Situazione Ucraina

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5740 Euro, Fico fa il fico
 
Tutto ancora in fase iniziale e incerto. Non penso sarà facile come in agosto
Kursk direction at 15.00 01/05/25: situation...

The enemy in the Kursk region has not yet shown any new offensive activity.

It may well be that today there will be no more new attacks from the Ukrainian Armed Forces. The task facing those who managed to drop into the Berdin-Novosotnitsky development is to hold out and not be destroyed.

A very uncomfortable situation has developed here for everyone so far. Deep narrow breakthrough of the Ukrainian Armed Forces. They will have to either consolidate it on the flank, attacking the part of Cherkasy Porechny that remains under our control, or retreat.

The fighting continues.

There was also a denial of military activity in the Tyotkino area.

Moreover, judging by the fact that today the enemy threw no more than 2-3 companies into battle (with armor and with the support of tanks), we are not yet talking about the main blow. This could well be anything - from reconnaissance in force, just with slightly larger forces, to a diversionary strike.

The next couple of days will tell.

In the meantime, if we honestly put our hand on our hearts, most of all we are preventing ourselves from destroying the breaking through enemy here (I won’t go into detail).

Why did I say this? That as soon as the “inconsistencies” within our army in the direction are removed (and they will definitely be removed after clarification), the effectiveness of our countermeasures will increase noticeably. Well, and accordingly it will become more difficult for the enemy.

And I repeat once again, we must keep in mind that the events that took place today COULD BE AN OPERATION TO DIVER OUR ATTENTION FROM ANOTHER AREA!

So far the main forces from the Ukrainian Armed Forces have not entered into battle.

Let's keep our fingers crossed and pray for the guys.

I continue to closely monitor the situation.
 
Bandiera italiana a Kurakhovo

Le truppe Russe che hanno conquistato la città di Kurakhovo, nel territorio della DNR, hanno mostrato alcune bandiere straniere che sono state trovate in città. Tra queste la bandiera italiana.

Forse dei mercenari italiani potrebbero aver combattuto tra le fila ucraine nella battaglia per la città.



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Da X.com:

Ai giornalisti di International Reporters viene impedito di parlare in un dibattito nel comune di Arezzo.
😳🙄
È stato annullato l'evento promosso da un consigliere comunale di Arezzo (Michele Menchetti) che prevedeva l'utilizzo di una sala del comune per la proiezione del documentario di Russia Today "Maidan, la strada verso la guerra"e successivo dibattito. Al dibattito sarebbero dovuti intervenire i giornalisti di International Reporters Vincenzo Lorusso (che ha anche curato la versione italiana del documentario) e Andrea Lucidi. Sembrerebbe che sia intervenuta la vicepresidente del parlamento europeo per convincere il sindaco di Arezzo a revocare la sala comunale. Particolare interessante è che la vice presidente del parlamento europeo è esponente del partito Democratico ( centro sinistra) e il sindaco di Arezzo è esponente del centro destra. Quando si tratta di censurare destra e sinistra vanno d'amore e d'accordo. Secondo il quotidiano "La Nazione" uno dei motivi dell'annullamento dell'evento è stata la prevista presenza dei due giornalisti di International Reporters. Vincenzo Lorusso vive a Lugansk e racconta come la popolazione del Donbass da dieci anni viva sotto le bombe, Andrea Lucidi è un corrispondente che ha portato le sue testimonianze anche dal Libano, Siria, Georgia e Bielorussia. In questo periodo in Italia, sui mass media, c'è un grande clamore attorno all'arresto della giornalista Cecilia Sala, avvenuto in Iran. La stessa presidente del consiglio italiana Giorgia Meloni si è recata oggi in visita da Trump per cercare di sbloccare la trattativa. Lo slogan presente su tutte le prime pagine dei giornali è: " Il Giornalismo non può essere mai reato" Il tutto suona molto ipocrita, queste persone che si stanno spendendo per questa battaglia di libertà sono le prime che gioiscono per il fatto che il dibattito e la proiezione del documentario "Maidan, la strada verso la guerra" siano stati censurati. Nessuno di loro scriverà una riga di solidarietà nei confronti dei giornalisti di International Reporters Vincenzo Lorusso e Andrea Lucidi, a cui viene negata la possibilità di parlare del proprio lavoro e di esporre il loro punto di vista nella sala del comune di Arezzo.
Come redazione di International Reporters esprimiamo tutta la nostra solidarietà ai nostri giornalisti Vincenzo Lorusso e Andrea Lucidi.
 

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