonda nel tragitto d’entrata, aspirare l’oggetto e sfilare la sonda. Il tessuto non si lacera, ma sia allarga e quindi non lascia tracce!”
Ebbene, questo è quello che esattamente accade!
E’ infatti possibile, che l’apparato industriale – militare, dei vari governi abbia messo a punto una tale tecnica, forse copiandola dai “modus operandi” (descritti dai rapiti dopo le loro esperienze) di entità aliene, che sicuramente agivano per scopi diversi.
Abbiamo anche appurato che se viene indirizzato un fascio di onde ELF, compreso nella frequenza da 0,1 a 35-40 Htz. verso la testa di un essere umano, al variare della frequenza, la ghiandola pituitaria entra in risonanza con queste onde, agendo sulla corteccia uditiva e/o visiva del malcapitato, le quali, oltre a creare temporanee paralisi ad una parte od a tutto il corpo, causano anche fenomeni di catalessi, agendo altresì in maniera psico inibitoria sui processi del ricordo, cioè, cancellano i ricordi delle esperienze vissute. Non sarebbe stato possibile con i nostri mezzi di allora fare tutto ciò. Vi è comunque, da considerare il fatto che, da allora, sono stati fatti passi da gigante nel campo della scienza cerebro – elettronica. Oltretutto, c’è anche da considerare il fatto della nuova serie di impianti che non sono metallici ma biologici, i quali, sebbene di natura biologica, mantengono le loro caratteristiche elettrico - magnetiche.
Gli esseri umani hanno raggiunto dal 1947 questa tecnologia, con gli studi del Prof. DELGADO. Se si pensa ai sintomi riscontrati nei coniugi HILL, si potrebbe ipotizzare che tale tecnologia sia stata umana e non aliena!
Secondo il mio parere, esistono due tipologie di rapimento: quella terrestre, facente capo ad elementi occulti del potere mondiale per scopi che ben conosciamo, ed un’altra, aliena, che tende i propri sforzi a vanificare gli obbiettivi dei primi.
Gli esseri umani che sono rapiti da esseri alieni, vengono, dopo il loro rientro, rapiti da altri esseri, stavolta umani in uniforme militare, appartenenti presumibilmente all’apparato industriale -militare, che li portano all’interno di installazioni segrete, nelle quali lavorano in simbiosi con scienziati dediti a portare a termine i loro esperimenti per la costruzione di tecnologie di controllo di massa o genetici, allo scopo di soggiogare forse, la razza umana.
Come diceva un importante personaggio, “la verità sta nel mezzo!”

Antonello Dott. LUPINO - Presidente del Centro Ufologico Internazionale



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precisazioni

finoa l 1979 alcuni testimoni nell'ambito apparato militare hanno speigato in forma anonima che il cosidetto majestic 12 collaboro con queste entita aliene ebe in cambio di tecnologia e gli concessero absi sotterranee nel deserto del nevada. glia ccordi erano che gli ebe dovessero informare le autorita usa sui rapimenti che non dovevano eccedere i 3mial casi annui poi a causa della consapevolezza che tali rapimenti enl mondo fossero di milioni di eprsone piu prese epr il culo quali stessa collaborazione offerta anche ai russi , i rapporti cessarono... qualcuno dice che ci si e accorti che el intenzioni di tali entita non fossero proprio nell'interesse dell'umanita, e da allora si cerca di costruire il famoso scudo spaziale dotato di sistemi laser di alta potenza ma si dice che lo stanno costruendo epr protezione dalle astrovavi degli ebe. o grigi..
nelle ipnosi regressive consiglio il libro di JOHNN E. MACK "RAPITI"
si e spesso aprlato di militari in divisa ma la cosa e riconducbile al fatto delle asserita collaborazione del goevrno usa con gli ebe finoa 1979, nei casi piu lampanti una persona si svegliava dopo essere stat attirata da una luce calda e bianca all'interno di astronavi su un elttino dove intorno a lui oltre agli ebe e military si vedevano decinae di altre eprsone che subivano controlli invasivi e dolorosi rassicurati che era per il loro bene e non avrebbero avuto danni.
nei loro ricordi la soeigazione era che stavano cercando di modificare il nsotro dna per resistere agli eventi futuri del nsotro pianeta infatti sono oltr 50 anni che ci dicono che andremo incontro a inondazioni e freddo e caldo semrpe piu intenso.

