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"Controffensiva ucraina", intervento Nato e strategia di medio periodo della Russia: alcune cosiderazioni
"Controffensiva ucraina", intervento Nato e strategia di medio periodo della Russia: alcune cosiderazioni

I russi non riescono a tenere i territori annessi per il semplice motivo che nei mesi precedenti, hanno conquistato territori troppo vasti per il numero di truppe che hanno impegnato: insomma, la coperta russa è troppo corta, copri di qua ti scopri di là. Di fronte all'offensiva ucraina, i russi avevano due scelte: ordinare la difesa a oltranza dei territori conquistati (molto costoso in termini di perdite umane, anche se la difesa avesse avuto successo) o cedere territorio e risparmiare gli uomini. Hanno scelto di cedere territorio perché il territorio si riconquista, i morti non si resuscitano.
Probabilmente (ovviamente, è solo una mia ipotesi) i russi hanno sinora impegnato in Ucraina soltanto 200.000 uomini circa perché
- a) all'inizio delle ostilità, hanno fatto una prognosi politica errata, ossia che sarebbe stata possibile una di queste due soluzioni:
2) soluzione diplomatica, trattativa da posizioni di forza con Kiev + USA
- b) l'intenzione russa era dunque quella di combattere una guerra il più possibile limitata, in sintesi condurre una "diplomazia armata".
In sintesi i russi non avevano previsto il livello dell'escalation politico - militare USA-NATO, anche perché gli USA e la NATO NON hanno deciso immediatamente, subito dopo l’invasione russa, il livello della loro escalation. Nell'articolo che linko in calce esamino anche questo aspetto.
Probabilmente, il campo occidentale NON ha deciso subito l'escalation, ma solo dopo avere interpretato (erroneamente, come sconfitta e incapacità russa) l’attacco secondario- manovra diversiva iniziale russa verso Kiev.
Dopo l'escalation politico-militare occidentale, i russi sono passati a una guerra d'attrito molto efficace nel Donbass, dove hanno conquistato vasti territori su più di 1000 km di fronte. Però, se avevano le capacità di conquistare questi vasti territori, NON avevano le capacità di tenerli, perché per tenere territori così vasti ci volevano come minimo altri 200-300.000 uomini che li occupassero e li difendessero in profondità.
Sono quelli che stanno mobilitando ora (e altri secondo me ne seguiranno, l'ordine di mobilitazione è aperto, non c'è bisogno di rinnovarlo). Verosimilmente, le prossime mosse russe saranno:
- a) attesa della ratifica dell'annessione alla Russia dei territori del Donbass, con finestra di opportunità per l'apertura di una trattativa
- b) integrazione dei richiamati, buona parte dei quali andranno a sostituire reparti operativi stazionanti alle frontiere russe, che invece saranno dislocati in Ucraina
- c) preparazione di una o più offensiva/e invernale, secondo me riaprendo un fronte Nord in direzione di Karkhov, per compromettere le conquiste ucraine nel bacino dell'Oskil minacciandone le retrovie
- d) esecuzione dell'offensiva, o delle offensive (ovviamente non conosco i piani dello SM russo).
Per eseguire questi compiti la Russia non ha alcun bisogno di impiegare l'arma atomica, deve solo impiegare una parte maggiore delle sue capacità convenzionali.
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