Situazione Ucraina

ma allora sto giappone è in guerra o no?
uno stato autonomo per ogni materia prima del creato, aka esportatore
soffrirà nel vedere una moneta debole(come soffrivamo noi nel 1985 lol)?
uno stato con pochissimo debito

come faranno i russi senza il big mac?

che forse forse
applicare certi parametri occidentali di analisi su uno stato che occidentale(nel bene e nel male) non è
sia stato una gran coglionata?
a chi scrive aka e lol non replico...ora devo monitorare gli acquisti fatti in open in America....stammi bene..salutami la psicologa
 
L’Italia è completamente tagliata fuori per quanto riguarda l’Ucraina,
poiché la popolazione sta diventando sempre più critica nei confronti di tale assistenza.

Lo riporta il quotidiano La Repubblica.


Secondo il giornale, il nuovo ottavo pacchetto di aiuti militari,
che dovrebbe essere pronto entro Natale, è in fase di stallo.


Il giorno prima a Kiev il vice primo ministro e titolare degli Esteri italiano Antonio Tajani
ha riferito sulla preparazione del pacchetto.

Il quotidiano ha affermato che il ministero della Difesa (guidato dal ministro Crosetto) non ha potuto confermarlo.



Successivamente Tajani ha chiarito che il nuovo pacchetto potrebbe non includere armi,
ma piuttosto uniformi e materiali vari non letali, come i caschi per la visione notturna.

“La nostra linea non è cambiata:
nessuna arma ricevuta dall’Italia potrà essere utilizzata per colpire il territorio russo.
Non siamo in guerra con la Russia”.


Come sottolinea il quotidiano, i sette pacchetti precedenti hanno prosciugato notevolmente gli arsenali italiani.

Solo uno di questi è passato sotto l’attuale governo.
 
Ho la netta impressione che la guerra in Ucraina
sia sfuggita di mano sia alla Casa Bianca
che alle cancellerie europee.

La decisione del Congresso statunitense di non autorizzare nuovi aiuti per sei miliardi di dollari all’Ucraina
è un indizio su quello che potrà accadere nei prossimi mesi.

La vittoria elettorale in Slovacchia del socialdemocratico Robert Fico, considerato filo-russo,
è un altro indizio dello sfaldamento della coalizione internazionale che sostiene l’Ucraina
dopo l’invasione dell’esercito della Federazione Russa.

Lo stesso ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha affermato che “c’è poco spazio per altre armi”.


La controffensiva dell’esercito ucraino non sta sortendo gli effetti sperati sul campo di battaglia
nonostante la fornitura di armi sempre più sofisticate da parte della coalizione capitanata dagli Stati Uniti.

È crescente l’insofferenza da parte dell’opinione pubblica occidentale
per i costi che sta sostenendo per una guerra che sentono sempre più lontana.

Il sentiment dei cittadini americani ed europei addebita al conflitto i problemi economici che stanno affrontando.

Sostegni economici e finanziari che stanno impoverendo i contribuenti dei Paesi donatori.

Gli effetti politici del mutato consenso a favore del sostegno sine die all’Ucraina
possono comportare problemi elettorali nelle elezioni presidenziali negli Stati Uniti
che si terranno martedì 5 novembre del prossimo anno e alle elezioni europee
per il rinnovo del Parlamento nel giugno del 2024.

Lo sfaldamento della coalizione potrebbe determinare problemi sul campo di battaglia a favore della Russia.
 
Da stratega sa che il tempo gioca a suo favore,
anche perché le sanzioni economiche irrogate contro la Federazione Russa
pare abbiano avuto fino a ora effetti limitati e non abbiano scalfito la sua popolarità.

L’Occidente non ha fatto i conti con una Federazione Russa dove il sentimento nazionalista è ancora molto forte.

Patriottismo che ho direttamente potuto constatare, quando di recente ho fatto una visita specialistica.

Il medico era una professionista russa perfettamente integrata in Italia
e che sosteneva senza alcuna riserva il presidente Putin.

Nelle condizioni date, è giunto il momento di riattivare i canali diplomatici
per cercare di trovare un compromesso tra i belligeranti.

Nessuno dei contendenti può permettersi, per ragioni interne, il lusso di perdere la guerra.

Gli stessi leader occidentali devono poter dimostrare alla propria opinione pubblica
che le ingenti risorse pagate dai contribuenti abbiano raggiunto l’obiettivo
di salvaguardare la giovane democrazia Ucraina.

Lo stesso zar russo dovrà essere messo in condizione di poter rivendicare
un parziale successo della sua “operazione militare speciale”.


Un ragionevole compromesso senza sconfitti e vincitori è il minore dei mali!
 
Ahahahahahahahah dovesse accadere veramente ..........

Comincia cautamente e gradatamente a prendere le distanze da Volodymyr Oleksandrovyč Zelens’kyj,
non per fare un favore allo zar Vladimiro o all’imam Bergoglio,
ma per risparmiare finalmente il popolo e il territorio ucraini da un massacro senza fine.

Ormai, è chiaro anche ai ciechi che questa scellerata guerra non avrà mai termine,
se l’Occidente continuerà a finanziare ed a rifornire di armamenti l’Ucraina,
emblema non delle democrazie occidentali,
ma, al contrario, delle oligarchie e dei corrotti,
che guadagnano col conflitto, contando che sia ad infinitum
.

Se ne sono accorti anche i migliori sostenitori dell’Ucraina, i governanti di Varsavia,
che pur hanno accolto milioni di profughi, donando loro gli stessi diritti dei cittadini polacchi.

Ebbene, si sono accorti con dolore di aver ospitato non solo i profughi,
ma anche cosche mafiose guidate dagli oligarchi di Kiev,
i quali, ad esempio, hanno svenduto in Polonia,
causando danni irreparabili agli agricoltori locali,
il grano teoricamente destinato agli affamati del Terzo e Quarto Mondo.



Insomma comincia ad inviare invece di armi
l’esortazione a chiudere questa tragedia, concedendo,
a Vladimir Putin, la porzione russofona dell’Ucraina, del resto, già occupata dai russi.

Gli amici veri debbono pensare ai bisogni della popolazione
e sempre meno agli affari ed alle esose pretese di Zelens’kyj e compagni,
i quali, da tempo, hanno cominciato a mostrare un volto assai meno rassicurante
per l’Occidente.

Vedi la presenza compiaciuta e complice del leader ucraino,
quando gli idioti del Parlamento canadese hanno reso onore
ad un nazista ucraino, partecipe dei massacri di civili inermi,
in ispecie ebrei, polacchi e russi.



Dammi retta, mostra che, pur essendo leali e coerenti,
nessuno di noi è NATO ieri.
 

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