Analisti tecnici e investitori sono alla finestra in attesa che arrivi una sospirata correzione, forse nell’inconscio desiderio di partecipare ad un bull market che ha visto loro colpevolmente assenti; ma la notizia del giorno è che la correzione c’è già stata, e dal punto di vista temporale è agli sgoccioli. Curioso notare come lo S&P500 abbia realizzato la performance del mese nella prima ottava di maggio, e si sia mosso da allora all’interno del range di quella settimana. Il nostro S&P-MIB ha approfittato della maggiore forza relativa per realizzare massimi ascendenti, e nella versione “total return”, che tiene conto dei dividendi corrisposti, si è apprezzato di un generoso +7.6%.
Non bisogna dimenticare che questo rialzo è differente dai numerosi quanto effimeri rally sperimentati negli ultimi due anni. Se si poteva essere indifferenti di fronte al superamento dello short stop giornaliero, avvenuto il 18 marzo (da allora piazza Affari è salita del 35% in termini di indice Mibtel, del 39% in termini di S&P-MIB, senza considerare i dividendi), appare imperdonabile aver trascurato il superamento dello short stop settimanale, evento sperimentato il 9 aprile e mai registrato in tutto il precedente ribasso degli ultimi due anni. Al di là del rialzo fatto registrare da allora, le opportunità di investimento sono fioccate per l’allargamento del rialzo a tutto il listino.
Dal punto di vista operativo abbiamo sfruttato la pausa delle ultime settimane per ricostruire il portafoglio, che ora contempla ben 15 azioni, e altri acquisti sono all'orizzonte.
......me sà che cia ragiò.......