Situazione Ucraina

Magari che la guerra sia cambiata, no Ehee. Solo a Stalingrado è sparita la sesta armata, 600000 uomini, a kursk c'erano migliaia di tanks. leggiti questo link che è istruttivo
Sara anche cambiata per tutti no?

La Siria è caduta in quanto tempo???
Dipende da molte cose, se un esercito non vuole combattere e scappa...vinci facile. Ma questi sono ambedue russi, sia gli ucraini che i russi. Non mollano facilmente. Ma qualcuno deve cedere per primo
 
C'è anche da calcolare che tutto quello che Trump sapeva da canditato è quello che sappiamo anche noi.
Prima di insediarsi gli fanno un briefing e gli spiegano come stanno le cose veramente, e allora la storia cambia.

Infatti non fa piu' le sue sparate a caso
 
C'è anche da calcolare che tutto quello che Trump sapeva da canditato è quello che sappiamo anche noi.
Prima di insediarsi gli fanno un briefing e gli spiegano come stanno le cose veramente, e allora la storia cambia.

Infatti non fa piu' le sue sparate a caso
Fa come la meloni tiri su i voti dei complottisti poi quando sei al governo gliela metti nel cul
 
C'è anche da calcolare che tutto quello che Trump sapeva da canditato è quello che sappiamo anche noi.
Prima di insediarsi gli fanno un briefing e gli spiegano come stanno le cose veramente, e allora la storia cambia.

Infatti non fa piu' le sue sparate a caso
ossignur, si chiama campagna elettorale!!!
Con l'Ucraina altro che 24h x la fine del conflitto!!!
 
Sara anche cambiata per tutti no?

La Siria è caduta in quanto tempo???
Dipende da molte cose, se un esercito non vuole combattere e scappa...vinci facile. Ma questi sono ambedue russi, sia gli ucraini che i russi. Non mollano facilmente. Ma qualcuno deve cedere per primo
Sempre detto che russi e ucra sono parenti stretti. Vediamo chi cede prima
 
Merita la lettura. La tattica russa non tanto cambiata
Ha creato per la fanteria un reticolo di trincee, intervallate da altri campi minati disposti a macchia di leopardo, e distribuito sul terreno una miriade di postazioni con artiglieria anticarro. In totale, cinque linee di sbarramento, una via crucis che avrebbe fatto arrivare le truppe tedesche già stremate all'eventuale scontro frontale.
Offensiva tedesca. I piani di battaglia tedeschi affidano l'offensiva sul lato nord del saliente alla 9a Armata del generale Walter Model. L'offensiva nel settore sud è invece nelle mani del generale Hermann Hoth, al comando della 4a Armata. In totale, 900.000 uomini, 2.700 carri, 2.050 aerei e 10.000 bocche da fuoco.
L'asso nella manica. Numeri a parte, c'è un altro elemento che farà la differenza. Grazie alle informazioni fornite da "Lucy", una spia dei sovietici con contatti nell'Okw (l'Alto comando tedesco), Zhukov è a conoscenza perfino della data d'inizio dell'offensiva, e ordina un bombardamento preventivo di ben quattro ore sulle linee tedesche prima ancora che queste muovano un cingolo: è il biglietto da visita russo per le Waffen SS, che costituiscono il nerbo dello schieramento nazista.
Ostilità su tutti i fronti. Sul fronte nord Model attacca avvalendosi di 8 delle sue 15 divisioni di fanteria e di una sola delle sei divisioni corazzate, con l'obiettivo di prendere rapidamente la città di Olkhovatka per poi attaccare alle spalle i russi. Ma le postazioni difensive allestite da Zhukov tengono e la sera del primo giorno di battaglia i carri tedeschi hanno percorso appena sette chilometri all'interno del fronte nemico.

Sul fronte meridionale, invece, il generale Hoth decide di impiegare subito tutte le forze a sua disposizione per prendere le cittadine di Oboyan e Korocha. Nonostante i campi minati riescano a immobilizzare centinaia di carri, con l'efficace supporto dal cielo della Luftwaffe i tedeschi superano prima del tramonto le linee sovietiche e occupano Cerkasskoye.
CulturaÈ mai stato mandato in guerra un finto esercito fatto di manichini, gonfiabili ed effetti speciali?