senza dilungarmi troppo. sembra che nel 1954 in una base aerea incontrarono truman... nel 1947 sopra washington una squadriglia di mustang aerei fu distrutta dopo che avevano attaccato dei dischi volanti nessuno fu mai recuperato dai rottami,da informazione della intelligence
sembra che siano arrivati sulla tera 10mila anni fa e che noi siamo il risultato di 64 migliorie geneticvhe nel tempo. gesu cristo buddha maometto etc.. sono stati inviati da loro visto che abbaimo una enorme passione epr ammazzarci tra di noi.. nella bibbia esistono decine di riferimenti a queste entita.
 
Majestic-12

Nel Luglio 1947 il Governo Americano creò un gruppo segretissimo formato da massime autorità dell'esercito, della politica e scienza per rielaborare, alla luce dei fatti, le informazioni ufologiche in possesso, al fine di diffondere delle spiegazioni plausibili sul problema (..considerato di Sicurezza Nazionale..).
Questo fantomatico gruppo riferiva in via diretta ed esclusiva al solo presidente degli USA in merito alla questione degli UFO.
Tale gruppo era così composto:
- Ammiraglio Roscoe Hillenkoetter (Direttore dell'Intelligence Centrale)
- Generale di Corpo d'Armata Nathan Twining (Comandante dell'Air Material Commander del Army Air Force)
- Professore Donal Menzel (Astronomo dell'Università di Harvard)
- Vennevar Bush (Presidente del Joint Reaserch and Development Board)
- Biologo Detlev Bronk (Presidente del CNR, poi diverrà membro del NACA precursore della NASA)
- Generale Robert Montague (Comandante di Fort Bliss)
- Gordon Gray (Ministro dell'Esercito nell'amministrazione Truman)
- Sidney Souers (Direttore del Consiglio di Sicurezza Nazionale)
- Generale Hoyt Vandenberg (dal 1948 Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica)
- Ingegnere Jerome Hunsaker (National Advisory Commitee on Aeronautics)
- Lloyd Berkner (membro JRDB)

Gli ambienti ufologici furono scossi principalmente dal nome del Dr. Donald Menzel, il famoso astronomo di Harvard considerato il negatore n°1 dell'esistenza degli UFO negli anni '50 e '60. Egli dunque era un negatore d'ufficio?.
Questo gruppo si atteneva ad un Manuale Operativo classificato. 1)..."Silenzio stampa" ...vanno prese misure drastiche per proteggere e preservare qualsiasi materiale o velivolo dal scoperta, esame o rimozione da parte di organismi civili o di comuni cittadini. Si raccomanda pertanto che venga instaurato appena possibile il totale silenzio stampa. Nel caso in cui queste misure dovessere risultare insufficienti, si suggeriscono le seguenti storie di copertura da dare alla stampa. L'ufficiale responsabile dovrà agire rapidamente per scegliere la storia di copertura che meglio si adatti alla situazione. a) Smentita ufficiale b) Screditare i testimoni c) Affermazioni false. 2) "Chiusura dell'area"... L'area dovrà essere chiusa il più rapidamente possibile per evitare che personale non autorizzato s'infiltri nel luogo. L'ufficiale incaricato erigerà un perimetro e stabilirà un posto di comando all'interno del perimetro.. 3) "Rimozione e trasporto"...Appena stabilita la comunicazione, si darà inizio alla rimozione e trasporto di tutto il materiale, su ordini del Gruppo MJ-12. a) Documentazione b) Velivoli completi o funzionanti c) Entità biologiche extraterrestri. 3)..."Ripulire l'area"... Una volta che tutti i materiali saranno stati rimossi dall'area centrale, l'area circostante verrà ispezionata a fondo per assicurarsi che sia stata rimossa ogni traccia di Tecnologia Extraterrestre. Nel caso di uno schianto, l'area circostante verrà ripetutamente esaminata a fondo per accertarsi che non sia stato tralasciato nulla.....
Tratto da "Notiziario UFO" n°11
 
hai letto gli articoli di bob lazar??

