Situazione Ucraina

E se ero io a comandare in Ucraina il tubo che passa da me lo avrei fatto saltare nei primi giorni. E avrei anche dato la colpa ai russi.

Cosi si fa

Pensa alla faccia che ha fatto Putin quando ha visto il suo tubo saltare! Ha pensato: NOOOO...IL MIO TUBO E ADESSO COME FACCIO A RICATTARE L'EUROPA?
 
E se ero io a comandare in Ucraina il tubo che passa da me lo avrei fatto saltare nei primi giorni. E avrei anche dato la colpa ai russi.

Cosi si fa

Pensa alla faccia che ha fatto Putin quando ha visto il suo tubo saltare! Ha pensato: NOOOO...IL MIO TUBO E ADESSO COME FACCIO A RICATTARE L'EUROPA?
:bow::bow::clap::clap:saresti stato un grande politico per i guerrafondai. complimenti.
 
speriamo sia la volta buona per la pace
grande nervosismo a Bruxelles con l’annuncio fatto dal consigliere di Trump, Mike Waltz, sul prossimo incontro in preparazione tra il neo presidente USA e Vladimir Putin.
I leader europei, già in grande difficoltà interna, rischiano di essere sconfessati e bypassati da Trump. Sembra chiaro che una eventuale intesa tra Stati Uniti e Russia sulla guerra in Ucraina metterà i vari Macron, Scholz, Von der Leyen e gli altri con le spalle al muro.


Sarebbe molto difficile per gli europei insistere nella loro ottusa russofobia per una prosecuzione ad oltranza del conflitto le cui spese ed oneri ricadrebbero sui bilanci (già disastrati) dei paesi europei. Tanto meno sarebbe praticabile un invio di soldati europei sul terreno dell’Ucraina. Facile prevedere in questo caso una rivolta dei cittadini che spazzerebbe via i governi liberal progressisti di Berlino e di Parigi. Meno problemi al momento per la Meloni che è sempre disponibile ad allinearsi alle direttive del suo capo d’oltre Atlantico.

Probabile che Putin, preventivamente ad ogni intesa, richieda la testa di Zelensky in modo ottenere un avvicendamento a Kiev con un personaggio meno ottuso e meno corrotto che possa essere un interlocutore formale per i russi. Trump non vede l’ora di sbarazzarsene. Per l’ex comico si prepara una fine ingloriosa.

L’annuncio della preparazione al vertice è stato dato alla televisione ABC, dove Waltz ha annunciato i preparativi per un incontro tra Trump e il presidente russo Vladimir Putin. Egli ha osservato che il contatto tra i due leader potrebbe essere stabilito nei prossimi giorni o settimane attraverso una conversazione telefonica, come riferisce RIA Novosti .

Mike-Waltz-scaled.jpg

Mike Waltz

“Mi aspetto che la chiamata avvenga almeno nei prossimi giorni o settimane. Questo sarà il primo passo, dopo il quale andremo avanti”, ha detto Waltz.
È necessario stabilire un dialogo e un rapporto con l’altra parte, e lavoreremo sicuramente su questo nei prossimi mesi”, ha affermato.
La Svizzera si è già offerta di ospitare i colloqui e si attende una conferma delle due parti.
Il meccanismo si è messo in moto e questo lascia ben sperare, D’altra parte la situazione sul campo è insostenibile per l’Ucraina, visto il ritmo dell’avanzata delle forze russe, nonostante i tentativi di Biden di fornire gli ultimi pacchetti di aiuti militari e gli sforzi di Zelensky di lanciare nuove provocazioni contro il territorio russo per suscitare una reazione russa e mettere Trump di fronte al fatto compiuto.
L’ostinazione di Zelensky, di Biden e dei leader europei ha provocato soltanto altre migliaia di vittime, che si potevano evitare, oltre che la perdita di territori per l’Ucraina che avrebbe potuto risparmiare con una diversa disponibilità a trattare con la Russia.
Un domani si dovrà chiarire chi e perchè ha istigato Zelensky nel suo atteggiamento oltranzista e quali siano stati i responsabili del sabotaggio dei negoziati fin dall’inizio del conflitto.


