ricpast, ascolta:

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Tometta Piemontese ha scritto:
il veneto sta da tempo perdendo la spinta propulsiva degli anni 90, se così continuerete il ciclo si esaurirà entro la metà del prossimo decennio, non salirei in cattedra solo x questo altrimenti uno potrebbe chiedervi quali modelli socioeconomici state elaborando x mantenere in un contesto mutato lo status che con merito vi siete guadagnato, vi vantate d' avere la classe politica + lungimirante e con migliori risultati...illuminateci

Se solo potessimo contare anche solo del 10% dell'immane flusso di soldi pubblici PIOVUTI A FONDO PERDUTO nella bocca famelica della Fiat degli ultimi 30 anni ......
stai sicuro che che il modello di cambiamento per stare in piedi lo troviamo!
:D :D

Guarda che parli con uno che c'ha il cane che si chiama Leon!
:-o :D :D
 
intanto non mi pare di averti accusato d'essere razzista, eh...anzi...ben vengano discussioni di questo tipo, se sgombre, ripeto -questo sì- da frasi fatte del genere: il 20% dei napoletani a fronte di 4 quinti è gente perbene...ed espressioni sulla falsariga di queste. Poi bisognerebbe comprendere di cosa si vuol parlare: se della sperequazione nord-sud per ciò che concerne lo sviluppo economico ed industriale, se del problema della monnezza, se dei napoletani che non amano il casco ( intesa, questa, mi pare di capire, come metafora della carenza d'ordine pubblico, anzi, meglio, dello scarso senso civico), o se di una specie di federalismo fiscale, mi pare di aver intuito, come panacea dei problemi italici, che rischierebbero d'essere esportati dalla città partenopea verso le zone del nord. Andiamo per ordine. Io non credo, vedi, nel fatto che i problemi di Napoli, e del sud Italia in genere, possano essere adducibili ad un modello di sfruttamento imposto dal settentrione; eppure, però, vi è da sotolineare come ogni Nord d'ogni parte del mondo abbia bisogno di un suo Sud, s'intersechino, le due zone, tra esse...a tal riguardo, ed includendo anche il problema della monnezza, ti consiglierei -tra le tue letture- quella del buon Saviano, il quale nel suo Gomorra ha ben sviscerato quel che accade, nelle zone napoletano-casertane, per quanto attiene al problema dello smaltimento dei rifiuti industriali delle aziende del nord, business oramai gestito -appunto- dalla camorra a danno delle zone suddette, e dei cittadini lì residenti. Magari, ti consiglio, basterebbe già leggere L'espresso in edicola venerdì scorso, dove vengono fatti nomi e cognomi, proprio, di chi l'industria monnezza la gestisce politicamente e come biz. Cosa dovrebbe fare il cittadino napoletano,ribellarsi al vero potere italico, quello delle mafie? e come, di grazia, se non ci riescono nemmeno le forze dell'ordine ed il potere istituzionale politico ed amministrativo (sulle cui connivenze con la camorra, peraltro, avrei anche più di un dubbio..)?!? Il cittadino medio, e su questo ti do atto, è anzi portato a 'farsi i fatti suoi', comunque e sempre...magari interessandosi solamente di coltivare la sua buona e giusta clientela che gli consenta di occupare qualche posto di lavoro a buon mercato, o di poter metter su casa là dove gli è più comodo, in barba ad ogni eventualissimo piano regolatore (ed esempi, anche illustrissimi, di questo vizietto italico se ne sono ben avuti, ahimé, anche dalle tue parti, sai...).Del resto l'unica arma che avrebbe a disposizione, chiamiamola così, rappresentata dalla possibilità di scegliersi politici ed amministratori delegati a risolvere parte dei suoi problemi, beh, quella non mi pare che venga espletata nel migliore dei modi né al sud, ma tantomeno nel nord italia, accomunati questi da una mediocrità dell'espressione politica e legiferante quali di rado se ne ricordano in questo Paese...quindi... poi è chiaro, hai