RIDI SEMPRE, RIDi, FATTI CREDERE PAZZO, MA MAI TRISTE.
- Creatore Discussione DANY1969
- Data di Inizio
Val
Torniamo alla LIRA
Risi sempre....ridi .......
Vietato criticare
«Si può querelare un cittadino che ti dice “vai a lavorare”, quando effettivamente sei un eurodeputato che se ne sta al bar, nel medesimo momento in cui dovresti essere a Strasburgo, dove sono all’ordine del giorno questioni importanti, quali la fine del semestre Italiano e la questione Ogm?
Io credo di no.
Perché i cittadini sono i datori di lavoro dei politici, non sono i loro sudditi, sostiene il senatore che chiede le dimissioni dal Parlamento Europeo della Moretti in seguito alla denuncia presentata dalla candidata del centrosinistra alle regionali in Veneto contro un attivista di M5S che alcuni giorni fa l’avrebbe apostrofata in una pasticceria in centro a Vicenza.
«La campagna elettorale per le regionali – dice Cappelletti – non può e non deve essere un’esimente. Ammesso e non concesso che sia lecito tradire i propri elettori dando le dimissioni, solo qualche mese dopo la propria elezione. Certo non si possono giustificare neppure le eventuali ingiurie. Ma io credo che, nel caso analogo di un dirigente pubblico “beccato” al bar, quando dovrebbe stare in ufficio, una eventuale ingiuria da parte del datore di lavoro dovrebbe passare in secondo piano, rispetto al fatto grave del dirigente che sta al bar. La Sig.ra Moretti – aggiunge – dovrebbe dimettersi da europarlamentare. Per coerenza. E per onestà. Per poi essere libera di andare a fare quello che vuole. Invece preferisce querelare il cittadino che la richiama al dovere. Per intimidirlo».
In perfetto stile Casta.
Vietato criticare
«Si può querelare un cittadino che ti dice “vai a lavorare”, quando effettivamente sei un eurodeputato che se ne sta al bar, nel medesimo momento in cui dovresti essere a Strasburgo, dove sono all’ordine del giorno questioni importanti, quali la fine del semestre Italiano e la questione Ogm?
Io credo di no.
Perché i cittadini sono i datori di lavoro dei politici, non sono i loro sudditi, sostiene il senatore che chiede le dimissioni dal Parlamento Europeo della Moretti in seguito alla denuncia presentata dalla candidata del centrosinistra alle regionali in Veneto contro un attivista di M5S che alcuni giorni fa l’avrebbe apostrofata in una pasticceria in centro a Vicenza.
«La campagna elettorale per le regionali – dice Cappelletti – non può e non deve essere un’esimente. Ammesso e non concesso che sia lecito tradire i propri elettori dando le dimissioni, solo qualche mese dopo la propria elezione. Certo non si possono giustificare neppure le eventuali ingiurie. Ma io credo che, nel caso analogo di un dirigente pubblico “beccato” al bar, quando dovrebbe stare in ufficio, una eventuale ingiuria da parte del datore di lavoro dovrebbe passare in secondo piano, rispetto al fatto grave del dirigente che sta al bar. La Sig.ra Moretti – aggiunge – dovrebbe dimettersi da europarlamentare. Per coerenza. E per onestà. Per poi essere libera di andare a fare quello che vuole. Invece preferisce querelare il cittadino che la richiama al dovere. Per intimidirlo».
In perfetto stile Casta.
investir
Nuovo forumer
Val e il forum politico personale
Tutti i santi giorni, ma ti rendi almeno conto di quante cavolate politiche tiri fuori ogni giorno? Senza mai dire che se siamo in questa fogna è grazie al "non fare niente" dei governi Berlusconi, salvo le leggi personali.
Fai riposare un po il sito, respira un po di aria non politica.
Ma ti accorgi almeno che non scrive più nessuno, oltre a te?
Comunque se proprio non riesci a farne a meno continua pure, tanto non ti guarda più nessuno.
Cò ghe vol ghe vol, disemo a Venesia
Tutti i santi giorni, ma ti rendi almeno conto di quante cavolate politiche tiri fuori ogni giorno? Senza mai dire che se siamo in questa fogna è grazie al "non fare niente" dei governi Berlusconi, salvo le leggi personali.
Fai riposare un po il sito, respira un po di aria non politica.
Ma ti accorgi almeno che non scrive più nessuno, oltre a te?
Comunque se proprio non riesci a farne a meno continua pure, tanto non ti guarda più nessuno.
Cò ghe vol ghe vol, disemo a Venesia
Val
Torniamo alla LIRA
Gli esposti e i controesposti. Le doppie indagini e i doppi pedinamenti. Una spaccatura imbarazzante come non si era mai vista dentro la procura più importane d'Italia.
Edmondo Bruti Liberati versus Alfredo Robledo.
Sorpresa: il Csm dovrebbe chiudere la durissima querelle senza punire né l'uno né l'altro, come se si fosse trattato di uno scherzo. O qualcosa del genere.
