Situazione Ucraina

Servirebbe proprio un qualche episodio eclatante in questo momento
Che se ne stia calmo zele che ha fatto già abbastanza danni in Europa ... peraltro sarebbero azioni senza senso perché ormai la strada è tracciata e a lui(come alla von der troyen )verranno solo comunicate le decisioni prese tra Trump e Putin
 
Che se ne stia calmo zele che ha fatto già abbastanza danni in Europa ... peraltro sarebbero azioni senza senso perché ormai la strada è tracciata e a lui(come alla von der troyen )verranno solo comunicate le decisioni prese tra Trump e Putin
Si infatti. Cosa si agita a fare. Forse uno/due mesi fa scrivevo "vediamo quanto dura il zal" prevedevo fino ad aprile/maggio. Vediamo se la ho inbroccata
 

ZELENSKY, PROSSIMO BIRILLO ABBATTUTO DALLA “GLASNOST TRUMPIANA”
La demolizione di Zelensky da parte del presidente degli Stati Uniti va letta in modo unitario dentro un fenomeno politico più vasto. Fa parte di quell'enorme apocalisse informativa che interpreto ormai con la categoria di "Glasnost trumpiana", che ha già puntato la prua contro tutti i costosissimi apparati USA di influenza mondiale basati sulle "bugie di Stato" (Big Pharma, servizi segreti, soft power, giornalismo, scelte militari). Per una marea di carriere e intere filiere la prospettiva immediata è di essere rase al suolo.
La classe dirigente raccolta intorno a Trump ha deciso una gigantesca operazione di verità: alla verità vuole far fare il suo corso come a un fiume rimasto per troppo tempo compresso in alvei artificiali. La pura verità – esposta come una Wikileaks statale - riesce a fungere da "pars destruens" epocale, da solvente universale inteso a fare a pezzi il sistema circolatorio del globalismo, che era ormai corrotto come la più potente delle mafie, totalitario nell'ispirazione e fermamente intenzionato a distruggere la Russia letteralmente "a ogni costo".
Leggo ancora pazzesche esaltazioni di Zelensky da parte di molte persone ancora prigioniere dello specchio deformante che nascondeva la crudissima verità esposta da Trump: la guerra ucraina è - fra le altre cose - una delle più vaste e criminali operazioni di riciclaggio di denaro mai viste. L'attore a suo tempo lanciato dal miliardario mafioso Kolomoisky è stato poi usato, remunerato e rivestito come avatar eroico da pupari stranieri che avevano già colonizzato l'Ucraina in combutta con gli iper-nazionalisti locali per fare di Kiev la piattaforma di sabotaggio permanente della pace e l'avamposto militare della russofobia occidentale.
Con il passare degli anni il "Laboratorio Ucraina" si è dimostrato essere l’officina di un progetto più vasto mirante a “ucrainizzare” l’Europa:
quel che all’inizio si vedeva solo in Ucraina e in alcuni altri stati post-sovietici doveva poi estendersi come una metastasi politica a tutto il continente. Parlo di un sistema basato su un’intransigente politica anti-russa, sulla repressione violenta di qualsiasi formazione politica disposta a un buon rapporto con Mosca, sull’occupazione sistematica dei media e la creazione di un’intera rete di giornalisti e testate alle dipendenze dell’intelligence angloamericana, su apparati di censura animati da intenti di controllo totalitario, su una polarizzazione politica estrema disposta a sacrificare al riarmo ogni diritto sociale e ogni equilibrio economico. Un progetto che ora si staglia nitido nella sua essenza come una nuova prospettiva che tocca direttamente la vita di centinaia di milioni di persone, anche se la maggior parte deve ancora affrontare il terribile risveglio.
È molto curioso vedere tanti esponenti che definiscono “fascista” qualunque idea o personalità che non collimi con il progressismo post-obamiano ritrovarsi perfettamente organici a un regime transnazionale che “in nuce” è una «Operazione Barbarossa 2.0». E non è un caso che ci siano molte personalità tedesche ben coordinate con Londra a essere organiche a questo progetto di «sovversivismo dall’alto» su scala continentale, da Ursula Von Der Leyen, alla “Verde” Baerbock (che vuole dedicare in tempi rapidissimi 700 miliardi al riarmo) fino – udite udite – a Carola Rackete.
L’Amministrazione Trump ora devasta tutto quel che copriva questo congegno, che adesso si trova esposto come un imperatore nudo. Churchill diceva che ogni tanto l’America si fa il bidet alla coscienza, ma l’acqua la fa bere a noi. Lo schema si ripete anche in questo momento. Trump ha agio a dire: “ha stato Biden” e vuole sgravarsi delle gravissime responsabilità di Washington in questo sfacelo. Nella sua ottica, tutta la pessima immagine della “guerra civile” in seno alle élites occidentali può essere riassorbita, in funzione di un rimbalzo della potenza nordamericana da proiettare a fondo sulle corse pazze di questo secolo.
 
