Risanamento (RN) Risanamento

Risanamento: da Pm Milano nuovo parere negativo a Piano (fonte) Ott. 12 2009 ore 14:11

MILANO (MF-DJ)--Nuovo parere negativo dei pubblici ministeri milanesi sul piano di salvataggio predisposto per Risanamento.

Lo hanno espresso, secondo quanto si apprende da una fonte, i magistrati dopo avere valutato la nuova memoria presentata al tribunale fallimentare per il salvataggio del gruppo, fino a poco tempo fa guidato da Luigi Zunino.

In vista della prossima udienza, in calendario giovedi' 15 ottobre, la procura, letti gli argomenti aggiuntivi, ha bocciato nuovamente il piano, giudicandolo insufficiente. Mcn/glm
(END) Dow Jones Newswires October 12, 2009 10:11 ET (14:11 GMT)
Copyright (c) 2009 MF-Dow Jones News Srl.- - 10 11 AM EDT 10-12-09
 
Risanamento: da Pm Milano nuovo parere negativo a Piano (fonte) Ott. 12 2009 ore 14:11

MILANO (MF-DJ)--Nuovo parere negativo dei pubblici ministeri milanesi sul piano di salvataggio predisposto per Risanamento.

Lo hanno espresso, secondo quanto si apprende da una fonte, i magistrati dopo avere valutato la nuova memoria presentata al tribunale fallimentare per il salvataggio del gruppo, fino a poco tempo fa guidato da Luigi Zunino.

In vista della prossima udienza, in calendario giovedi' 15 ottobre, la procura, letti gli argomenti aggiuntivi, ha bocciato nuovamente il piano, giudicandolo insufficiente. Mcn/glm
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La vedo male... :down:
 
Risanamento, piovono le vendite dopo il "NO" della Procura.
Teleborsa - Roma, 12 ott - La procura di Milano dice "NO" al piano di salvataggio di Risanamento ed il titolo crolla a Piazza Affari. Il titolo della società, infatti, cede il 4,82% sambiando a 0,454 euro per azione. Le vendite sono scattate numerose, pochi minuti dopo le 15.00, quando il titolo scambiava intorno a 0,48 euro, innescate prima dai "rumors, poi confermati dalla stessa Procura di Milano, che ha ribadito il proprio parere negativo al piano di salvataggio della società adducendo la motivazione che i finanziamenti delle banche sono un segno evidente che Risanamento senza erogazioni di capitale straordinario non riuscirebbe ad andare avanti.
 
Risanamento, scontro finale Procura-banche...