Terreno minato. Il giorno seguente anche Model, a nord, decide di impiegare la riserva per tentare uno sfondamento centrale. Gli scontri si concentrano intorno al villaggio di Ponyri, largamente conteso, che in seguito sarà definito "piccola Stalingrado". Dopo altri tre giorni di inutili tentativi, il generale tedesco deve arrendersi all'evidenza: i carri saltano sulle mine, gli equipaggi e la fanteria sono un facile bersaglio per gli artiglieri sovietici.



Di lì non si passa: la 9a Armata rimarrà a 50 chilometri da Kursk. Intanto, a sud, la risposta di Zhukov non si è fatta attendere: il generale sovietico ha spostato la 5a Armata corazzata dalla riserva per arginare l'impatto dei panzerkorps diretti a Oboyan ma, soprattutto, ha chiesto ai bombardieri di "condire d'esplosivo" i collegamenti tedeschi su rotaia per rallentare il rifornimento di munizioni. Nonostante questo, i granatieri scelti della divisione Grossdeutschland continuano ad avanzare e il 9 luglio si trovano una ventina di chilometri oltre le linee nemiche. Il 12 luglio i due schieramenti puntano lo sguardo sulla città di Prokhorovka. Entrambi sono consapevoli che la sua conquista segnerà le sorti della battaglia.


stessa città dove si combatte adesso? La storia che si ripete?
 
Faccia a faccia. Di buon mattino, tre divisioni Ss si muovono contemporaneamente per conquistare il centro abitato: 200 carri in tutto, tra cui molti massicci Panzer VI Tiger, preceduti da un intenso bombardamento aereo. Ma Zhukov ha previsto tutto e gli 800 carri della 5a Armata, per la maggior parte T-34 e T-70, si affrettano ad andare loro incontro, per vanificare subito la maggiore gittata dei cannoni tedeschi.

La battaglia si protrae per tutto il giorno, in un clima irreale e allucinante di esplosioni e ruggiti, nella coltre di polvere sollevata da centinaia di cingoli in movimento, tra le colonne di fumo provocate dai colpi di cannone, con la fuliggine nera e densa diffusa dai mezzi distrutti che riducono drasticamente la visibilità già compromessa sotto il cielo plumbeo e le piogge intermittenti. Per chiunque sia fuori dalla mischia è impossibile distinguere i bersagli.

Ormai è solo uno scontro di carri, come un'antica battaglia navale con arrembaggi, colpi a bruciapelo e speronamenti, tra le basse colline percorse dal vento che agita le messi come le onde di un mare infuocato. Perfino la fanteria deve rimanere a guardare quella nebbia inquietante se non vuole finire travolta dai mostri d'acciaio che si agitano, spesso agonizzanti, nella spessa coltre di morte.
Disfatta tedesca. Nella mischia serrata, la superiorità tecnologica dei carri tedeschi viene meno. Inoltre, il cacciacarro Ferdinand, tanto atteso da Hitler, rivela tutti i suoi limiti: è poco manovrabile, con visibilità ridotta e solo frontale; vulnerabile ai fianchi, manca di armamento secondario per la difesa vicina. Il rapporto di forze a favore dei russi fa il resto.

Le ostilità cessano prima del tramonto, anche in seguito alla notizia che l'Armata rossa ha lanciato un'offensiva contro la città di Orel penetrando come il burro le linee tedesche.

In una sola giornata 700 carri di ambo gli schieramenti sono rimasti sul campo. Nel frattempo, il 10 luglio, gli alleati sono sbarcati in Sicilia, e per i nazisti occorre tornare a concentrare le forze sul fronte occidentale.​
Cultura10 luglio 1943: lo sbarco in Sicilia degli Alleati

Tutto studiato. Da grande stratega qual era, Zhukov si era costruito la vittoria ben prima del 12 luglio, grazie a una tattica di attesa-offesa micidiale. Quando i tedeschi riuscivano a conquistare una postazione, spesso era perché al generale sovietico faceva comodo così. Le sue bocche da fuoco erano già puntate dove i carri nemici si sarebbero fermati per diventare bersaglio dei fuochi di sbarramento che ne sfoltivano i ranghi in uno stillicidio continuo.

Così Kursk si rivelò una grande trappola per i tedeschi: Zhukov aveva perso la metà dei suoi carri armati ma, al contrario dei tedeschi, era in grado di rimpiazzarli subito e di scatenare la prevista controffensiva che, nel giro di un anno, avrebbe ricacciato i soldati del Führer oltre i confini russi.​

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