RiCORDA BENE QUESTE PAROLE: (1 Viewer)

silpla2000

che bello il yo yo
Non cambierà mai nulla sino a che ognuno guarderà nel suo orticello.....

COMUNICATO STAMPA CGIL CISL UIL SU DECRETO FARE
Dl Fare: Cgil Cisl Uil, introduce gravi modifiche su sicurezza lavoroRoma, 25 giugno – “Con l’emanazione del Decreto legge n.69 (il cosiddetto “decreto del fare”), quanto temuto nei giorni scorsi, e sottolineato da un precedente comunicato unitario delle tre Organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, si è concretizzato: con questo provvedimento si sono infatti introdotte gravi modifiche che intervengono su disposizioni fondamentali in materia di prevenzione, in particolare in quei settori e contesti lavorativi a più alta esposizione ai rischi e già caratterizzati da un numero rilevante di infortuni gravi, mortali e di malattie professionali”. E’ quanto affermano in una nota i segretari confederali di Cgil Cisl Uil, Fabrizio Solari, Luigi Sbarra e Paolo Carcassi
“Confermando la pratica invalsa nel confondere interventi di semplificazione burocratica con alleggerimento delle tutele in materia di prevenzione, il Governo – aggiungono – dimostra di non conoscere adeguatamente la materia della salute e sicurezza sul lavoro e di aver agito in ossequio a logiche che non pongono la riduzione degli eventi infortunistici e tecnopatici a priorità di intervento, come la garanzia di un’idonea organizzazione del lavoro”.

Nel merito Solari, Sbarra e Carcassi sottolineano: “Intervenendo con modifiche che vanno a vanificare strumenti di prevenzione e tutela fondamentali quali: il Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze – DUVRI (art. 32, comma 1, punto a), nell’ambito degli appalti; le procedure standardizzate per la valutazione dei rischi (art.32, comma 1, punto b), necessarie per le PMI (e già oggetto di procedura di infrazione da parte della corte di giustizia europea); il Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) e il Piano Operativo di Sicurezza (POS), nel settore dell’edilizia (art.32, comma 1, punto h); le comunicazioni alle autorità giudiziarie in caso di infortuni gravi (con prognosi oltre i tre giorni) e/o mortali (art. 32, comma 6, punti a, b) e l’informazione, la formazione e la sorveglianza sanitaria per le prestazioni lavorative di breve durata (art. 35); il segnale che emerge è quello di premiare chi negli anni ha scelto la strada dell’immobilismo, se non dell’inadempienza, a scapito della salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori”.

“Per evitare che quanto disposto nel decreto giunga, a fine agosto, a confermarsi, decretando la definitiva approvazione delle modifiche, puntuale e determinata sarà l’azione che unitariamente verrà intrapresa attraverso ogni canale istituzionale e sindacale (a partire dalle commissioni parlamentari) al fine di interrompere l’iter legislativo. Contiamo, inoltre, di svolgere un’azione puntuale di merito all’interno dei lavori della Commissione consultiva permanente, nel nostro ruolo di componenti ufficiali, vista la funzione determinante attribuita nell’articolato del decreto a tale organismo a composizione tripartita”, concludono i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil.

Abolire la burocrazia e le formalità burocratiche ....e loro invece .......

Ciao val tutto ok?

giorno ieri sera vista la pagella del prolino medio non ha preso neppure un po del figlio di dany nessun sex:wall::wall::wall:

tutti 9 e un 10 adesso mi ha detto che vuole un tablet come regalo gli ho detto che per avere il tablet dovevano essere tutti 10 e un 9:-o:-o
 

Val

Torniamo alla LIRA
Ciao Sil,
sei il solito spilorcio di Aosta Sud.
Con quello che guadagni in più dal fotovoltaicvo gliene puoi regalare 2 di tablet :D
 

Val

Torniamo alla LIRA
:ciao:

buondi


Antipasto di quello che accadrà con la TAV


Torino, maxitruffa da 10 milioni
nei lavori della metropolitana


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La Guardia di Finanza di Vercelli
ha scoperto truffe milionarie




Maxifrode da oltre 10 milioni di euro nei lavori per la Metropolitana Automatica di Torino. A scoprirla sono stati i finanzieri del Comando provinciale di Vercelli, impegnati nella verifica fiscale di una nota spa da decenni impegnata in provincia nella realizzazione di opere pubbliche. Ad insospettire gli investigatori, il ritrovamento di un «accordo segreto» per la costruzione di un tratto di metro con una azienda torinese priva dei certificati di qualificazione e abilitazione: la società vercellese ha incassato 10 milioni di euro di denaro pubblico dietro presentazione di fatture false ma senza eseguire alcun tipo di lavoro. I quattro responsabili delle aziende coinvolte sono stati denunciati per truffa aggravata ai danni dello Stato.