Risanamento, scontro finale Procura-banche. di Diana Alfieri
lunedì 19 ottobre 2009, 07:00 Lo scontro tra Procura di Milano e banche sul futuro di Risanamento è alle battute finali. In settimana si saprà se l’ex gruppo di Luigi Zunino fallirà oppure no: lo deciderà il tribunale, che se rigetterà l’istanza di fallimento presentata l’estate scorsa dalla Procura, darà via libera al piano di rilancio elaborato dalle banche creditrici e dai consulenti, oggi oggetto di un procedimento parallelo in corso sempre al tribunale di Milano.
Le banche, esposte per buona parte dei 2,9 miliardi di debiti che gravano sul gruppo, sono fortemente interessate a un verdetto della magistratura che eviti lo smembramento e permetta al gruppo di andare avanti. Ma la Procura - la tesi è nota - dà un giudizio negativo sul piano di ristrutturazione, ritenendo insufficienti i mezzi finanziari freschi che verrebbero apportati. I Pm inoltre ritengono che il patrimonio di Risanamento, composto da «beni al sole», per loro natura non deperibili - e cioè immobili, terreni e progetti in via di sviluppo - non verrebbe svalorizzato, e che anche in caso di bancarotta manterrebbe la propria identità e consistenza materiale. Altro elemento tenuto in considerazione dalla Procura è che questo «caso», a differenza di molti altri dissesti industriali anche recenti, non presenta un’urgenza sociale in termini di posti di lavoro e di interesse strategico per la collettività. Per la Procura, insomma, il fallimento sarebbe l’esito più trasparente di una crisi nella quale il peso maggiore lo hanno avuto gli aspetti squisitamente finanziari.
La tesi contrapposta delle banche - che sostengono la necessità di mantenere continuità al gruppo - si regge su interessi legati alle singole situazioni finanziarie, che verrebbero fortemente penalizzate dal fallimento. Una ragione su tutte: se le sorti di Risanamento passassero nelle mani del curatore, i crediti degli istituti si trasformerebbero, nei loro bilanci, in sofferenze proprio nel momento in cui tutti i maggiori gruppi esposti stanno compiendo ingenti sforzi per migliorare i propri coefficienti di solidità patrimoniale; i tre istituti maggiormente esposti hanno scelto strumenti diversi, Unicredit l’aumento di capitale, Intesa Sanpaolo le dismissioni e il Banco Popolare i Tremonti bond. Nuove sofferenze, per centinaia di milioni di euro, sarebbero un elemento fortemente negativo in questo quadro di riequilibrio, e le banche non se lo possono permettere; i loro crediti, inoltre, non avrebbero privilegi nella spartizione del patrimonio liquidato.
Un altro elemento di contrasto di vedute tra istituti e Procura riguarda il valore degli asset immobiliari. Nel caso di fallimento gli immobili andrebbero sul mercato, ma - secondo gli istituti - sarebbe insensato vendere in questo momento di crisi economica, che imporrebbe prezzi di svendita, sempre ammesso di trovare compratori. L’esito sarebbe particolarmente incerto per i due grandi progetti incompiuti, Santa Giulia e Falck. Secondo le banche creditrici meglio invece sarebbe aspettare il momento più propizio, tra qualche anno, per poter dare a quel patrimonio un valore commerciale soddisfacente.La tesi si basa su una considerazione di fondo: i beni immobili, pur soggetti a cicli pluriennali, in prospettiva non tradiscono mai se l’ottica del profitto deve essere orientata a un arco temporale di medio-lungo termine. Condividono le preoccupazioni delle banche anche i fornitori-creditori del gruppo e gli obbligazionisti, che dal fallimento temono riflessi peggiori. Il piano prevede di garantire i creditori non bancari (i crediti dei fornitori pesano per 40-50 milioni) che invece dovrebbero aspettare i tempi biblici di un riparto post-liquidazione. Anche i portatori di obbligazioni con scadenza 2014 verrebbero rimborsati dalle banche, mentre perderebbero questo diritto se il tribunale si pronunciasse per il fallimento del gruppo.
Risanamento, scontro finale Procura-banche - Economia - ilGiornale.it del 19-10-2009
 
RISANAMENTO: MARICONDA E CALABI IN LISTA PER PROSSIMO CDA
Milano, 31 ott. - (Adnkronos) - C'e' anche l'amministratore delegato del Sole 24 ore Claudio Calabi nella lista dei consiglieri di Risanamento depositata oggi dagli azionisti Nuova Parva. Tradim e Zunino Investimenti Italia, tutte societa' in liquidazione, in vista dell'assemblea del prossimo 16 novembre. Nella lista figurano undici nomi, incluso quello dell'attuale presidente Vincenzo Mariconda, che dovrebbe essere riconfermato. (segue)
Libero News - RISANAMENTO: MARICONDA E CALABI IN LISTA PER PROSSIMO CDA
RISANAMENTO: MARICONDA E CALABI IN LISTA PER PROSSIMO CDA (2)
(Adnkronos) - Gli altri nove nomi della lista sono Mario Massari, professore di Finanza aziendale all'Universita' Bocconi di Milano, esperto di operazioni di finanza straordinaria e di valutazioni delle imprese, gia' nel consiglio di Risanamento; Massimo Mattera, banchiere che ha alle spalle una carriera nel gruppo SanPaolo Imi (e' tuttora consigliere di Banca Imi, gruppo Intesa SanPaolo); Alessandro Cortesi, che ha insegnato Strategia e Politica aziendale alla Bocconi, e' partner fondatore della societa' di consulenza Partners spa di Milano e presiede il collegio sindacale della Snai.
In lista sono poi Carlo Pavesi, uno dei fondatori dello studio legale associato Pavesi Gitti, dal 2004 Pavesi Gitti Verzoni; Luca Arnaboldi, avvocato cassazionista e revisore dei conti, senior partner dello studio Carnelutti, a tutt'oggi consigliere della Esaote; Anna Maria Ruffo, avvocato nato nel 1975, con studio in via Manzoni a Milano; Matteo Tamburini, commercialista, socio dello studio Gnudi dal 1988, consigliere di Beghelli, esperto di turnaround aziendali e di contenzioso tributario.
Figurano in lista poi Ciro Piero Cornelli, socio dello studio legale e tributario Morri & Associati, con alle spalle incarichi in cda o nel collegio sindacale di societa' come Intercos, gruppo della cosmetica, Hopa ed Esaote; Luigi Ragno, avvocato messinese, presidente della Alenia Aeronavali (gruppo Finmeccanica) e gia' nel cda di Risanamento.
Libero News - RISANAMENTO: MARICONDA E CALABI IN LISTA PER PROSSIMO CDA (2)
 
