Buondì ragazzi. Negli anni 70 ed 80 eravamo una potenza economica.
L'avremmo messo in k a tutti. Nessuno stato aveva la potenza delle piccole idustrie che hanno costruito ......poi la politica + la finanza ...patatrac.
Ma dovremmo prendere esempio da loro e rialzare la testa.
La principale banca di Tokyo ha la funzione di “prestatrice di ultima istanza”, ovvero ha l’obbligo di essere garante del debito pubblico dello Stato. Dunque quando quest’ultimo emette i titoli, quelli che noi conosciamo come Bot, la Banca nipponica si riserva la facoltà di acquistarne in maniera illimitata, finanziando così la spesa pubblica dello Stato. In pratica è come se il Giappone si indebitasse con se stesso. Si aggiunga inoltre che la maggior parte dei titoli di Stato nipponici è detenuta da investitori domestici, fattore che ostacolo la volatilità dei tassi d’interesse e favorisce una sicurezza delle aspettative sul futuro economico del Paese.
È per questo motivo che il Giappone riesce a sopportare un debito pubblico che potrebbe arrivare al 300% del PIL nel 2030, queste sono le stime fatte dal Fondo Monetario Internazionale. Quello che viene considerato dai commentatori come “enorme debito pubblico italiano” arriva al 132,6% del PIL, nemmeno la metà di quello giapponese. Eppure lo Stato del Sol Levante viaggia oggi al ritmo di terza economia del mondo