SE iL DESTINO E' CONTRO DI ME... PEGGIO PER LUI

DANY1969

Forumer storico
:-o:cool::D
Buona settimana a tutti :)
Sapete qual'è la mia grande fortuna? Avere amiche che mi guardano gli occhi e mi leggono l'anima e amici che, anche se non mi vedono, mi portano nel cuore :)
E non aggiungo altro per evitare che i vostri livelli di glicemia necessitino di insulina:rolleyes:
Raga... venerdì sono stata mappata :eek:... ma non credo che comparirò su gugol :-o:melo::help:. Ed ho anche ricevuto una notizia deludente... credevo che finalmente avrei potuto aumentare la taglia di reggiseno... invece dall'ecografia è risultata una semplice pallina di ciccia :cry::cry::tristezza:
Vi lascio con queste due canzoni che in questi giorni ascolto all'infinito :)

https://www.youtube.com/watch?v=QtXby3twMmI

https://www.youtube.com/watch?v=H202k7KfZL0

Ancora 5 minuti e mi alzo :-o. A dopo ;)
 

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Il vizio italiano di condannare chi è stato assolto


Per l'esattezza, i giudici della Corte Costituzionale nel 2007 dichiararono illegittima, e cancellarono dal nostro ordinamento, la norma varata l'anno prima dal Parlamento, che rendeva inappellabili le sentenze di assoluzione. Per la Consulta quella norma (varata indubbiamente in un contesto in cui i rapporti tra politica e giustizia erano più complessi di oggi, e gettavano la luce del conflitto di interessi su qualunque tentativo di riforma) violava la parità tra accusa e difesa, lasciando all'imputato condannato la possibilità di ricorrere in appello, ma impedendo al pubblico ministero di impugnare le sentenze di assoluzione.Pur di azzerare la norma, la Corte Costituzionale si dimenticò che a mettere in discussione la parità assoluta tra accusa e difesa è in realtà un principio cardine di ogni ordinamento civile: in dubio pro reo.
 
Se la bilancia delle prove sta in equilibrio, la sentenza deve assolvere: perché è meglio avere un colpevole in libertà, che un innocente in carcere. Concetti ovvi, perfino banali. E sono questi stessi valori di fondo a rendere indigesto il percorso che ha portato alla condanna definitiva di Alberto Stasi. A esprimere dubbi sulla colpevolezza dell'imputato (o, più precisamente: sulla esistenza di prove sufficienti a dimostrarla) sono stati uno dopo l'altro tre giudici in toga: prima Stefano Vitelli, giudice preliminare a Vigevano; poi Anna Conforti e Fabio Tucci, presidente e giudice a latere della Corte d'assise d'appello di Milano che confermò l'assoluzione di Stasi.
 
Occhio alle pastigliette......generano fantasie .......

«E ora andiamo a prenderci il futuro, vai alla grande o vai a casa» dice che se si votasse oggi «noi prenderemmo più di quanto abbiamo preso alle Europee» e «Prima del referendum costituzionale che dovrebbe essere a ottobre e segnerà la storia di questa legislatura, organizziamo mille luoghi di incontro in cui andiamo a raccontare perché l’Italia la stiamo facendo ripartire e vogliamo scommettere sui nostri valori più belli. Noi della Leopolda siam fatti così: o facciamo le cose in grande, perbene, o a vivacchiare posson venire anche gli altri. O le facciamo in grande o abbiamo fallito. O puntiamo in alto o non ci piace»


......certo che questo ha almeno uno strato di 10 cm di palta sulla faccia.:lol::lol::lol:
 
Mi chiedo, ma una persona semi-ignorante come me, con milioni di Italiani semi-ignoranti come me, come devono interpretare queste parole :

«In una strategia globale l’Isis si sconfigge, ma dobbiamo sapere che, per come si è sviluppato negli anni, per estirpare il fondamentalismo, c’è bisogno sì di una azione militare, ma di una grande operazione culturale che ci porti a una cultura della tolleranza».

Ritengo di essere abbastanza tollerante.
Vieni in Italia ? Trovi un lavoro ? Porti la famiglia ? vivi seguendo le regole dello Stato che ti ospita ? Hai la tua religione ?
Ma hai tutti i diritti di vivere in pace, la tua e quella degli altri.
 
Ma se : vieni in Italia (ma se non ti piace puoi andare altrove) ? Non hai un lavoro (e allora cosa ci resti a fare) ? Cerchi solo di infilarti in una rogna (e sono tollerante a scrivere rogna) ? Non rispetti le regole del Paese che ti ospita (puoi sempre tornare a casa tua) ? Cerchi di imporre le TUE regole - oltretutto religiose - nel nostro Paese ? ( e te lo ripeto, puoi tornare a casa tua perchè nessuno ti obbliga a stare qui)

Dovrei essere tollerante ? Tollerante in cosa ?

Tollerante nell'avere la paura che uno di questi fanatici religiosi possa compiere un attentato ? Tollerante nell'avere la paura di andare in metro ? Al cinema ? In un teatro ? Persino per strada ?
Questa persona mina la mia, la tua, la nostra, la vostra libertà.

E dovrei essere tollerante ?

Certo c'è un detto " non fare di ogni erba un fascio" .
Ma, ragazzi, qui non si tratta di "un filo d'erba". Qui abbiamo un credo religioso (che è l'oppio dei popoli) che incute la violenza nei confronti di chi non ha il loro credo religioso. E non scrivo altro. Perchè tanto lo sapete bene anche Voi.

E dovrei esere tollerante ?

Io no. Voi siete liberi da farlo......ma occhio al posteriore.

Fine dello sfogo. Occhi aperti.
 

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