Si infatti. Cosa si agita a fare. Forse uno/due mesi fa scrivevo "vediamo quanto dura il zal" prevedevo fino ad aprile/maggio. Vediamo se la ho inbroccata
saranno i mesi più pericolsi
che il nano sia un fattone arricchitosi con le tangenti nn è una novità(panama papers), con un consenso talmente basso che manco si sogna di indire elezioni

il problema è la rete di porcate costruita da mc cain e graham assieme ai dem, che passa da nuland fino ad arrivare a Burisma e ai biden

è un pentolone talmente pieno di nefandezze che, se scoperchiato, terremoterebbe l'occidente
 

ZELENSKY, PROSSIMO BIRILLO ABBATTUTO DALLA “GLASNOST TRUMPIANA”
La demolizione di Zelensky da parte del presidente degli Stati Uniti va letta in modo unitario dentro un fenomeno politico più vasto. Fa parte di quell'enorme apocalisse informativa che interpreto ormai con la categoria di "Glasnost trumpiana", che ha già puntato la prua contro tutti i costosissimi apparati USA di influenza mondiale basati sulle "bugie di Stato" (Big Pharma, servizi segreti, soft power, giornalismo, scelte militari). Per una marea di carriere e intere filiere la prospettiva immediata è di essere rase al suolo.
La classe dirigente raccolta intorno a Trump ha deciso una gigantesca operazione di verità: alla verità vuole far fare il suo corso come a un fiume rimasto per troppo tempo compresso in alvei artificiali. La pura verità – esposta come una Wikileaks statale - riesce a fungere da "pars destruens" epocale, da solvente universale inteso a fare a pezzi il sistema circolatorio del globalismo, che era ormai corrotto come la più potente delle mafie, totalitario nell'ispirazione e fermamente intenzionato a distruggere la Russia letteralmente "a ogni costo".
Leggo ancora pazzesche esaltazioni di Zelensky da parte di molte persone ancora prigioniere dello specchio deformante che nascondeva la crudissima verità esposta da Trump: la guerra ucraina è - fra le altre cose - una delle più vaste e criminali operazioni di riciclaggio di denaro mai viste. L'attore a suo tempo lanciato dal miliardario mafioso Kolomoisky è stato poi usato, remunerato e rivestito come avatar eroico da pupari stranieri che avevano già colonizzato l'Ucraina in combutta con gli iper-nazionalisti locali per fare di Kiev la piattaforma di sabotaggio permanente della pace e l'avamposto militare della russofobia occidentale.
Con il passare degli anni il "Laboratorio Ucraina" si è dimostrato essere l’officina di un progetto più vasto mirante a “ucrainizzare” l’Europa:
quel che all’inizio si vedeva solo in Ucraina e in alcuni altri stati post-sovietici doveva poi estendersi come una metastasi politica a tutto il continente. Parlo di un sistema basato su un’intransigente politica anti-russa, sulla repressione violenta di qualsiasi formazione politica disposta a un buon rapporto con Mosca, sull’occupazione sistematica dei media e la creazione di un’intera rete di giornalisti e testate alle dipendenze dell’intelligence angloamericana, su apparati di censura animati da intenti di controllo totalitario, su una polarizzazione politica estrema disposta a sacrificare al riarmo ogni diritto sociale e ogni equilibrio economico. Un progetto che ora si staglia nitido nella sua essenza come una nuova prospettiva che tocca direttamente la vita di centinaia di milioni di persone, anche se la maggior parte deve ancora affrontare il terribile risveglio.
È molto curioso vedere tanti esponenti che definiscono “fascista” qualunque idea o personalità che non collimi con il progressismo post-obamiano ritrovarsi perfettamente organici a un regime transnazionale che “in nuce” è una «Operazione Barbarossa 2.0». E non è un caso che ci siano molte personalità tedesche ben coordinate con Londra a essere organiche a questo progetto di «sovversivismo dall’alto» su scala continentale, da Ursula Von Der Leyen, alla “Verde” Baerbock (che vuole dedicare in tempi rapidissimi 700 miliardi al riarmo) fino – udite udite – a Carola Rackete.
L’Amministrazione Trump ora devasta tutto quel che copriva questo congegno, che adesso si trova esposto come un imperatore nudo. Churchill diceva che ogni tanto l’America si fa il bidet alla coscienza, ma l’acqua la fa bere a noi. Lo schema si ripete anche in questo momento. Trump ha agio a dire: “ha stato Biden” e vuole sgravarsi delle gravissime responsabilità di Washington in questo sfacelo. Nella sua ottica, tutta la pessima immagine della “guerra civile” in seno alle élites occidentali può essere riassorbita, in funzione di un rimbalzo della potenza nordamericana da proiettare a fondo sulle corse pazze di questo secolo.
Ieri ho ricordato Gorbaciov e la rivoluzione dell'unione sovietica comunista. Mi sembra che Trump sia sullo stesso andazzo. Sicuramente non sarà un cambiamento così drastico paragonabile al 91, ma un bel ripulisti e cambio di mentalità guerrafondaia non guasterebbe. se non gli fanno fare la stessa fine di Kennedy
 
ma non farmi ridere questo è un punto nodale della fine delle ostilità ! ...l ucraina NON entrerà nella nato perchè se trump volesse procedere in questo senso la guerra durerebbe altri 3..4..7 anni e l ucraina TUTTA (non solo il 20%) diventerebbe una provincia russa punto.
Situazione complessa .

Diciamo che i russi ad ora non accettano neppure truppe di pace europee.
C'è solo un' intento a 2 di chiudere la cosa. Ma sembra che siamo davvero lontani sia nei modi che nei termini.

Sono però abbastanza convinto che la Nato sosterrà Kiev . In che modi e in che termini non li conosco. Se così non fosse non vedremo solo il crollo europeo ma ben altro

Certo ci siamo fumato l'ONU ,l'aia e può anche essere che ci fumiamo la Nato ,ma non credo
 
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