ha parlato dei sistemi di propulsione e del materiale impiegato con numero atomico 115 116 ma stabile che fornisce antigravita' e a grandi linee tramite tre cilindri che creano un forte campo magnetico dove avviene tale annichilimento nucleare che si trovano sulla parte bassa della nave il suddetto materiale molto stabile a diferenza degli isotopi creati sulla terra con elemento nucleare piu basso mi pare max 104-105 cio' creerebbe gli immensi campi magnetici con miliardi di gauss necessari per i salti spaziotemporali le navi interplanetarie sono invece quelle cilindriche lunghe centinaia di metri tipo una grande nave passeggeri della carnival ..testimonianze di avvistamento di tali navi oltre che nel passato e nel emdioevo ci sono state nel nord america nel fine ottocento in aprticolare si narra di uno schianto avvenuto nel 1896 nella cittadina di aurora negli usa.
 
incredibili anche le testimonianze di johnn lear

fondatore della societa lear jet.

da docuemnti e testimonianze di militari ed informatori ha tracciato tale scenario:
da autopsie e studi risulta che tali ebe siano sprovvisti di ano e retto e abbiano l'esofago atrofizzato, questo lear descrive che la nutrizione di queste entita avvenga tramit la spalmatura sulla pelle di enzimi e (non mi ricordo il termine) di origine animale dove lear sostiene che per tale uso siano rapiti ed utilizzati esseri umani cosi come noi facciamo il plasmon dalla carne di coniglio vitello salmone etc... tale assorbimento avviene in 3 ore , e cio' che rimane dopo e una specie di gelatina ..ebbene spesso sulle rotte di passaggio di dischi volanti sono stati rinvenuti mucchi gelatinosi poi chiamati capelli d'angelo poiche' cadevano dal cielo..
 
oh signur e pensare che era tanto un ragazzo a modo quando l'ho conosciuto il buon fleursdemal... :-D dev'essere il troppo caffè che gli dà alla testa... :-D
 
fibo76 ha scritto:
oh signur e pensare che era tanto un ragazzo a modo quando l'ho conosciuto il buon fleursdemal... :-D dev'essere il troppo caffè che gli dà alla testa... :-D

Fibuccio quanto mi da fastidio la tua ironia SNOBBB !! :D
vabbè sai che ti dico. il tuo indirizzo essendo noto potrebbe essere smistato a qualche nostro vicino galattico. Se vedi delle luci strane una notte di queste, non provare poi a chiedermi conforto ! :smile: :P :rolleyes: :D
 
Piano Bar : I "pastori"...del pianeta... 4/7

di Virginio Frigieri | 27/11/12 07:18 | servizio Piano Bar : I "pastori"...del pianeta... 4/7


Piano Bar di Virginio Frigieri
I “pastori” … del pianeta 4/7
Una fitta rete di “affiliate”
Nelle precedenti puntate abbiamo cercato, semplificando, di dare un’idea del cosi detto “primo livello” e delle loro primarie aree di influenza; è tuttavia assai difficile immaginare che rete di controllo si estenda al di sotto di questo primo livello senza portare esempi che hanno in passato condizionato e coinvolto la vita di milioni di cittadini americani. Il libro di Estulin da questo lato aiuta parecchio essendo ricco di esempi con tanto di date e di nomi. Per dovere di sintesi non scenderemo a livello così dettagliato, perchè chi vuole approfondire si comprerà il libro.
Tra il genere di operazioni preferite che il CFR ama coordinare ci sono le così dette “operazioni psico-politiche”. In pratica facendo assumere alle persone i comportamenti che vogliono, questi manovratori/manipolatori, riescono a convincere le persone che i loro interessi siano giusti e a far compiere loro le azioni desiderate; per questo genere di obiettivi, diventano molto utili i sondaggi sulle opinioni pubbliche che consentono di investigare in profondità le reazioni, le motivazioni e i sentimenti dei gruppi sociali selezionati , rispetto agli obiettivi perseguiti dal CFR.
Questa insidiosa propaganda e le manipolazioni della pubblica opinione (compresi i piani per il controllo delle menti) vengono realizzate negli Stati Uniti da oltre 200 istituti think tanks come la “RAND Corporation”, la “Planning Research Corporation”, lo “Hudson Institute”, l’“International Institute for Applied Behavioral Sciences”, la “Heritage Foundation” e la “Brookings Institution”, che sono supervisionate dallo “Stanford Research Institute” (SRI), con sede a Menlo Park, in California.

