Ritornerà Berlusconi ? (4 lettori)

Rapisarda

Forumer storico
dindiri ha scritto:
Io ho qualche dubbio circa il fatto che si sia grossi imprenditori e non si siano mai avuti intrallazzi al limite con la legalità. Può essere che mi sbagli, ma fin'ora nessuno é riuscito a convincermi del contrario. :)

ognuno ha le proprie idee... io stimo chi nella vita è riuscito a far bene e non ho una visione da nvidioso
 
velavola ha scritto:
Giovakkino il Magnifiko ha scritto:
siamo nuovamente al punto del 3d scorso rikordi, la parlavamo di sindacati e politike sindacali quando si ignorava la differenza tra RSA - RSU oppure non si sapeva quanti tipi di contratti collettivi esistono, fui costretto a tagliare il discorso dandoti ragione xchè continuavi a riproporre la stessa solfa fritta e rifritta cosa che succede anke ora. Ho mestamente indikato la via della stretegia europea d' okkupazione pensando che poteva essere un' ottima piattaforma x imbastire un discorso serio ed approfondito collegandolo anke a quello che dicevi tu cioè una destrutturazione in atto del diritto del lavoro e sindacale dandoti x certi versi ragione, ho altresì fatto riferimento ai differenziali della distribuzione della rikkezza e di salario accennado che le politike giusavoristike non sono la causa ......ma non è stato colto

Io non sono orientato ideologikamente, non avrei motivo e neanke mi porterebbe beneficio figuriamoci in un forum :rolleyes: quando ti leggo mi sembra di ascoltare Sanguineti quando inciata alla lotta di classe le masse lavorative

Cmq sarò lieto di rispondere al tuo altro post in serata, ora vado da mia suocera che x certi versi è peggiore del comunismo :-o

Non è così perchè parliamo di cose diverse e se non lo capisci è un tuo problema.
Solfa fritta e rifritta sono i modelli degli economisti che proponi compresi i premi nobel dell'economia sempre pronti a presentare nuovi modelli economici ex post a tutela delle lobby economiche che li prezzolano per sostenerle.

A me sembrava di aver articolato la mia risposta su diversi livelli e se devo essere sincero questa volta in maniera più approfondita dell'altra volta (avevo meno tempo).
Definire aria fritta concetti di materialismo storico mi sembra un modo per sottrarsi dalla mia discussione e spostare il livello sulle tue conoscenze dove ti senti certamente più sicuro :rolleyes: :-o

Tu ritieni che discutere approfonditamente delle tematiche relative alla flessibilità del lavoro sia importante ma in realtà tu vedi la pagliuzza e non la trave.
Queste politiche sono necessarie perchè la globalizzazione ha permesso al capitale di sfruttare in maniera ineguale masse di lavoratori a basso costo.
Poi che queste politiche sono un mezzo e non la causa è vero ma un mezzo ingiusto di un modello sbagliato.

Tra parentesi sebbene in tutta europa si stia tentando di smantellare le tutele dei lavoratori a tempo indeterminato vi sono posizioni molto differenti sulla ridistribuzione della produttività di questi ultimi anni cosa che ho riportato per stimolare il tuo interesse ma che probabilmente non hai colto :-o

Evidemente la paura che concetti comunisti alternativi ai luoghi comuni che circolano nei salotti intellettuali europei vengono minimizzati perchè non si capiscono oppure perchè si ha un interesse ideologico a minimizzarli.
Perchè chi vive nel mondo vero le sperequazioni di questo modello le trova evidenti nella sua quotidianità.
Quest'ultima frase è un luogo comune di una inarrestabile realtà.

Attendo tue nuove un pochino più costruttive in termini propositivi :rolleyes:

nell'occasione ti riporto quanto da me scritto precedentemente così te lo rileggi e poi ne discutiamo:

Ridurre il marxismo ad un arnese passatista è un tipico atteggiamento imperialista che ha paura di dover riaffrontare una classe lavoratrice cosciente dei maccanismi di potere che portano al loro sfruttamento.