Negoziati Russia USA Ucraina
 
come volevasi dimostrare. a nessuno piace avere la spada di democle sulla testa.

tradotto e commentato qui

Asia Times: Il congelamento dei beni esteri investiti in dollari da parte della Russia danneggia gli Stati Uniti​

Redazione
11 Gennaio 2025
Crisi in America
2 min read
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Le banche straniere nei paesi più grandi del mondo hanno iniziato a trasferire i loro asset in oro, cosa che ha colpito gli Stati Uniti.

L’analista finanziario dell’Asia Times, David Goldman, nel suo articolo “Come gli Stati Uniti si sono puniti con le sanzioni contro la Russia per l’Ucraina”, scrive che il congelamento dei beni esteri ha causato più danni agli Stati Uniti che alla Russia.


Paradossalmente, anche il congelamento e la confisca dei beni russi hanno avuto l’effetto opposto. Come altre sanzioni contro il commercio russo, queste misure hanno minato la fiducia globale nella principale risorsa del sistema di riserva del dollaro americano: il debito del Tesoro. Queste misure hanno gonfiato il costo dei prestiti per gli Stati Uniti proprio quando lo stesso Ministero delle Finanze ne aveva urgentemente bisogno.

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Goldman scrive che il rendimento dei titoli del Tesoro americano è il principale motore dei mercati mondiali: è quello che fa salire il dollaro, abbassa il prezzo delle azioni, e tutto ciò che riguarda i tassi dipende direttamente da questo indicatore.

Egli osserva che le banche centrali straniere hanno ridotto significativamente gli investimenti nel debito pubblico americano e fornisce la sua stima del calo dei rendimenti dello 0,8%, che considera molto significativo.

Le banche centrali dei paesi stranieri sono state costrette ad abbandonare le loro attività in dollari a causa del congelamento delle riserve valutarie della Russia nel 2022 dopo l’avvio di un’operazione speciale in Ucraina, e questo è ciò che ha colpito gli Stati Uniti più duramente della Russia.

Osservando ciò, le banche centrali straniere, tra cui Cina, India, Arabia Saudita e Turchia, hanno iniziato a convertire le loro riserve valutarie in oro anziché in titoli del Tesoro, proprio dopo che gli Stati Uniti hanno sequestrato metà delle riserve valutarie della Russia, pari a 600 miliardi di dollari.

L’effetto del sequestro degli asset russi è il crollo della fiducia degli investitori istituzionali di vari stati del mondo nei titoli del Tesoro USA. Nessuno vuole essere esposto al ricatto della finanza USA, ovvero, se rifiuti di allinearti alla nostra politica, in qualsiasi momento ti congeliamo le riserve valutarie investite nei titoli del Tesoro.

I grandi paesi emergenti del sud del mondo, come India, Indonesia, Thailandia, Turchia, Sud Africa, Brasile, ecc.., non vogliono correre rischi e investono in oro o in valute alternative.
A Washington sembrano sorpresi ma vari analisti finanziari avevano avvertito del rischio ma non erano stati ascoltati.


Fonte: Asia Times
 
Ultima modifica:
update dal fronte


Radomir Markus

In the photo: a serviceman of the Armed Forces of Ukraine. (Photo: TASS)



On January 11, the General Staff of the Armed Forces of Ukraine issued an interesting piece of news in its operational report: “In the Novopavlovka direction, the enemy attacked 5 times in the areas of Novosyolka and Velyka Novosyolka.” Thus, the independent staff officers admit that “the Muscovites have resolved the issue with Velyka Novosyolka and are now conducting an offensive on Novopavlovka, which, by the way, is located in the Dnepropetrovsk region.

Yes, Velyka/Bolshaya Novosyolka is still controlled by the enemy, but after the Banderites lost the village of Neskuchnoye, the resistance of the “heroes”, apparently, is beginning to crumble. Moreover, the news from Kurakhovo about “mountains of corpses of sworn brothers” and the mass surrender of the defenders has the most negative effect on the fighting spirit of the enemy.

