Piedi a Terra
Forumer storico
Se le transazioni sono già state effettute cosa fai registri un atto avvenuto magari 1 anno fa ora?
Non lo so, una volta si usava la formula della registrazione della scrittura privata in caso d'uso.
Se le transazioni sono già state effettute cosa fai registri un atto avvenuto magari 1 anno fa ora?
Leggo con interesse lo sviluppo di questo 3d, ma ritengo che sia stato eluso il nodo centrale delle nostre discussioni:
1) se il "prestito infruttifero" salvi dalla presunzione di donazione implicita in caso di accertamento bancario.
2) se il prestito infruttifero puo' evincersi dalla semplice dicitura sulla causale bancaria senza essere avvalorato da atto scritto
3) se il prestito infruttifero non puo' evincersi dalla causale bancaria ma doverosamente da forma obbligatoria quale atto scritto, allora la domanda e' se l'atto scritto debba avere una data certa, tramite corrispondenza epistolare tra il donatore del denaro ("il nonno") ed il ricevente ("il nipote squattrinato")
4) se la corrispondenza epistolare non fosse neppure sufficiente ad evincere la presunzione di donazione, se si sia costretti come ultima redde ad una registrazione di scrittura privata tra le parti con assolvimento dell'imposta di registro.
In conclusione, la corrispondenza privata ha valore giuridico anche in assenza di data certa come ad esempio all'atto di convocazione presso l'Agenzia delle Entrate ?
ti quoto in toto e ti rispondo con parte di quello che ha appena scritto Eomund, che pure quoto (e potrei non farlo? mica sono un evasore!)Caso pratico.
Bonifico in uscita da conto di familiare verso altro familiare.
Per esempio padre-figlio o fratello-sorella.
Facciamo il caso che sia un bonifico di 100.000 euro (così rimaniamo sotto alla soglia dell'imposta di donazione).
Si applica o no il redditometro sul soggetto che lo riceve?
Visto che l'onere della prova è invertito è sufficiente mostrare l'estratto conto per giustificarsi?
A me è capitato di fare movimentazioni intrafamiliari per sfruttare le varie promozioni dei conti deposito o quelle del trasferimento titoli di Fineco.
In altri casi può essere che in famiglia si regolino vecchi prestiti di cui non c'e' alcuna documentazione perchè sono avvenuti anni e anni fa.
ti quoto in toto e ti rispondo con parte di quello che ha appena scritto Eomund, che pure quoto (e potrei non farlo? mica sono un evasore!)
"" ... l'accertamento bancario nulla c'entra con la donazione. Serve solo per trovare eventuali ricavi in nero di imprenditori e professionisti. Non credo nemmeno sia possibile farlo per questa imposta e comunque sarebbe davvero uno sparare a caso, fra l'altro con l'ulteriore problema della bassissima aliquota e della franchigia.
Visto che col bancario si cercano ricavi in nero, i "prestiti infruttiferi" in uscita al più possono essere oggetto di richiesta di documentazione per pizzicare chi lo ha ricevuto.
Le stesse voci in entrata, invece, se ricevute da altro imprenditore che è pure cliente ... ""
“Ora la Parte della richiesta dei dati è superata, ma per emettere accertamento bancario ci vuole sempre l'autorizzazione della dre. Dunque per quanto concerne questi ultimi non è cambiato nulla.”
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Chiedo scusa, non ne capisco molto e magari scrivo scemenze, ma c’è una cosa che non ho capito su quanto spiegato da Eomund : con che criterio il dre rilascia l’autorizzazione ?? Perché dici che da sempre la norma è fare il controllo e POI invitare al contraddittorio. Quindi il dre può dare l’autorizzazione all’accesso ai dati bancari, così….., solo perché gli viene richiesto ????? Mi pare pazzesco! A questo punto chi mi garantisce che semplicemente non “si spari nel mucchio” controllando i conti un po’ “a caso” ? Chi mi garantisce che un agente per motivi personali (xchè uno gli ha fregato la fidanzata ) non richieda l’accesso ai conti del tizio in questione sperando di beccare delle irregolarità ? Se quando chiamano per il contradditorio hanno già in mano gli estratti mi sembra totale fine della privacy. Posso capirlo se ci sono elementi molto pesanti che portino a sospettare fortemente evasione (il classico caso del tipo con la Ferrari che dichaiar 30000) ma non vorrei che diventasse una cosa del tipo “dammi un po’ l’autorizzazione per vedere i conti di Tizio e Caiio e Sempronio che magari becchiamo qualcosa…” e che il dre rilasci le autorizzazioni in maniera facile. Se è così la cosa mi pare pericolosissima, ma non solo per gli evasori, per tutti, perché sappiamo bene che le “mele marce” ci sono in tutte le categorie, Gdf compresa.
Dipende.
Il redditometro, se funziona come il sintetico - come credo, se ne infischia dei bonifici in sé. Quello che conta sono le spese rapportate al reddito.
Pertanto se il pargolo senza reddito o precario a 1k euri al mese si compra la shelby gt500 e la speed triple con quei soldi, ci son buone possibilità che si arrivi noi a dire "figlio caro, non hai un euro per farne due: come hai fatto a comprare questo ben di dio che noi, con i nostri stipendi da 30K euri l'anno lordi - che pure ci pongono ampiamente a destra della gaussiana -, non ci possiamo neanche permettere di guardare?". A quel punto il commercialista dirà: glieli ha dati papà. E l'attenzione allora si sposterà sui redditi del padre.
Per i movimenti bancari: premesso che l'articolo riportato mi pare ben fatto, cmq ho dei dubbi - che avevo già espresso e che ancora ho - sulla celerità della definizione dei criteri per le liste. Poi secondo me chiamare estorsione di massa una maggiore trasparenza mi pare eccessivo, ma ognuno ha le sue idee.
Sono curioso, ma la cosa sarà lunga, dei ricorsi a strasburgo. Vedremo