I dati Ocse mostrano che lo sviluppo (e ricordiamoci che lo sviluppo non è un merito del capitalistico ma un fenomeno insito nelle caratteristiche umane) ineguale del mondo prosegue.
Ritengo opportuno che questa inegualità venga in qualche modo contrastata dagli unici che hanno reale interesse a contrastarla, e cioè i salariati e gli sfruttati in genere.
Finchè la produzione ed il consumo non sarà finalizzato a soddisfare i bisogni dell'uomo ma sarà utilizzata per creare profitto e disparità ci sarà spazio per il comunismo.

Tutto il discorso della necessaria flessibilità è collegata allo sfruttamento imperialista di forze di lavoro abbondanti e a basso costo e liquidare questa frase come qualunquista è un modo di ritirarsi sulla difensiva nella discussione e su questo tema ti risponderò con una frase di marx: (che brividi un pazzo che parla ancora di marx nel 2007 anche se in termini storici sia il capitalismo che il comunismo mi sembrano piuttosto recenti e quindi prima di liquidarli ci penserei due volte, anche perchè uno e l'altro sono le famosi tesi e antitesi hegeliane)

Il sistema del lavoro salariato è un sistema di schiavitù e di una schiavitù che diventa sempre più dura nella misura in cui si sviluppano le forze produttive sociali del lavoro, tanto se l'operaio è pagato meglio, quanto se è pagato peggio.

Chiaro?
Se l'aumento di produttività del salariato non viene ridistribuita equamente e se i bisogni sociali aumentano tu puoi essere più ricco finanziariamentee ma maggiormente sfruttato socialmente e economicamente.

Dopo l'uovo di colombo l'uovo di marx, direttamente dal 1875.


hai ragione, ho imparato molto oggi grazie x la lezione
 

dindiri

Nuovo forumer
rapisarda ha scritto:
ognuno ha le proprie idee... io stimo chi nella vita è riuscito a far bene e non ho una visione da nvidioso

Anch'io.
Ma depreco chi é riuscito a far bene nella vita sfruttando le debolezze altrui o, ancora peggio, chi ha "arraffato" tradendo la buona fede altrui senza farsi tanti scrupoli :p
Sarà perché ho avuto, ahimé, una educazione morale rigidissima. Secondo la quale, tra l'altro, lavorando onestamente si può arrivare a vivere con dignità ma difficilmente, molto difficilmente si diventa ricchi. :rolleyes:
 

Amleto

Forumer attivo
dindiri ha scritto:
Anch'io.
Ma depreco chi é riuscito a far bene nella vita sfruttando le debolezze altrui o, ancora peggio, chi ha "arraffato" tradendo la buona fede altrui senza farsi tanti scrupoli :p
Sarà perché ho avuto, ahimé, una educazione morale rigidissima. Secondo la quale, tra l'altro, lavorando onestamente si può arrivare a vivere con dignità ma difficilmente, molto difficilmente si diventa ricchi. :rolleyes:

No, Dindiri, non accetti quell'assunto (lavoro onesto=semplice vita dignitosa): io credo che si possa giungere a creare della ricchezza da lasciare anche ai figli, senza venire a compromessi. Bisogna lavorare sodo ed essere fortunati: ma io non lo ritengo impossibile. Io ci provo. Io credo che anche lei possa farlo, non sono molto diverso da lei.

Saluti
 

dindiri

Nuovo forumer
Amleto ha scritto:
No, Dindiri, non accetti quell'assunto (lavoro onesto=semplice vita dignitosa): io credo che si possa giungere a creare della ricchezza da lasciare anche ai figli, senza venire a compromessi. Bisogna lavorare sodo ed essere fortunati: ma io non lo ritengo impossibile. Io ci provo. Io credo che anche lei possa farlo, non sono molto diverso da lei.

Saluti

Dipende anche da cosa si intenda per "ricchezza", in termini quantitativi. :mumble:
 

Amleto

Forumer attivo
Certo. Io non parlo di girare in Ferrari o di avere l'appartamento a Santa Margherita Ligure o a Stintino, ma una vita che consenta una certa tranquillità, senza avere il timore di non giungere a pagare i costi dell'università ai figli, ad esempio.


Saluti
 

Rapisarda

Forumer storico
dindiri ha scritto:
Allora stiamo parlando tutt'e tre della stessa cosa. Bene. :)


riferiamoci semplicemente nel "poter vivere bene" senza dire di accontentarci dei 1000 euro al mese e senza araffare i 250.000 mensili...
 

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