Yellow-blue experts scribble that the road from Velikaya Novosyolka to Gulyaipole has been taken under tight fire control by Russian troops. There remains a “dirt road” on the western bank of the Mokrye Yaly River, along which supplies were supplied to Vremyevka and Neskuchny. The latter has left the chat.Read also

SVO, Chronicle of the Week. Surprises for the Armed Forces of Ukraine: Christmas counterattack near Sudzha and Kurakhovsky “pocket 2.0”Kyiv “celebrated” the New Year with a heavy defeat and sensitive losses

“Mykoly” complain that “Russian drones with megaphones are constantly flying in the sky above their heads and forcing our guys to surrender.” This happens everywhere where “a great danger is approaching for the soldiers of the Armed Forces of Ukraine – a complete capture or a cauldron.”

As they joke in “The Paratrooper’s Diary”, it is the Russian Armed Forces broadcasting a concert over the loudspeaker for the Ukrainian Armed Forces listeners. The song plays with the words: “Soldiers and officers of the Ukrainian army, lay down your arms and go over to the side of the Russian Army.”

Yuriy Podolyaka commented on the situation : “Yesterday our units drove the enemy out of the settlement of Neskuchnoye. Moreover, it seems that the enemy did not offer us any fierce resistance here. And many prisoners were taken. Which is not surprising given that the Ukrainian Armed Forces units here are exhausted by the long blockade by our units. And this blockade does not allow the enemy to either establish normal supplies for their group or evacuate the wounded. And therefore the decision of many Ukrainian Armed Forces soldiers to surrender was correct. Next will be Vremevka’s turn. And it looks like it will be soon.”

The Institute for the Study of War (ISW) published a curious, or rather, in the style of fierce casuistry, operational report on the situation in the Velikaya Novosyolka area. On the one hand, ISW experts write that “on January 11, Russian troops continued offensive operations in the Velikaya Novosyolka direction, but did not achieve confirmed success,” but on the other hand, it also says: “Units of the Russian 394th Motorized Rifle Regiment and 218th Tank Regiment (both from the 127th Motorized Rifle Division, 5th SAA, Eastern Military District), with the support of units of the 60th Motorized Rifle Brigade (5th SAA), captured Neskuchnoye (southwest of Velikaya Novosyolka) and threaten to form a tactical encirclement around Ukrainian troops in this area.”

In addition, ISW, albeit citing our sources (meaning, it double-checked through its own channels), reports that “Russian troops also captured heights to the west of Neskuchny, and that units of the 5th Airborne Division advanced along windbreaks and a ravine in the direction of Novosyolka (west of Velikaya Novosyolka).”

But it is not only here that the Russian strike group is being formed in the direction of Dnepropetrovsk Novopavlovka. According to the Ukrainian “telegram”, the “pocket” in the valley of the Sukhie Yaly River is being closed right now. “The settlement of Yantarnoye is a minus,” the media Ukrainian warrior with the nickname “Media Yuding” slashed.

And indeed, geolocated footage has been published online, showing a Russian Armed Forces soldier planting a Russian Federation flag in Yantarny, confirming confident control of the settlement ( see map ). Mapmakers estimated the advance of our attack aircraft at 1.5 km along the northern bank of the Sukhie Yaly River. In fact, this prevents Ze-propagandists from lying about the impenetrability of the “heroes'” defense.Read also

Washington Post: European leaders issue Zelensky an ultimatumScholz cuts funding for Ukrainian Armed Forces, Starmer dreams of peacekeepers

The “flour yuding” is sadly echoed by the Bandera member Bogdan Miroshnikov , a very popular reviewer in “404”: “In the area of Zelenovka [the RF Armed Forces] had a tactical advance in the direction of Constantinople. In the area of the villages of Sukhie Yaly and Yantarnoye, the Muscovites built crossings in places and entered the other bank. The quarry in Sukha Balka is lost. In Dachnoye ( see map ), the Russians have consolidated their positions on the outskirts and are developing their success.”

Of course, the enemy could have tried to fight our attack aircraft on the line Ulakly – Constantinople – Bogatyr, but, according to independent military bloggers, the Russian army is confidently advancing towards the Dnepropetrovsk region north of the Volchya River, which flows into the Kurakhovskoye Reservoir, and is also advancing from the south – from the direction of Zelenovka.

