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DUBLINO (Reuters) - L'Irlanda chiuderà la sua ambasciata presso il Vaticano nel tentativo di favorire il raggiungimento degli obiettivi fiscali previsti dal piano di salvataggio di Ue e Fmi. E' quanto ha annunciato ieri il governo irlandese suscitando le critiche del principale rappresentante della Chiesa nel Paese.
I rapporti tra il governo irlandese e il Vaticano, un tempo solidi, sono particolarmente compromessi a causa del modo in cui la Chiesa ha gestito la vicenda degli abusi sessuali. Tuttavia Eamon Gilmore, ministro degli Affari esteri, ha smentito che la chiusura dell'ambasciata sia in qualche modo connessa a questa vicenda.
"I nostri rapporti diplomatici col Vaticano proseguiranno e sono buoni", ha detto Gilmore all'emittente tv Rte.
Il capo della chiesa cattolica in Irlanda ha criticato la decisione e ha detto di essere profondamente deluso.
"Questa decisione sembra mostrare poco rispetto per l'importante ruolo della Santa Sede nelle relazioni internazionali e per i legami storici tra gli irlandesi e la Santa sede in così tanti secoli", ha detto in una nota il cardinale Sean Brady.
"Spero che questa decisione possa essere rivista il prima possibile".
A luglio il Vaticano ha richiamato il suo ambasciatore in Irlanda dopo che il premier Enda Kenny ha accusato la Santa sede di ostacolare le indagini sugli abusi sessuali commessi dai preti.
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I rapporti tra il governo irlandese e il Vaticano, un tempo solidi, sono particolarmente compromessi a causa del modo in cui la Chiesa ha gestito la vicenda degli abusi sessuali. Tuttavia Eamon Gilmore, ministro degli Affari esteri, ha smentito che la chiusura dell'ambasciata sia in qualche modo connessa a questa vicenda.
"I nostri rapporti diplomatici col Vaticano proseguiranno e sono buoni", ha detto Gilmore all'emittente tv Rte.
Il capo della chiesa cattolica in Irlanda ha criticato la decisione e ha detto di essere profondamente deluso.
"Questa decisione sembra mostrare poco rispetto per l'importante ruolo della Santa Sede nelle relazioni internazionali e per i legami storici tra gli irlandesi e la Santa sede in così tanti secoli", ha detto in una nota il cardinale Sean Brady.
"Spero che questa decisione possa essere rivista il prima possibile".
A luglio il Vaticano ha richiamato il suo ambasciatore in Irlanda dopo che il premier Enda Kenny ha accusato la Santa sede di ostacolare le indagini sugli abusi sessuali commessi dai preti.
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