SE UNA PERSONA NON HA PIU' SOGNI, NON HA PIU' ALCUNA RAGIONE DI VIVERE. SOGNARE E' NECESSARIO, ANCHE

DANY1969

Forumer storico
SE NEL SOGNO VA INTRAVISTA LA REALTA' (Ayrton Senna)
Buona settimana e buon inizio di dieta a tutti :d:
Ma quanto sono meravigliosamente bizzarre le promesse in campagna elettorale :rolleyes:
Vista la evidente e nota sincerità della categoria... mi vien voglia di votare tutti :rolleyes:.
Ho persino l'imbarazzo della scelta :(
Per fortuna ho ancora un po' di tempo per riflettere :melo:

Isole Lofoten (Norvegia)
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Sono tante le cose che si dicono tanto per dire...

Chi spera dice che la speranza è l'ultima a morire.
Chi l'ha scampata bella per lungimiranza dice che chi vive sperando muore...

Chi solitamente beve o a interesse che altri bevano dice che la vita senza un po' di brio non val la pena...

Chi si droga idem.

Chi è spericolato in auto o moto anche.

Io che ho fatto una parte di vita spericolata e ora credo nel detto "ogni cosa a suo TEMPO", credo che ogni punto di vista ha delle verità ma NON la VERITÀ assoluta.
Dipende da che base si parte nella valutazione.

Poi Boh..
 
Ricordo ancora quando scrissi da te che ucg sarebbe risalita... sta avvenendo infatti.
Ma dopo un ADC in più... :eplus::perfido:

Altro fatto che dimostra che TUTTO É RELATIVO.


Speriamo ci lascino dimenticare certe AFFERMAZIONI più recenti...

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Da noi i sacchetti c'erano già ed erano gratis. Si pagavano sul peso della merce.
Ora si pagano sul peso della merce e sono a pagamento.
Resto dell'idea che il provvedimento preso da persone ignoranti in materia serva solo a qualcuno....a caso.

I nuovi sacchettini per l’ortofrutta sono biodegradabili, compostabili e quasi ovunque si possono usare per la raccolta dell’organico,
ma nella realtà prenderanno sempre più spesso la via della discarica.

Possibile?

Sì, perché il governo ha reso obbligatorie e a pagamento queste bustine per gli alimenti sfusi nei supermercati dopo aver cominciato a incentivare
(in accordo con le politiche energetiche dell’Ue) gli impianti per la produzione di biogas e biometano dai rifiuti organici,
dove però i sacchettini creano più di un problema e vengono quindi eliminati in ingresso.

Così, ci troveremo di fronte a due strade sempre più divergenti: da una parte cresceranno rapidamente questi impianti,
dall’altra avremo 25mila tonnellate di sacchettini da gestire in qualche modo.

Aspetti non valutati dal ministero dell’Ambiente prima di infilare questa estate l’emendamento balneare della legge di conversione del decreto Mezzogiorno.
Il testo, infatti, è stato scritto senza chiedere un parere di merito al braccio scientifico del dicastero, l’Ispra:
il ministro ripete che la misura “fa bene all’ambiente”, ma una valutazione tecnica avrebbe potuto far emergere, oltre ai pro, anche i contro della scelta.
A partire proprio dalle criticità per gli impianti e i tempi lunghi di biodegradabilità nel mare,
fino all’esortazione dell’Onu ad abbandonare l’usa e getta piuttosto che promuovere le bioplastiche.

L’impianto di Bolzano: “Non buttate l’umido nei sacchettini” –

Mentre i consumatori stavano ancora prendendo le misure con la novità, dalla società di igiene urbana di Bolzano Seab è partito l’allarme:
“Da noi i cosiddetti sacchetti ecologici non sono adatti per la raccolta dell’organico. Utilizzate quelli in carta”.

Il motivo?

“Il tempo di degradazione di questi sacchi ecologici, significativamente più lungo rispetto agli altri materiali raccolti, influirebbe sull’intero processo.
Inoltre, questi sacchi spesso si incastrano tra le lame del frantumatore causando dei guasti al sistema”.
L’impianto in questione tratta i rifiuti umidi attraverso una fermentazione senza ossigeno:
si chiama digestione anaerobica e rispetto ai vecchi impianti per il semplice compostaggio (fermentazione aerobica) dell’umido
permette di ottenere, oltre a un ammendante per l’agricoltura, anche energia in forma di gas.

