Val
Torniamo alla LIRA
Per renderci innocui e "malleabili", va bene anche questo .......
La Mdma (3,4-metilenediossimetanfetamina) ha ricevuto lo status di “terapia rivoluzionaria” (breakthrough therapy)
per la sindrome da stress post-traumatico dalla Food and Drug Administration americana,
cosa che può accelerare il processo di approvazione della sostanza.
Insomma, dopo la “riscoperta” del Lds e il successo della cannabis terapeutica, sembra arrivato il momento dell’ecstasy.
L’Agenzia del farmaco Usa ha infatti approvato anche due studi di fase III sulla Mdma contro lo stress post-traumatico,
che saranno finanziati dalla Multidisciplinary Association for Psychedelic Studies (Maps), un gruppo no profit di Santa Cruz, in California,
specializzato nelle sostanze psichedeliche.
E proprio questo gruppo, riferisce appunto Science annunciando la novità sul suo sito,
precisa che se si troveranno i fondi necessari (circa 25 milioni di dollari),
i trial potrebbero iniziare la prossima primavera per concludersi nel 2021.
La nuova vita della droga da discoteca può lasciare perplessi, ma «non è un passo così grande dal punto di vista scientifico
– assicura David Nutt, neuropsicofarmacologo dell’Imperial College di Londra su Science –. È ben noto da 40 anni che queste droghe sono farmaci»…
La Mdma (3,4-metilenediossimetanfetamina) ha ricevuto lo status di “terapia rivoluzionaria” (breakthrough therapy)
per la sindrome da stress post-traumatico dalla Food and Drug Administration americana,
cosa che può accelerare il processo di approvazione della sostanza.
Insomma, dopo la “riscoperta” del Lds e il successo della cannabis terapeutica, sembra arrivato il momento dell’ecstasy.
L’Agenzia del farmaco Usa ha infatti approvato anche due studi di fase III sulla Mdma contro lo stress post-traumatico,
che saranno finanziati dalla Multidisciplinary Association for Psychedelic Studies (Maps), un gruppo no profit di Santa Cruz, in California,
specializzato nelle sostanze psichedeliche.
E proprio questo gruppo, riferisce appunto Science annunciando la novità sul suo sito,
precisa che se si troveranno i fondi necessari (circa 25 milioni di dollari),
i trial potrebbero iniziare la prossima primavera per concludersi nel 2021.
La nuova vita della droga da discoteca può lasciare perplessi, ma «non è un passo così grande dal punto di vista scientifico
– assicura David Nutt, neuropsicofarmacologo dell’Imperial College di Londra su Science –. È ben noto da 40 anni che queste droghe sono farmaci»…