Bye Bye
La NBC non voleva dirlo, ma ha detto tutto:
l’Europa è in un momento critico, paralizzata dalle lotte intestine,
terrorizzata dagli Stati Uniti, messa da parte da Trump
e ancora più scossa dalla rabbia latente degli europei che hanno censurato, ignorato e tradito nell’ultimo decennio.
Quando persino i media clienti iniziano a descrivere il continente come senza leader, diviso e impaurito,
la maschera non solo cade, ma l’intera facciata del Progetto Ucraina crolla agli occhi del pubblico.
L’Europa non è semplicemente frammentata, l’Europa ha finito di essere un attore strategico, a causa della sua psicosi russofoba di massa.
I leader europei ora lo sussurrano in preda al panico: provano “autentica paura e sfiducia” negli Stati Uniti.
Non perché Trump sia imprevedibile,
ma perché Trump ha fatto l’impensabile:
ha smascherato l’intera narrazione europea sull’Ucraina come un’impalcatura di illusioni.
Nel momento in cui Washington si è fatta da parte, la facciata è crollata,
rivelando un blocco che non può agire, non può unirsi, non può difendersi e si rifiuta di dire la verità agli europei.
Per questo censura la parola e attua una distopia orwelliana.
Come ammette l’ex presidente estone Ilves, “La spaccatura interna all’UE dimostra in ultima analisi la debolezza del blocco”.
Una struttura che si disintegra nel momento in cui viene esercitata una pressione non è un’unione.
È un impero vuoto di burocrazia, incapace di strategia e indegno di rispetto.