Sono serviti mesi di indagini alle Fiamme gialle vercellesi per passare al setaccio la contabilità di una importante società per azioni: tra gli appalti vinti per l’esecuzione di grandi infrastrutture in Piemonte e Valle d’Aosta, c’era anche quello relativo alla realizzazione di una tratta della Metropolitana Automatica di Torino, in associazione temporanea d’impresa con una società torinese. L’appalto era stato assegnato al consorzio vincitore grazie alle particolari qualifiche tecniche possedute ma i finanzieri hanno accertato che a realizzare per intero l’opera, sulla base di un’intesa tenuta nascosta alla pubblica amministrazione, era stata in realtà la ditta torinese cui l’azienda locale aveva «prestato». la propria certificazione di idoneità. La spa verificata, che aveva pattuito con l’ente appaltante la realizzazione del 52% dei lavori, del valore di oltre 20 milioni di euro, ha così percepito i soldi senza eseguire i lavori tenendosi anche indenne, in forza dell’accordo «occulto», da eventuali risultati economici negativi della commessa. E quale compenso per gli illeciti servizi resi ha avuto dalla consorziata una percentuale spacciata come«sponsor fee». Ma le sorprese non erano ancora finite.

È stato constatato che un imprevisto geologico costituito dalla natura franosa del terreno su cui venivano realizzati i lavori aveva determinato l’impiego di una notevole quantità di speciali resine sintetiche e barre metalliche necessarie per rinforzare il sito, con conseguente incremento dei costi di realizzazione. L’attento esame di tutti i documenti di trasporto dei materiali impiegati ha però consentito di accertare che i prodotti impiegati erano di quantità inferiore a quella indicata in fattura ed illecitamente liquidata dal direttore dei lavori a favore dell’impresa realizzatrice: il confronto incrociato con i documenti acquisiti presso le ditte fornitrici ha permesso di scoprire che non erano mai «entrati» nel cantiere oltre due chilometri e mezzo di barre metalliche e circa 110 tonnellate di speciali resine chimiche per un valore commerciale di oltre un milione e 250mila euro. La società, preso atto dei rilievi mossi dai finanzieri, ha riconosciuto l’«errore» ed ha prudenzialmente deciso di restituire alla stazione appaltante circa 1.125.000 euro. A coordinare le indagini è stata la procura della Repubblica di Torino.

Separiamo l'erba dal fascio....:rolleyes:
- la burocrazia - estema nei lavori pubblici - obbliga al consorzio di mprese perchè vengono richiesti dei requisiti che solo in pochi hanno. Può darsi - perchè lo vedo spesso nella pratica - che l'azienda torinese che ha eseguito i lavori sia di prima qualità, ma le mancava un requisito (il più delle volte assurdi) per parteciparvi direttamente e singolarmente.
Ciò non esclude che fosse in grado di eseguire perfettamente il lavoro.
(sono sempre contro all'idea che un laureato ne sappia di più di un manovale).
- la furbata sulla quantità dei materiali impiegati è abbastanza diffusa, perchè il regime attuale dell'appalto indica un prezzo base e viene aggiudicato sulla base degli sconti applicati. Qui sta l'inghippo. Sconto alto, rischio furbata. Prenderei il Direttore lavori (che è quello che convalida le fatture) e lo sospenderei per un certo periodo.
- non vedo il nesso fra Tav e Metropolitana di Torino, a meno che non si ritorni al discorso degli appalti pubblici.
 

tatteo

Forumer storico
Separiamo l'erba dal fascio....:rolleyes:
- la burocrazia - estema nei lavori pubblici - obbliga al consorzio di mprese perchè vengono richiesti dei requisiti che solo in pochi hanno. Può darsi - perchè lo vedo spesso nella pratica - che l'azienda torinese che ha eseguito i lavori sia di prima qualità, ma le mancava un requisito (il più delle volte assurdi) per parteciparvi direttamente e singolarmente.
Ciò non esclude che fosse in grado di eseguire perfettamente il lavoro.
(sono sempre contro all'idea che un laureato ne sappia di più di un manovale).
- la furbata sulla quantità dei materiali impiegati è abbastanza diffusa, perchè il regime attuale dell'appalto indica un prezzo base e viene aggiudicato sulla base degli sconti applicati. Qui sta l'inghippo. Sconto alto, rischio furbata. Prenderei il Direttore lavori (che è quello che convalida le fatture) e lo sospenderei per un certo periodo.
- non vedo il nesso fra Tav e Metropolitana di Torino, a meno che non si ritorni al discorso degli appalti pubblici.
a torino si sa benissimo in quali mani andrebbero i subappalti della tav.
E ti garantisco che c'è da rabbrividire.....
Non è l'appalto in se, ma la gestione del sottobosco...
 

olly®

DIO E'DONNA!!!
Non postate figa nemmeno se vi querelassi zio porco!!!:wall::wall::D:D
 

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