siete felici ? (1 Viewer)

Commendator La mò

Nuovo forumer
carrodano ha scritto:
la felicità terrena è destinata e finire, quindi è illusoria

esiste uno stato psicologico che ti fa sentire felice, ma non sai quello che succederà domani

la felicità economica è più consistente, ma comunque espugnabile

:eek: :eek: :eek: :eek:


paradossale :rolleyes:
 

carrodano

Forumer storico
Run the Park ha scritto:
La vita è destinata a finire => è illusoria?

:eek: :eek: :eek:

Tre sono le concezioni sulla vita

Cristianesimo-----islamismo-------------la vita prosegue dopo la morte

indo-buddismo-------------reincarnazione

materialismo-------------dopo la vita il nulla

c'è da scegliere


in ogni caso l'esperienza individuale è soggetta ad una trasformazione radicale
 

Argema

Administrator
Membro dello Staff
Commendator La mò ha scritto:
:rolleyes:

non hai capito il senso della frase evidentemente

rielaboro :

x le xone socialmente deboli es. emarginati, condizioni economiche precarie ecc ecc è difficilile porre il parallelismo felicità = diritto, anzi in taluni casi son concetti opposti che viaggiano su piani diversi...........forse qualkuno potrebbe dire che tendo ad avere una visione della stessa identificanta sull' aspetto economico, la situazione sociale ne è espressione inconfutabilmente ......... quando si è poveri l' equazione diventa non lineare .......

che c' entra la tua situazione xsonale :-?

Mi permetto di completarti: è anche l'economia ad essere espressione.
E comunque hai ragione .. per coloro che se la passano abbastanza bene la relazione è simillineare, quelli che se la passano male hanno delle risorse spirituali che rendono la relazione non lineare e + complessa.

Se ne deduce forse che se si è ricchi si può fare a meno del cervello? :lol:
 

carrodano

Forumer storico
Un discreto patrimonio e/o un buon reddito o capitale non sono sufficienti per essere felici (parlando della felicità come la intendete voi).

Salute, esperienze gratificanti, possibilità di esprimere la propria personalità ecc. ecc.

Se questo è il nostro obiettivo, dobbiamo essere consapevoli della provvisorietà di tutto ciò.
 

carrodano

Forumer storico
in due parole....

Anicca (impermanenza), dukkha (sofferenza) e anatta (inconsistenza dell'io) sono le tre caratteristiche comuni ad ogni esistenza cosciente. Tra queste, la più importante nella pratica di Vipassana è anicca. Come meditatori ci troviamo ad affrontare l'impermanenza di noi stessi. Ciò ci permette di comprendere che non abbiamo alcun controllo su questo fenomeno, e che ogni tentativo di manipolarlo non ci crea altro che sofferenza. Impariamo quindi a sviluppare il distacco e l'accettazione di questo fatto, l'apertura al cambiamento, permettendoci così di vivere felicemente tra le vicissitudini della vita. Perciò il Buddha disse:

Meditatori, a colui che percepisce l'impermanenza si manifesta chiaramente la percezione della inconsistenza e mancanza di un io. E in chi percepisce questa inconsistenza, l'egoismo viene distrutto. E, come risultato, ottiene la liberazione persino in questa stessa vita. La comprensione di anicca conduce automaticamente alla comprensione di anatta e dukkha, chiunque realizzi questi fatti si trova naturalmente sul cammino che conduce fuori dalla sofferenza.


Naturalmente per noi che non siamo buddisti, il discorso è un po' diverso.
 

Run the Park

Forumer storico
carrodano ha scritto:
Tre sono le concezioni sulla vita

Scusa l'ottusità, ma che c'entra?

Il passaggio su cui chiedevo chiarimenti era l'implicazione "la felicità è a termine" => "la felicità è illusoria"

Estendendo il concetto si ottengono assurdi anche peggiori di quello da me postato.
 

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