Allora, aggiornamento sui foreing fighters.
Se un italiano va a combattere per un esercito straniero poi quando torna lo mettono dentro di default.
Ci sono delle eccezioni, se il tizio va a combattere per un paese straniero ma alleato dell'Italia, o comunque non mette in imbarazzo in nessun modo il governo italiano allora "chiudono un occhio". Fanno il processo e non lo condannano con la motivazione che il fatto non costituisce reato.
La differnza che fa imprigionare uno o meno è la situazione geopolitica.
I miei amici sono miei amici e se sei amico del mio nemico sei mio nemico anche tu.
Se quello torna in Italia lo mettono dentro perchè ha combattuto per la Russia, e non lo puo' negare in nessun modo.
Poi lo tengono dentro se altre pendenze, come sembra il suo caso. Quello non ha scampo