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Saras, la Borsa riscopre Moratti
Saras, la Borsa riscopre Moratti di LUCA PAGNI
Il recente rialzo del prezzo del petrolio, salito ormai sopra quota 82 dollari sul mercato dei future, c'entra solo in parte. Se gli operatori di Borsa sono tornati a credere in Saras, la società controllata dalla famiglia Moratti che in Borsa ha chiuso la seduta in rialzo del 2,9%, buona parte del merito va alle società americane della raffinazione. La spinta agli acquisti arriva, infatti, da Wall Street, dove l'indice di settore è salito anche oggi oltre il 2%, dopo il balzo record di ieri quando ha messo a segno un +7%. Gli investitori americani scommettono sulla ripresa della produzione industriale negli Usa, che necessiterà di più energia. Considerando che il dato delle scorte di petrolio, comunicato solo da due giorni, ha messo in evidenza un dato al di sotto delle aspettative, segno che si dovrà raffinare più petrolio per ricostituirle. Da Wall Street, il giudizio positivo si è spostato anche in Europa, dove Saras è leader di settore soprattutto per la lavorazione del gasolio, grazie agli investimenti realizzato già da qualche anno al mega-impianto di Sarroch in Sardegna, a pochi chilometri da Cagliari.
Piazza Affari ha così riscoperto i titoli dei Moratti, che negli ultimi tre mesi avevano perso il 17% del loro valore, proprio per la debolezza dei margini di raffinazione (ovvero quanto petrolio viene trasformato in combustibile).
Secondo gli addetti ai lavori, a sostenere il titolo sono le previsioni meteo che danno il prossimo scorcio di inverno con temperature rigide: il che ha fatto salire i margini del gasolio, pari a circa 9 dollari al barile rispetto a una media di 8 dollari registrata nei mesi di dicembre e novembre 2009.
C'è da dire che, a differenza di altre società quotate a Piazza Affari, Saras non ha ancora recuperato i valori di un anno fa, quando le azioni della famiglia Moratti - spinte anche dal rialzo del petrolio, avevano raggiunto quota 2,87%. Il che equivale a dire che Saras deve salire almeno di un altro 25%, prima di tornare a quei livelli, Per non dire della distanza "siderale" che la separa dal prezzo con cui è stata collocato in Borsa: una quotazione a 6 euro per azione che ha scottato più di un piccolo azionista e su cui sta indagando ancora - a tre anni di distanza - la procura di Milano. (05 gennaio 2010)
Il caso del giorno - Repubblica.it
Saras, la Borsa riscopre Moratti di LUCA PAGNI
Il recente rialzo del prezzo del petrolio, salito ormai sopra quota 82 dollari sul mercato dei future, c'entra solo in parte. Se gli operatori di Borsa sono tornati a credere in Saras, la società controllata dalla famiglia Moratti che in Borsa ha chiuso la seduta in rialzo del 2,9%, buona parte del merito va alle società americane della raffinazione. La spinta agli acquisti arriva, infatti, da Wall Street, dove l'indice di settore è salito anche oggi oltre il 2%, dopo il balzo record di ieri quando ha messo a segno un +7%. Gli investitori americani scommettono sulla ripresa della produzione industriale negli Usa, che necessiterà di più energia. Considerando che il dato delle scorte di petrolio, comunicato solo da due giorni, ha messo in evidenza un dato al di sotto delle aspettative, segno che si dovrà raffinare più petrolio per ricostituirle. Da Wall Street, il giudizio positivo si è spostato anche in Europa, dove Saras è leader di settore soprattutto per la lavorazione del gasolio, grazie agli investimenti realizzato già da qualche anno al mega-impianto di Sarroch in Sardegna, a pochi chilometri da Cagliari.
Piazza Affari ha così riscoperto i titoli dei Moratti, che negli ultimi tre mesi avevano perso il 17% del loro valore, proprio per la debolezza dei margini di raffinazione (ovvero quanto petrolio viene trasformato in combustibile).
Secondo gli addetti ai lavori, a sostenere il titolo sono le previsioni meteo che danno il prossimo scorcio di inverno con temperature rigide: il che ha fatto salire i margini del gasolio, pari a circa 9 dollari al barile rispetto a una media di 8 dollari registrata nei mesi di dicembre e novembre 2009.
C'è da dire che, a differenza di altre società quotate a Piazza Affari, Saras non ha ancora recuperato i valori di un anno fa, quando le azioni della famiglia Moratti - spinte anche dal rialzo del petrolio, avevano raggiunto quota 2,87%. Il che equivale a dire che Saras deve salire almeno di un altro 25%, prima di tornare a quei livelli, Per non dire della distanza "siderale" che la separa dal prezzo con cui è stata collocato in Borsa: una quotazione a 6 euro per azione che ha scottato più di un piccolo azionista e su cui sta indagando ancora - a tre anni di distanza - la procura di Milano. (05 gennaio 2010)
Il caso del giorno - Repubblica.it