SE EVA HA COMBINATO TUTTO STO CASINO PER UNA MELA... FiGURIAMOCI SE AVESSE AVUTO

Ad uno degli altri indagati, Francesco Cavallo, sempre secondo l’accusa, veniva riconosciuto da parte di Perotti, tramite società a lui riferibili, una retribuzione mensile di circa 7.000 euro «come compenso per la sua illecita mediazione».
A Perotti, responsabile della società Ingegneria Spm e ritenuto dagli inquirenti «figura centrale dell’indagine», sono stati affidati da diverse società incarichi di direzione lavori per la realizzazione di numerose «Grandi Opere», ferroviarie e autostradali.
Tra queste figurano la linea ferroviaria A/V Milano-Verona (tratta Brescia – Verona); il Nodo TAV di Firenze per il sotto attraversamento della città; la tratta ferroviaria A/V Firenze Bologna; la tratta ferroviaria A/V Genova-Milano Terzo Valico di Giovi; l’autostrada Civitavecchia-Orte-Mestre; l’autostrada Reggiolo Rolo-Ferrara; l’Autostrada Eas Ejdyer-Emssad in Libia.

Dall’indagine è emerso anche come Perotti abbia influito illecitamente, secondo l’accusa, sulla aggiudicazione dei lavori di realizzazione del cosiddetto Palazzo Italia Expo 2015; di realizzazione del nuovo terminal del porto di Olbia, di molatura delle rotaie da parte dalla società Ferrovie del Sud Est e sempre di molatura delle rotaie in favore della società Speno International a lui riconducibile.

In particolare l’inchiesta ha documentato le relazioni instaurate da Perotti con funzionari delle stazioni appaltanti interessate alle opere in questione, «indotti – affermano gli investigatori – ad inserire specifiche clausole nei bandi finalizzate a determinarne l’aggiudicazione».
Sempre Perotti ha ottenuto anche, in favore di società a lui riconducibili, l’incarico di direttore dei lavori di un appalto Anas relativo a un macro lotto dell’autostrada A3 Salerno Reggio Calabria e il conferimento dell’incarico di progettazione del nuovo centro direzionale Eni di San Donato Milanese”.
 
In particolare, secondo l’accusa, le società consortili aggiudicatarie degli appalti delle Grandi Opere sarebbero state indotte da Ercole Incalza – capo della struttura di missione presso il ministero delle Infrastrutture, competente sulle Grandi opere – a conferire all’imprenditore Stefano Perotti, o a professionisti e società a lui riconducibili, incarichi di progettazione e direzione di lavori «garantendo di fatto il superamento degli ostacoli burocratico-amministrativi»; Perotti, quale contropartita, avrebbe assicurato l’affidamento di incarichi di consulenza o tecnici a soggetti indicati dallo stesso Incalza (peraltro destinatario anch’egli di incarichi «lautamente retribuiti» conferiti dalla Green Field System srl, una società affidataria di direzioni lavori).
 
ROMA – Uno sputo dritto nell’occhio di Gesù, in una chiesa.
E’ quello che gli spettatori hanno appena visto in una puntata della terza serie di House of Cards. Uno sputo, va da sé, offensivo per alcuni ma visti i tempi è legittimo chiedersi: e se fosse stato Allah? Intendiamo un qualsiasi simbolo collegabile all’Islam?

“Ora, è inopportuno, provocatorio, spregevole, domandarsi: se una scena del genere avesse avuto come vittima non un crocefisso ma qualcosa che riguardava, per dire, Maometto, ci sarebbe stata una reazione così tollerante?”.
 
Anche questa è "la scuola" oggi. Quella che dovrebbe educare.

La famiglia ha ormai dimenticato che - prima di tutto - l'educazione nasce in famiglia.

TREVISO – Hanno iniziato a lanciare palline di carta contro il professore, poi lo hanno insultato, hanno cantato cori e alla fine gli hanno lanciato un cestino della spazzatura in testa. Al docente, sopraffatto dagli studenti bulli, non è rimasto altro da fare che lasciare l’aula, mentre gli studenti immortalavano le umiliazioni e le vessazioni con i loro telefonini. Un gesto a cui la scuola ha reagito con fermezza, espellendo i due bulli e sospendendo i compagni di classe, colpevoli di averli sostenuti invece di opporsi alle mancanze di rispetto e all’aggressione nei confronti del docente.

Se non ci fosse un'insegnante senza palle.
Se non ci fosse un dirigente senza palle.
Questi fatti non accadrebbero.......e vogliamo che i presidi assumano gli insegnanti ??????
 
ROMA – Con il nuovo aggiornamento di WhatsApp – rilasciato venerdì 13 marzo – sarà finalmente possibile fare chiamate vocali e, sopratutto, farle gratis.
Per ora quella delle chiamate vocali è una funzione attiva solo sui dispositivi Android. Quindi per ora niente chiamate vocali su Windows Phone e iOS .

Per controllare la versione del software si dovrà andare in Impostazioni> Aiuto> Informazioni.
Se non è installata l’ultima versione, è necessario andare sul Play Store e scaricarla.

Per attivare il servizio è necessario però essere invitati da un utente che ha già attivato la funzione delle chiamate vocali.
La grafica di WhatsApp cambierà poi, dividendosi in tre schede: chiamate, chat e contatti.
Per telefonare occorrerà schiacciare il pulsante “cornetta”.

Perché WhatsApp ha scelto di attivare le chiamate vocali in questo modo e non estendendola subito a tutti? Per non saturare in pochi secondi la rete rispondono gli esperti.
 
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L'arrivo della Primavera astronomica potrebbe far scattare la cosiddetta "maledizione del weekend", ossia la ciclicita' di eventi perturbati a cadenza regolare, ossia in ogni weekend.
Sara' cosi' che sabato 21 e domenica 22 una nuova perturbazione raggiungera' l'italia portando tanta pioggia, dapprima al nord poi anche al centro e quindi al sud. (AGI) .
 
(AGI) - Mosca, 17 mar. - La Russia ha ribadito che non restituira' la Crimea all'Ucraina, nonostante gli avvertimenti arrivati da Usa e Ue sul fatto che le sanzioni per l'annessione della penisola, avvenuta un anno fa, non verranno cancellate.

"Non vi e' nessuna occupazione della Crimea," ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ricordando che "la Crimea e' una regione della Federazione", questione che "non puo' essere oggetto di discussione con nessuno".

Per Mosca l'annessione della Crimea e' stata semplicemente la correzione di "un errore storico" e un "ritorno a casa": la penisola era stata donata nel 1954 dall'allora leader dell'Urss Nikita Khrusciov all'Ucraina, all'epoca ancora parte dell'Unione sovietica".
 

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