Il già citato John Coleman nel libro “Conspiraction Hierarchy” avverte che oggi il Tavinstock Institute nato in Inghilterra ma finanziato come il RAND Institute dalla famiglia Rochefeller, solamente negli Stati Uniti, gestisce una rete di Organizzazioni per un valore di 6 miliardi di dollari all’anno, tutte pagate con le tasse dei cittadini statunitensi; solamente nelle dieci principali organizzazioni, si contano oltre 400 succursali e 3.000 gruppi di studio e di pressione che danno vita ad una serie di programmi volti ad aumentare il controllo sul popolo americano. Lo Stanford Research Institute, associato allo Hudson Institute gestisce operazioni per 150 milioni di dollari l’anno, impiegando 3.300 persone.
Si occupa prevalentemente di programmi di sorveglianza per oltre 400 compagnie fra cui spiccano la “Bechtel” e la “Kaiser” e operazioni di intelligence per conto della CIA. Si tratta della più grande organizzazione della costa occidentale degli Stati Uniti nell’ambito del controllo della mente e nello studio dei comportamenti di massa.
Il Rand e il Tavistock come le molte altre fondazioni similari, conclude Coleman, «hanno come unico obiettivo finale, quello di spezzare le forze emotive della gente e di renderle impotenti di fronte ai dettami del “nuovo ordine mondiale”».
Anche il processo con cui si va ad orientare l’opinione pubblica è abbastanza sofisticato ed articolato, come ci spiega Thomas R. Dye, un autore molto prolifico nell’analisi degli stili di vita americani.
All’interno del CFR infatti i compiti sono ripartiti tra due gruppi elitari.
Il primo chiamato “Special Group” pianifica e coordina le operazioni psico-politiche volte a manipolare l’opinione pubblica; il secondo ricomprende una vasta rete di strutture intergovernative segrete, denominate “Secret teams”si occupano della messa in atto di tutte le operazioni psico-politiche e di propagande volte ad ottenere l’orientamento desiderato. Si noti che questi "Secret Teams” includono le branche legislative, esecutive e giudiziarie del governo, come il Segretario di Stato, il Segretario alla difesa, quello del Tesoro, e il direttore della CIA.
Costoro controllano le televisioni, le radio e gli organi di stampa, oltre a dirigere i grossi studi legali, le più grandi e prestigiose università, le fondazioni private più importanti e le più grosse corporazioni pubbliche.
Il “Secret Team” più importante resta quello del “Council on Foreign Relations” che gestisce le leadership di tutte le altre organizzazioni segrete. L’organizzazione è strutturata in cerchi concentrici, di cui quello più esterno (il “Secret Team”) protegge sempre quello più interno (lo “Special Group”), che coordina le operazioni psico-politiche. Per raggiungere questi obiettivi, le identità e il ruolo dei membri del “Secret Team” sono protetti dai membri degli altri gruppi, mentre lo “Special Group” del CFR si protegge da eventuali persecuzioni giudiziarie, negando il proprio coinvolgimento nelle operazioni. Per una loro maggiore protezione, il CFR non rivela mai a tutti i suoi membri quali operazioni psico-politiche sono in cantiere o quale sarà il loro preciso ruolo. Il “Bilderberg Group”, che è ancora più elitario, agisce in modo analogo.
Il risultato finale è una moderna e sofisticata “versione” del sistema sovietico di lavaggio del cervello, alla cui base stanno come sempre tre regole fondamentali:
1. la bugia, ripetuta continuamente, deve contenere qualche elemento di verità;
2. deve essere abbastanza contorta, da rendere la scoperta dei fatti reali impossibile. Questa tecnica può essere affiancata dall’iniziativa di tenere il pubblico all’oscuro di alcune notizie fondamentali. Citando l’articolo intitolato “Una diversa forma di capitalismo”, di Dale Keiger, un esperto giornalista del Johns Hopkins Magazine, che scrive spesso di questioni sociali, di affari internazionali e di politica dice: «Non vengono diffuse informazioni chiave, che potrebbero portare la gente a essere contraria agli obiettivi del “Council of Foreign Relations”. Nell’operazione psico-politica chiamata “Piano Marshall”, Kennan appoggiava il piano, mentre Lippmann era contrario. Ha vinto la parte di Kennan. Anni dopo, nei suoi ricordi, Kennan disse che, ripensandoci, Lippmann aveva ragione»;
3. l’uso della menzogna non deve gettare discredito su una fonte che potrebbe tornare utile in futuro. Questo significa che i mass media, generalmente di proprietà delle multinazionali controllate dal CFR, devono potersi giocare la carta della credibilità. Con l’aiuto dei media, per esempio, il CFR ha già persuaso la gente, nel mondo, che «il riemergere del nazionalismo, la crescita del fondamentalismo e dell’intolleranza religiosa» sono problemi globali.
Il “Council on Foreign Relations” crea e dirige le operazioni psico-politiche, falsificando la realtà alla gente attraverso la “tattica dell’inganno”, posizionando i suoi membri in tutte le posizioni chiave. L’inganno è completato quando il pubblico è portato a credere che i suoi interessi coincidano con quelli delle politiche portate avanti dal CFR.
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Il “Council on Foreign Relations” utilizza le fondazioni private come canale principale per convogliare il denaro nei processi che influenzano la politica. Thomas R. Dye ha affermato che quasi il 40% di tutti i fondi delle fondazioni è gestito da 10-11 fondazioni, a loro volta controllate dal CFR; inoltre, «i direttori o i dirigenti hanno un grosso peso, nel condizionare l’uso che le fondazioni fanno di questi fondi: finanziare ricerche, indagini sui problemi sociali, creare o finanziare università, istituire associazioni, sovvenzionare musei ecc.».

