“Per sconfiggere l’Isis dobbiamo bombardare i curdi” (Erdogan).
“Per sconfiggere l’Isis dobbiamo eliminare Assad” (Hollande).
“Per sconfiggere l’Isis dobbiamo distruggere la Siria” (Obama).
“Per sconfiggere l’Isis dobbiamo bombardare l’Isis” (Putin)
La dichiarazione shock di un ex dirigente della Cia (rimasto anonimo) rilasciata al settimanale “Newsweek” non fa altro che
confermare quanto affermato dal deputato turco Mehmet Ali Ediboglu nell’aula parlamentare di Ankara:
«Il 19 novembre 2014 una nave da
carico statunitense era entrata nel porto d’Iskanderun trasportando
illegalmente armi e volontari del fondamentalismo islamico. La polizia antisommossa ha protetto il porto durante lo scarico della merce, che in particolare comprendeva
missili e lanciarazzi pesanti. Il materiale è stato caricato su due convogli di dodici veicoli diretti al campo di al Qaida di Osmaniye.
Human Right Watch ha rilasciato un rapporto in cui si parla apertamento di coinvolgimento delle forze armate turche nelle stragi di civili compiute dall’Isis nel nord della Siria. «
I fondamentalisti possono entrare e uscire a proprio piacimento dal territorio turco, tanto sono sempre in compagnia di soldati o agenti segreti turchi».
Il “Wall Street Journal” ha pubblicato un articolo in cui si accusa
il capo dei servizi segreti di Ankara (Hakan Fidan) di curare personalmente il traffico di armi e di soldati verso l’Isis. Secondo Ediboglu, «
con il consenso, anzi, con l’aiuto dell’America».
Perfino la Cnn ha filmato degli aerei senza insegne che atterravano all’aeroporto di Iskanderun con a bordo «miliziani di al Qaida».
Hugh Griffiths dell’Istituto internazionale di ricerca per la pace di Stoccolma (Sipri): «Attraverso il confine turco passano mensilmente
tonnellate di materiale bellico diretto all’Isis e centinaia, se non migliaia di volontari della jihad. Com’è possibile? Ovviamente, grazie all’aiuto del governo turco e di quello degli Stati Uniti.
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Navi Usa sbarcano in Turchia, uomini e armi per l?Isis | Imola Oggi