Per questo, anche per effetto degli incentivi statali, è in corso una forte riconversione e nasceranno nel tempo anche nuovi digestori.
Secondo l’Ispra, solo nel 2016 i rifiuti umidi trattati in maniera combinata sono cresciuti di oltre il 30%
e il Consorzio italiano compostatori prevede che nel 2020 andranno a digestione anaerobica 5,7 milioni di tonnellate di organico urbano, contro gli 1,8 milioni di adesso.

Non solo: ad oggi, su quasi 30 grossi impianti di questo tipo attivi in Italia, i due terzi usano la tecnologia definita tecnicamente “wet”, quella in cui i sacchetti danno più problemi.
 
Buondì.
Le forze militari russe presso la base aerea di Hmeymim ed il centro logistico di Tartus in Siria sono state attaccate da uno sciame di droni.

L’attacco, avvenuto sabato scorso, ha coinvolto tredici piccoli velivoli senza pilota (Uav): dieci rivolti verso Hmeymim e tre contro Tartus.
I russi affermano che gli Uav di presunta fabbricazione indigena sono stati costruiti con l’aiuto di un paese sviluppato.
Sei Uav sono stati intercettati dai sistemi di guerra elettronica russi, gli altri sette sono ingaggiati dai Pantsir-S1.
Mosca non segnala alcun danno. Sembrerebbe essere il primo assalto coordinato ed automatizzato su larga scala contro una struttura militare fissa.

Questo il comunicato del Ministero della Difesa russo:
“I sistemi di sicurezza della base aerea russa di Khmeimim e Tartus hanno respinto con successo un attacco terroristico
avvenuto con l’applicazione massiccia di veicoli aerei senza equipaggio (UAV) nella notte tra il 5 e il 6 gennaio scorso.
Poche ore dopo il tramonto le forze di difesa hanno rilevato tredici sconosciuti bersagli aerei di piccole dimensioni,
identificati a una distanza significativa che si avvicinavano alle basi militari russe.
Dieci droni d’assalto si stavano avvicinando alla base aerea di Khmeimim e altri tre verso Tartus.
Sei UAV sono stati intercettati dalle unità EW russe. Tre di loro sono atterrati nell’area controllata all’esterno della base
e altri tre UAV sono esplosi mentre toccavano il terreno.
Sette UAV sono stati eliminati dai complessi missilistici antiaerei Pantsir-S1.
Gli esperti militari russi hanno analizzato la costruzione, il grado tecnologico e gli esplosivi improvvisati rinvenuti sugli UAV catturati.
Dopo aver decodificato i dati registrati sugli UAV, gli specialisti hanno scoperto il sito di lancio”.

Capita di rado che il Ministero della Difesa russo sveli così tanti dettagli.
Secondo Mosca i droni equipaggiati con GPS hanno volato per 50 km, anche se la loro autonomia massima sarebbe stata di cento chilometri.

“Per le scelte ingegneristiche applicate, i terroristi potrebbero aver ricevuto sostegno da uno dei paesi con capacità tecnologiche avanzate ( Mosca non menziona lo stato tecnologicamente avanzato).
I tredici Uav trasportavano ordigni esplosivi improvvisati con micce detonanti esterne”
 
ipocriti egocentrici ahahahah il mondo di fuffa.

Capita a tutti di farsi succhiare il lobo dal commensale seduto accanto.
Tuttavia il gesto della mitica Oprah che si dedica con gusto all'orecchio del «brutale» Weinstein tradisce una certa confidenza tra i due.

Oprah è l'anchorwoman più famosa d'America, con un patrimonio personale stimato da Forbes in 2,5 miliardi di dollari.
Weinstein è il produttore più riverito e corteggiato di Hollywood prima della discesa agli Inferi popolati dai porci orchi.

L'intimità tra i due, dunque, non desta stupore giacché tutti conoscevano Weinstein, i suoi affari e i suoi vizi.
Eppure nessuno fiatava, piuttosto donne e uomini si prodigavano per entrare nelle grazie dal fondatore della Miramax, in un modo o nell'altro.

Ancor più del nero, l'abito che è andato per la maggiore nella serata dei Golden globe porta il colore dell'ipocrisia,
peccato umanissimo che suscita persino un moto di simpatia per la sfrontatezza dei suoi cultori.
Oprah Winfrey non ha fatto eccezione, ha cavalcato l'onda del piagnisteo collettivo,
si è messa a capo delle truppe rosa pronte a imbracciare le armi contro i maschi molesti.

