"Ho deciso di ritirare le nostre truppe per riposizionarle su linee più favorevoli.
Hanno fatto il loro dovere al meglio e inflitto perdite molto gravi agli invasori",
ha scritto Syrskyi, il nuovo comandante in capo delle forze armate ucraine nominato l'8 febbraio scorso.
Agli analisti, però, la ritirata ucraina sembra essere stata imposta dallo sfondamento russo delle loro linee.
L'Isw non ha dubbi: la cattura russa di Avdiivka dopo quattro mesi di intense operazioni offensive
mostra il modo in cui i russi perseguono operazioni offensive
che non creano necessariamente le condizioni per ampi vantaggi operativi,
ma costringono comunque gli ucraini a impegnare uomini e materiali per la difesa.
Cosa succederà ora?
Senza dubbio, Putin è intenzionato a proseguire la guerra.
"L'Ucraina è per la Russia questione di vita o di morte.
Se non fosse stato per la posizione dell'Occidente,
i combattimenti sarebbero cessati un anno e mezzo fa".