Bruti Liberati rimarrà sulla sua poltrona di capo della procura milanese fino alla fine dell'anno quando andrà in pensione.
Robledo, invece, emigrerà alla procura generale di Venezia per non incrociare più gli sguardi del suo avversario nei lunghi corridoi dechirichiani del Palazzo di giustizia ambrosiano.
Ma nel 2016 tornerà al punto di partenza non una ma due volte: non solo rientrerà nel capoluogo lombardo ma con ogni probabilità gli verrà riaffidata la bacchetta, che Bruti Liberati gli aveva strappato, di capo del delicatissimo pool anticorruzione.
Sembra impossibile ma questa è la soluzione, salomonica e insieme corporativa, partorita da Palazzo dei Marescialli.
Edmondo Bruti Liberati versus Alfredo Robledo.
Sorpresa: il Csm dovrebbe chiudere la durissima querelle senza punire né l'uno né l'altro, come se si fosse trattato di uno scherzo. O qualcosa del genere.
Bruti Liberati rimarrà sulla sua poltrona di capo della procura milanese fino alla fine dell'anno quando andrà in pensione.
Robledo, invece, emigrerà alla procura generale di Venezia per non incrociare più gli sguardi del suo avversario nei lunghi corridoi dechirichiani del Palazzo di giustizia ambrosiano.
Ma nel 2016 tornerà al punto di partenza non una ma due volte: non solo rientrerà nel capoluogo lombardo ma con ogni probabilità gli verrà riaffidata la bacchetta, che Bruti Liberati gli aveva strappato, di capo del delicatissimo pool anticorruzione.
Sembra impossibile ma questa è la soluzione, salomonica e insieme corporativa, partorita da Palazzo dei Marescialli.
Gary78
Forumer storico
buongiorno a tutti...
oggi c'è bisogno di un impegno particolare ..
un pensiero forte forte per il nostro amico Silpla...
lui è terrone forte ma in qs casi non fa mai male
in bocca al lupo Sil
muovite a sistemare tutto che c'è Val da convincere a votare m5s
In bocca al lupo sil!!!
Val
Torniamo alla LIRA
2022 ....manca poco....
Esce oggi Sottomissione (Bompiani, pagg. 252, euro 17,50) dello scrittore Michel Houellebecq, un caso non solo letterario di portata mondiale, e il libro più discusso di questi giorni. Il romanzo immagina, senza esporre il fianco ad accuse di «islamofobia», una Francia governata da un presidente musulmano, Mohammed Ben Abbes. Siamo nel 2022. Per sbarrare la strada a Marine Le Pen, sia i socialisti sia il centrodestra si alleano con il neonato partito musulmano. Houellebecq descrive l'islamizzazione morbida della Francia, che accetta con sollievo di rinunciare alla libertà, eredità di un'epoca finita. Tutto è visto attraverso lo sguardo di François, professore alla Sorbona. Negli estratti di queste pagine, l'ex funzionario dei servizi segreti Tanneur, marito di una collega di François, spiega, non senza simpatia, i piani di Ben Abbes, che guarda al di là della Francia.
Assistiamo poi all'islamizzazione della Sorbona. E infine alla surreale pace che regna nella nuova Francia, ove disoccupazione e criminalità sono state sconfitte. Ma le donne non lavorano più e molti ebrei sono partiti per Israele...
Esce oggi Sottomissione (Bompiani, pagg. 252, euro 17,50) dello scrittore Michel Houellebecq, un caso non solo letterario di portata mondiale, e il libro più discusso di questi giorni. Il romanzo immagina, senza esporre il fianco ad accuse di «islamofobia», una Francia governata da un presidente musulmano, Mohammed Ben Abbes. Siamo nel 2022. Per sbarrare la strada a Marine Le Pen, sia i socialisti sia il centrodestra si alleano con il neonato partito musulmano. Houellebecq descrive l'islamizzazione morbida della Francia, che accetta con sollievo di rinunciare alla libertà, eredità di un'epoca finita. Tutto è visto attraverso lo sguardo di François, professore alla Sorbona. Negli estratti di queste pagine, l'ex funzionario dei servizi segreti Tanneur, marito di una collega di François, spiega, non senza simpatia, i piani di Ben Abbes, che guarda al di là della Francia.
Assistiamo poi all'islamizzazione della Sorbona. E infine alla surreale pace che regna nella nuova Francia, ove disoccupazione e criminalità sono state sconfitte. Ma le donne non lavorano più e molti ebrei sono partiti per Israele...
PILU
STATE SERENI
dai dai noi siamo per la pluralità.. Val è uno del m5s ma non lo vuole ammettere...
si deve solo convincere...
saranno o no cavolate ma sempre democrazia è...
è proprio qs il cardine della democrazia.. dare a tuti la possibilità di esprimere le proprie idee.. poi ognuno di noi si fa la propria idea e si comporta di conseguenza.. ma mai vietare a nessuno la possibilità di esprimere le proprie idee