Nel 1993, Rene Wormser scoprì che «il “RAND National Defense Research Institute” è una società affiliata e finanziata dal “Council on Foreign Relations”, sponsorizzata dall’Ufficio della Segreteria alla Difesa e guidata da Michael D. Rich, membro del “Council on Foreign Relations”. Tra i suoi clienti compaiono il Pentagono, la AT&T, la Chase Manhattan Bank, la IBM e la NASA. Gli stretti rapporti che legano i dirigenti del RAND, da un lato, e le fondazioni Ford, Rockefeller e Carnagie, dall’altro, rappresentano il classico modo di agire del CFR/Bilderberg. La “Ford Foundation” diede un milione di dollari al RAND, nel 1982, nel periodo in cui il presidente della “Ford Foundation” era contemporaneamente anche il segretario del RAND».

I due terzi delle ricerche del RAND riguardano questioni di sicurezza nazionale; di conseguenza, sono coperti dal segreto di Stato.
Il restante terzo si dedica agli studi per il controllo della popolazione (applicati alla demografia), alla disinformazione e alla manipolazione di gruppi numerosi di persone. Spesso questo implica l’utilizzo di un altro strumento della “tattica dell’inganno”, l’uso orwelliano della menzogna: la pace viene chiamata guerra, i pacifisti diventano terroristi e chi cerca di dire la verità viene additato come uno che diffonde l’odio e il male.
Nel luglio del 1992, influenzato dall’incertezza determinata dal crollo del blocco comunista e allarmato dai repentini cambiamenti nell’Europa Orientale, il RAND riunì i principali esperti mondiali per discutere i problemi relativi al nuovo scenario mondiale che si stava delineando. Il documento che ne scaturì fu “rivisto”, in modo che corrispondesse agli obiettivi del RAND, e venne pubblicato come report estivo dell’Istituto, con il titolo “Mantenere e costruire la pace dopo la Guerra Fredda”.
Secondo il report, il Segretario Generale delle Nazioni Unite «definisce la costruzione della pace come un’azione di post-conflitto… Il Segretario Generale ha unificato il lavoro preventivo della diplomazia con il preventivo dispiegamento delle forze armate». Il RAND rileva che «il Segretario Generale, nel suo programma per la pace… pone l’accento sul bisogno dei governi di scambiarsi informazioni sulla situazione politica e militare, e quindi chiede un ampliamento della collaborazione tra le varie intelligence…».
alla prossima
 

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