ragione, i napoletani sono strafottenti, ormai, nella loro disabitudine, inveterata, a convivere con dei modelli di vita civile; si è sedimentato in loro quel modello di vita del 'ma chi se ne fotte'!! Eppure vi è tanta gente che soffre, indubbiamente, di ciò anche in quella città, sai...non so se è il 20%, il 30 o il 40...del resto come si fa a portare conteggi di tal tipo, e però vi è indubbiamente. Ma con le mani legate, oramai. E quel ch'è peggio, secondo me, è che Napoli è solo una metafora dell'Italia intera. Del resto io credo profondamente in una visione olistica delle cose: dal corpo umano, alla politica, in tutto vi è un legame strettissimo tra le manifestazioni 'locali' di disagi che sono però generali, dell'intero corpo. E non si possono citare, credimi, esempi banali come espressione di problemi ben più seri e complicati, ben sviscerati, già da decenni da illustri studiosi ed intellettuali prima d'ora; o, tagliando il problema, tout court, bisognerebbe sperare, come pure dicevano alcuni miei amici lì residenti anni fa, nello 'sterminator Vesevo' che faccia il suo gioco e ripulisca la città dalle luride, zozzissime mani, che la imbrattano ogni giorno...ma poi? In Calabria, in Sicilia, Puglia, come la mettiamo? Lì vulcani non ve ne sono, mi pare, no? O magari vogliamo seguire lo splendido modello dei vari Borghezio Bossi Calderoli e co., quella sorta di rubizzi politicanti che a mio avviso disonorano il paese, esprimendo sì un disagio, ma con la stessa intelligenza e prontezza di chi è appena uscito da una bettola con un'ampolla in mano ancora piena di inebriante acqua del fiume Graal?!! Eh, ragazzi, le questioni son mica semplici da affrontare, sapete...noi potremmo anche farle 'saltare', quelle regioni lì, con una sorta di chiusura dei rubinetti, ma poi...secondo voi avremmo risolto il problema? Che ne sarebbe della nazione? E siamo sicuri che non precipiteremmo indietro di 60 anni, di colpo? Cercate di prefigurarla una situazione di quel tipo, e poi mi direte...concluderei ritornando su un paio di cose: i modelli individuali, che spesso a torto vengono citati come esemplificativi di un sistema. Io vado in bici e sono napoletano di nascita, ed ho inoltre lì vissuto per oltre vent'anni. Ora non più. Ebbene, a volte capita che vi siano delle forature ed io e i miei amici provvediamo a sostituire la camera d'aria. Quand'è capitato a me, naturalmente, ho sempre messo in tasca la camera bucata fino al primo cassonetto disponibile, quand'è successo a dei miei amici, non napoletani, quelli han cercato di lasciarla lì a terra, la camera d'aria,obbligandomi ad intervenire...ora, quindi, dovrei semplicemente riscontrare ch'io facio parte di un 20% di persone c.dette civili, e quelli (pur avvocati, di professione, o imprenditori; gente che 'si è fatta'. Pure economicamente..) no? Valgono, secondo voi, questi esempi individuali come espressione di qualche fenomeno più grande? Mi spiego ancor meglio: se i napoletani, come è ormai noto, non riescono a liberarsi della monnezza, o delle camorre, e per questo saremmo portati a ritenerli quasi conniventi col 'fenomeno', altrettanto dovremmo dire di chi pur avendo accumulato armamenti e scorie nucleari tali da richiedere milioni d'anni per una loro eventuale distruzione, ha accettato supinamente una cosa del genere...no?!! ( Ieri con Repubblica, in edicola, c'era un interessantissimo allegato sul 'pianeta impazzito', provate a vedere se si trova ancora, costa solo 2 euro e 90; poi -magari- si potrebbe discutere delle responsabilità di tante altre cose....in fondo, ragazzi miei, siamo un po' tutti napoletani, non credete?!! :cool: :rolleyes: ;) )
 
Grazie intanto della risposta, may.
:)

Sono d'accordo con te su molti punti ma il tuo discorso, pur toccando molti punti, resta alla fin fine forse troppo generico.

