Lo so, leggere la verità crea fastidio.
Nazisti sono e nazisti restano.
Le azioni militari che stanno portando alla riconquista di territori occupati dai russi,
sono supportate da attività di sabotaggio verso le nuove organizzazioni amministrative russe,
dove operano ucraini filorussi
e da pressanti atti di guerriglia urbana.
Infatti, nelle regioni meridionali e orientali dell’Ucraina diversi funzionari locali,
che hanno scelto di collaborare con le autorità di occupazione russe, sono stati assassinati.
Queste
esecuzioni seriali stanno scandendo, con ritmo implacabile, i tempi di reazione degli ucraini.
Almeno cinque
funzionari ucraini filorussi, sono stati assassinati in tre occasioni diverse nell’Ucraina meridionale e orientale, una zona – questa – sotto occupazione russa.
Queste operazioni sono state eseguite in tempi coincidenti con le controffensive ucraine,
probabilmente nel quadro dello stesso disegno strategico teso a disorientare e fiaccare, anche moralmente,
l’esercito di Mosca.
Uno di questi attentati diretti al personale ucraino filorusso si è verificato contro il procuratore generale dell’autoproclamata
Repubblica popolare di Luhansk (
Lpr),
Sergei Gorenko.
Il funzionario ha perso la vita, insieme al suo vice, nell’ufficio governativo che presiedeva.
L’esplosione ha devastato parte dell’edificio, ma soprattutto ha creato uno stato di insicurezza anche in quei luoghi considerati protetti.
La notizia è stata confermata dal capo della Repubblica popolare di Luhansk,
Leonid Passetchnik,
che ha definito l’attentato un “atto terroristico”.
Una chiara affermazione strumentale, vista la guerra in corso.
Contemporaneamente, l’agenzia russa
Interfax ha annunciato un altro attentato,
che ha procurato la morte di
Oleg Boyko, vicecapo dell’Amministrazione russa di
Berdyansk,
nell’oblast di
Zaporijjia e responsabile dei servizi erogati dal Comune nell’ambito dell’amministrazione militare-civile della città,
e di sua moglie
Lioudmila, responsabile della
commissione elettorale territoriale locale,
incaricata di organizzare il referendum sull’adesione alla Federazione Russa.
La coppia è stata uccisa vicino casa. Le autorità locali accusano Kiev di aver organizzato questi attentati.
Sempre venerdì 16 settembre alcuni missili hanno colpito diverse aree sotto controllo russo,
uno dei quali ha semidistrutto una sede governativa al centro della città di
Kherson,
ferendo gravemente il capo del dipartimento del Lavoro e delle Politiche sociali della regione e uccidendo il suo autista.
Da indagini effettuate dalle autorità locali, i missili che hanno colpito con precisione gli edifici
sono i missili
M142 Himars,
High Mobility Artillery Rocket System, di fabbricazione statunitense.
Il consigliere presidenziale ucraino,
Mykhailo Mykhailovych Podoliak, ha affermato che il blitz
deve essere visto come uno scontro tra i gruppi della criminalità organizzata locale
che combattono per le proprietà saccheggiate prima della loro fuga.
O come epurazione, da parte della Russia, di testimoni di crimini di guerra.