È l'alba di un nuovo giorno, ha scandito, e con la vis retorica che le appartiene ha accostato le accuse di avance e corteggiamenti molesti,
da parte di aspiranti attrici e soubrette, alla storia drammatica di uno stupro commesso da sei uomini bianchi nei confronti di una giovane nera nel 1994.

Oprah si conferma un'affabulatrice scaltra e sorniona, formidabile imprenditrice di se stessa, versione aggiornata dell'American dream
Negli anni si è dovuta difendere dai parenti che la accusavano di raccontare bugie sulla famiglia,
da chi la addita come una lesbica non dichiarata, e poi dalle mille invidie suscitate da colei che, a 63 anni,
è l'unica miliardaria nera di tutto il Nordamerica, maschi inclusi.
 
Mentre gran parte dell’establishment hollywodiano – partendo da Nicole Kidman, Meryl Streep e passando per Emma Stone – ha scelto il nero,
c’è chi, per ragioni completamente diverse, ha deciso di non adeguarsi.
Meher Tatna
, presidente della Hollywood Foreign Press Association di origine indiana,
ha indossato un abito rosso ricamato e una veste con la spilla Time’s Up e spiegando di essere “totalmente solidale” con le altre attrici.
Ha scelto il rosso perché è consuetudine e tradizione farlo nella cultura indiana durante le cerimonie e le feste.

Altre star, come l’attrice messicana Blanca Blanco, hanno deliberatamente deciso di non sposare la causa del politicamente corretto sfoggiando un abito rosso:
“Amo il rosso, indossarlo non significa che sono contro il movimento. Sono vicina a tutte le donne coraggiose che spezzano il cerchio degli abusi con le loro azioni e le loro scelte nell’abbigliamento”,
ha dichiarato ai cronisti che le domandavano il perché di tale scelta.

In netta controtendenza e in aperta polemica con il “total black” la modella tedesca Barbara Meier,
che ha indossato un abito “sexy” e colorato disegnato da Eva Poleschinski.
“Molte donne indosseranno il nero stasera per sostenere il movimento Time’s Up”,
ha scritto sui social
la modella prima di arrivare sul red carpet.
“Penso che questa sia un’iniziativa meritevole ed estremamente importante. Tuttavia ho deciso di indossare un abito colorato stasera.
Se vogliamo che questo sia il Golden Globes delle donne forti che difendono i loro diritti penso che non indossare vestiti sexy
o permettere alle persone di negarci la gioia di mostrare la nostra personalità, sia sbagliato”.

La modella critica apertamente la scelta delle altre star, affermando che il suo vestito sexy “simboleggia la nostra libertà e la nostra nuova forza”.
“Se ora ci limitiamo perché alcuni uomini non possono controllarsi, questo è un enorme passo indietro secondo me.
Non dobbiamo indossare il nero per essere prese sul serio”, ha rimarcato Barbara Meier.

Dichiarazioni al vetriolo quelle di di Rose McGowan, la donna che ha fatto esplodere il caso Weinstein.
Come riporta Dagospia, replicando a un tweet dell’amica Asia Argento, l’attrice scrive:
“Nessuno di quei fighetti vestiti di nero per onorare i nostri stupri non avrebbe alzato un dito altrimenti.
Non ho tempo per le false buffonate hollywoodiane”.
L’attrice di Streghe spiega di non essere stata invitata alla cerimonia dei Golden Globes:
‘Posso parlare solo per me, ma non solo non sono stata invitata ai Golden Globes: nessuno ha chiesto la mia opinione su #TIMESUP o di firmare la lettera.
Sostengo il movimento anche se mi hanno esclusa. Forse non sono abbastanza potente o hollywodiana. Sono fiera di lavorare dietro le quinte’.


Le dichiarazioni di McGowan mettono in luce le contraddizioni e il falso moralismo di quella che è stata una serata politica studiata a tavolino fin nei minimi dettagli.
Una recita, in pieno stile hollywodiano, che aveva l’obiettivo conclamato di incoronare Oprah Winfrey,
la nuova regina del Politicamente Corretto che potrebbe correre per la Casa Bianca e sfidare Trump.
Le contraddizioni, così come l’ipocrisia – a cominciare dalle innumerevoli foto in compagnia di Weinstein – non mancano,
ma questo nella patinata Hollywood non ha né valore né importanza.
 

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