Non credo nemmeno io che il federalismo fiscale sia la panacea di tutti i mali ma sicuramente è e resta un percorso da attuare ASSOLUTAMENTE anche solo al fine di perseguire la responsabilizzazione delle singole realtà regionali.
Il Sud sarà in grado di responsabilizzarsi?

Questa è la domanda.
A vedere esempi eclatanti (e per fortuna fuori dalla norma...) come quelli di Taranto (dove un comune di piccole dimensioni riesce a creare una bancarotta da piccola nazione....) o della Calabria (dove vengono mantenute più Guardie Forestali dell'intero Canada....) si può facilmente immaginare di no.

Ma non credo sia detto, e poi oltretutto il federalismo fiscale prevede sempre e comunque delle misure di mutuo aiuto tra le regioni; con la differenza però che tali aiuti devono essere valutati in itere analizzando effettivamente i risultati conseguiti.

Poi sul discorso di Napoli io insisto sul rimarcare la responsabilità della cittadinanza (che poi sia il 20, il 30 o l'80 per cento nessuno può stabilirlo) GUARDANDO ESCLUSIVAMENTE FATTI che vengono riconosciuti dagli stessi napoletani:

esistono particolari e ricorrenti episodi che SOLO A NAPOLI succedono, io mi chiedo semplicemente: PERCHE'?

Perchè succede solo a napoli che la gente non si mette il casco?
Perchè succede solo a napoli che la città è ricoperta di immondizia?

Le risposte sono tante e non uniche ma riportano comunque al fatto che se si è creata questa situazione BUONA PARTE DELLA COLPA è dei cittadini stessi.
Di questo ne sono assolutamente convinto.
 
e perché devi ringraziarmi per averti risposto? Ci mancherebbe..:) ;)



però voglio dirti, mi sorge spontanea la domanda: in cosa si configurerebbe la responsabilità dei napoletani per il problema monnezza, scusa? Sarebbe come dire, accettando questo discorso, che i napoletani godano di quell'olezzo? Ed ancora, soprattutto: i napoletani che citi e che si sarebbero lamentati con te delle responsabilità dei cittadini stessi di quella città, cosa han fatto, loro, per non essere ritenuti ugualmente colpevoli? O la loro è un'ammissione implicita di colpe? Ancora: sul federalismo fiscale ho letto diversi studi, uno dei quali mi sembra, il più recente, dell'Isae; condurrebbe, in poco tempo, alla disfatta relae di molte città, delle struture ospedaliere di quei posti, p es...la ricetta, a mio avviso, sarebbe un'altra; buon governo, e, soprattutto, un reale impegno delle Istituzioni (nessuno escluso, nemmeno le tanto osannate forze dell'ordine..). E, soprattutto, briglie sciolte alla Magistratura, e non già ostracismo verso essa; e non solo a Napoli... :rolleyes:
 
ancora, per meglio spiegarmi: ci credo poco alla risoluzione dei problemi di quei posti da un giorno all'altro, sia chiaro....ed anche con gli anni, ahimé; è oramai troppo incancrenita, la situazione. E, soprattutto, la politica di questo Paese, tutta, è gravemente malata. E quand'è malata la politica non può nemmeno adoperarsi per i buoni governi che io sopra auspico...è malata innanzitutto di eccessivo potere, dato, oltretutto, grazie alle prebende che concede ai propri clienti....ed in casi del genere le clientele finiscono col fregarsene di chi 'sale', come dice un mio amico architetto di quelle zone: chi saglie saglie, basta ca nun saglie ò controllore (parafrasando una situazione 'tipo' da autobus...)
 
ricpast ha scritto:
Se solo potessimo contare anche solo del 10% dell'immane flusso di soldi pubblici PIOVUTI A FONDO PERDUTO nella bocca famelica della Fiat degli ultimi 30 anni ......
stai sicuro che che il modello di cambiamento per stare in piedi lo troviamo!
:D :D

Guarda che parli con uno che c'ha il cane che si chiama Leon!
:-o :D :D

non mi piace il tono (non il merito) di questa risposa nè di quella precedente, quindi non ribatto !
 

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