intanto non mi pare di averti accusato d'essere razzista, eh...anzi...ben vengano discussioni di questo tipo, se sgombre, ripeto -questo sì- da frasi fatte del genere: il 20% dei napoletani a fronte di 4 quinti è gente perbene...ed espressioni sulla falsariga di queste. Poi bisognerebbe comprendere di cosa si vuol parlare: se della sperequazione nord-sud per ciò che concerne lo sviluppo economico ed industriale, se del problema della monnezza, se dei napoletani che non amano il casco ( intesa, questa, mi pare di capire, come metafora della carenza d'ordine pubblico, anzi, meglio, dello scarso senso civico), o se di una specie di federalismo fiscale, mi pare di aver intuito, come panacea dei problemi italici, che rischierebbero d'essere esportati dalla città partenopea verso le zone del nord. Andiamo per ordine. Io non credo, vedi, nel fatto che i problemi di Napoli, e del sud Italia in genere, possano essere adducibili ad un modello di sfruttamento imposto dal settentrione; eppure, però, vi è da sotolineare come ogni Nord d'ogni parte del mondo abbia bisogno di un suo Sud, s'intersechino, le due zone, tra esse...a tal riguardo, ed includendo anche il problema della monnezza, ti consiglierei -tra le tue letture- quella del buon Saviano, il quale nel suo Gomorra ha ben sviscerato quel che accade, nelle zone napoletano-casertane, per quanto attiene al problema dello smaltimento dei rifiuti industriali delle aziende del nord, business oramai gestito -appunto- dalla camorra a danno delle zone suddette, e dei cittadini lì residenti. Magari, ti consiglio, basterebbe già leggere L'espresso in edicola venerdì scorso, dove vengono fatti nomi e cognomi, proprio, di chi l'industria monnezza la gestisce politicamente e come biz. Cosa dovrebbe fare il cittadino napoletano,ribellarsi al vero potere italico, quello delle mafie? e come, di grazia, se non ci riescono nemmeno le forze dell'ordine ed il potere istituzionale politico ed amministrativo (sulle cui connivenze con la camorra, peraltro, avrei anche più di un dubbio..)?!? Il cittadino medio, e su questo ti do atto, è anzi portato a 'farsi i fatti suoi', comunque e sempre...magari interessandosi solamente di coltivare la sua buona e giusta clientela che gli consenta di occupare qualche posto di lavoro a buon mercato, o di poter metter su casa là dove gli è più comodo, in barba ad ogni eventualissimo piano regolatore (ed esempi, anche illustrissimi, di questo vizietto italico se ne sono ben avuti, ahimé, anche dalle tue parti, sai...).Del resto l'unica arma che avrebbe a disposizione, chiamiamola così, rappresentata dalla possibilità di scegliersi politici ed amministratori delegati a risolvere parte dei suoi problemi, beh, quella non mi pare che venga espletata nel migliore dei modi né al sud, ma tantomeno nel nord italia, accomunati questi da una mediocrità dell'espressione politica e legiferante quali di rado se ne ricordano in questo Paese...quindi... poi è chiaro, hai ragione, i napoletani sono strafottenti, ormai, nella loro disabitudine, inveterata, a convivere con dei modelli di vita civile; si è sedimentato in loro quel modello di vita del 'ma chi se ne fotte'!! Eppure vi è tanta gente che soffre, indubbiamente, di ciò anche in quella città, sai...non so se è il 20%, il 30 o il 40...del resto come si fa a portare conteggi di tal tipo, e però vi è indubbiamente. Ma con le mani legate, oramai. E quel ch'è peggio, secondo me, è che Napoli è solo una metafora dell'Italia intera. Del resto io credo profondamente in una visione olistica delle cose: dal corpo umano, alla politica, in tutto vi è un legame strettissimo tra le manifestazioni 'locali' di disagi che sono però generali, dell'intero corpo. E non si possono citare, credimi, esempi banali come espressione di problemi ben più seri e complicati, ben sviscerati, già da decenni da illustri studiosi ed intellettuali prima d'ora; o, tagliando il problema, tout court, bisognerebbe sperare, come pure dicevano alcuni miei amici lì residenti anni fa, nello 'sterminator Vesevo' che faccia il suo gioco e ripulisca la città dalle luride, zozzissime mani, che la imbrattano ogni giorno...ma poi? In Calabria, in Sicilia, Puglia, come la mettiamo? Lì vulcani non ve ne sono, mi pare, no? O magari vogliamo seguire lo splendido modello dei vari Borghezio Bossi Calderoli e co., quella sorta di rubizzi politicanti che a mio avviso disonorano il paese, esprimendo sì un disagio, ma con la stessa intelligenza e prontezza di chi è appena uscito da una bettola con un'ampolla in mano ancora piena di inebriante acqua del fiume Graal?!! Eh, ragazzi, le questioni son mica semplici da affrontare, sapete...noi potremmo anche farle 'saltare', quelle regioni lì, con una sorta di chiusura dei rubinetti, ma poi...secondo voi avremmo risolto il problema? Che ne sarebbe della nazione? E siamo sicuri che non precipiteremmo indietro di 60 anni, di colpo? Cercate di prefigurarla una situazione di quel tipo, e poi mi direte...concluderei ritornando su un paio di cose: i modelli individuali, che spesso a torto vengono citati come esemplificativi di un sistema. Io vado in bici e sono napoletano di nascita, ed ho inoltre lì vissuto per oltre vent'anni. Ora non più. Ebbene, a volte capita che vi siano delle forature ed io e i miei amici provvediamo a sostituire la camera d'aria. Quand'è capitato a me, naturalmente, ho sempre messo in tasca la camera bucata fino al primo cassonetto disponibile, quand'è successo a dei miei amici, non napoletani, quelli han cercato di lasciarla lì a terra, la camera d'aria,obbligandomi ad intervenire...ora, quindi, dovrei semplicemente riscontrare ch'io facio parte di un 20% di persone c.dette civili, e quelli (pur avvocati, di professione, o imprenditori; gente che 'si è fatta'. Pure economicamente..) no? Valgono, secondo voi, questi esempi individuali come espressione di qualche fenomeno più grande? Mi spiego ancor meglio: se i napoletani, come è ormai noto, non riescono a liberarsi della monnezza, o delle camorre, e per questo saremmo portati a ritenerli quasi conniventi col 'fenomeno', altrettanto dovremmo dire di chi pur avendo accumulato armamenti e scorie nucleari tali da richiedere milioni d'anni per una loro eventuale distruzione, ha accettato supinamente una cosa del genere...no?!! ( Ieri con Repubblica, in edicola, c'era un interessantissimo allegato sul 'pianeta impazzito', provate a vedere se si trova ancora, costa solo 2 euro e 90; poi -magari- si potrebbe discutere delle responsabilità di tante altre cose....in fondo, ragazzi miei, siamo un po' tutti napoletani, non credete?!!

)