Risanamento: Bizzi chiama Honua e gruppo Usa Vector per area Falck

Risanamento: Bizzi chiama Honua e gruppo Usa Vector per area Falck 28 SETTEMBRE 2010
Coreani entrano con 10%, americani pronti a fare altrettanto (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 28 set - L'imprenditore Davide Bizzi sta chiudendo la cordata che dovra' rilevare le aree Falck di Sesto San Giovanni da Risanamento per 405 milioni. Nella holding che stara' a capo della nuova catena di controllo dei terreni, secondo quanto risulta a Radiocor, ci sara' Davide Bizzi che controlla il 90% della societa' Sesto Immobiliare Holding dopo aver ceduto ai coreani di Honua il 10%. L'assetto, tuttavia, non e' ancora definitivo e si attende l'ingresso degli americani di New Valley (parte del gruppo Vector quotato a New York e attivo nell'industria del tabacco) che stanno ancora trattando per entrare nell'operazione con un 10% che rileverebbero da Bizzi. La holding, a sua volta, controlla l'80% della Sesto Immobiliare Spa, la societa' che rilevera' effettivamente l'area Falck. Fra i soci della Spa, attualmente ci sono Les Copains Holding di Mario Bandiera e la cooperativa di costruzioni Ccc, entrambi con un 5% destinato a crescere; l'ultimo 10%, infine, e' nelle mani di di Bi&Di Real Estate di Davide Bizzi e Paolo Dini. Le banche, diversamente dalle indiscrezioni circolate nei mesi scorsi, non entreranno direttamente nella societa', ma forniranno 40 milioni di euro attraverso strumenti partecipativi che rappresentano circa il 30% dei mezzi propri. Le trattative fra Bizzi e Risanamento per le aree Falck stanno andando avanti anche in questi giorni. Dopo la firma del preliminare a fine luglio, l'obiettivo resta di chiudere entro il 30 settembre o al massimo nei giorni immediatamente successivi. Che-Mau-Y- (RADIOCOR) 28-09-10 18:09:28 (0342)IMM 3 NNNN
http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com/articolo-852196/risanamento-bizzi-chiama-honua
 
Unicredit: si' a Bizzi per rilevare area Falck
da Risanamento (Corriere)
MILANO (MF-DJ)--Unicredit ha gia' dato l'ok alla
partecipazione alla cordata guidata da Davide Bizzi
per rilevare da Risanamento l'area ex Falck.
Domani, si legge nella rubrica Sussurri&Grida
del Corriere della Sera, il dossier dovrebbe
essere portato all'attenzione del consiglio
di Unicredit corporate banking.
L'operazione, slittata rispetto ai termini
di fine settembre proprio in attesa del si'
di Piazza Cordusio, potrebbe dunque andare
in porto entro fine mese. red/alb [email protected]
(END) Dow Jones NewswiresOctober 20, 2010 02:33 ET (06:33 GMT)
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