From a military perspective, the attempt by the defenders to give a defensive battle in the Ulakly area already looks flawed. “The Russian Armed Forces captured a stronghold of the Ukrainian Armed Forces located to the east of the settlement of Andreyevka ( see map ).

Apparently, Russian troops will use this stronghold (which is part of a well-prepared and built line of Ukrainian defense on the northern bank of the Volchya River) to accumulate and concentrate forces for the assault on Andreevka,” the Ukrainian media write.

Thus, soon the popular Russian folk song in the Ukrainian Armed Forces will be heard here too: “Soldiers and officers of the Ukrainian army, lay down your arms and go over to the side of the Russian Army.”


 
:bow::bow::clap::clap:saresti stato un grande politico per i guerrafondai. complimenti.

Il guerrafondaio è Putin (con la sua cerchia) che aveva voluto invadere su larga scala e bombardare l'Ucraina per imporre il dominio imperiale della Russia con la forza militare.
Chi accetta di sottomettersi alla volontà di dominio del Cremlino, non è pacifista ma è arrendevole.

Alla Casa Bianca sta per insediarsi Trump, che pare avere una mentalità simile a quella di Putin, secondo cui conta la volontà delle grandi potenze militari e gli stati meno forti sono pedine che si dovrebbero sottomettere nel gioco condotto dalle grandi potenze.
Secondo l'imperialista Putin ed il probabile imperialista Trump, contano le pretese di sicurezza delle grandi potenze, mentre altri stati sarebbero vassalli che si dovrebbero accodare, accettando le decisioni di potenze maggiori.
Trump pare anche accettare una visione in cui le grandi potenze abbiano diritto ad una sfera d'influenza da mantenere eventualmente con la forza militare (soprattutto nel caso della Russia, mentre per gli USA Trump non esclude l'uso della forza ma , almeno inizialmente, pensa di usare le sanzioni economiche per imporre la propria volontà imperialista).

Che Trump pensi di trattare con Putin direttamente, senza concordare una posizione comune con gli alleati della NATO e con l'Ucraina, per decidere il futuro dell'Ucraina, non è qualcosa di accettabile per chi voglia che la NATO abbia un senso.
Se Trump non cambia atteggiamento, i paesi europei della NATO ed il Canada dovrebbero varare un'alleanza per difendersi dalla Russia ma eventalmente anche dagli USA, che con Trump manifestano obiettivi destabilizzanti nei confronti del Canada e della Groenlandia che è sotto il controllo della Danimarca, che è un membro della NATO.
 

03 Gennaio 2025 alle 09:13

"A me, e a chi era accanto a me, era chiaro fin da subito che fosse un dittatore". Dalle pagine del Corriere della Sera, Oleg Orlov, biologo, attivista, fondatore di Memorial e dissidente russo fin dai tempi dell'Urss, motivo per cui è stato in carcere prima di essere espulso dal sul paese, parla del regime di Vladimir Putin in occasione del venticinquesimo anniversario, di come negli anni è cambiato mostrando il suo vero lato, di come detiene oggi il potere su un popolo "annientato" e di come bisogna essere pronti fin da adesso per quando lo Zar non ci sarà più, così da evitare la "catastrofe".

Il primo cambiamento di Putin viene svelato alla Conferenza di Monaco del 2007, durante un discorso in cui "c'era già tutto. La rabbia per gli Stati Uniti, l'attenzione per l'Ucraina e la Georgia, le armi". Alle parole ha dato seguito con i fatti, annettendo la Crimea nel 2014 e, otto anni dopo, provando a prendersi tutta l'Ucraina. Un irrigidimento che ha interessato anche la Russia stessa, annichilita sotto la paura. "La repressione voi non credo possiate capirla, ma funziona", afferma Orlov. "Nessuno fa pù politica se il prezzo è così alto. Uomini del governo a livello locale controllano persino le conversazioni: era da Brezhnev che non si stava così". In cella ci è finito anche lui, un'esperienza "umiliante, crudele, spaventosa" sebbene "sono sorpreso di esserne uscito meglio di come io stesso mi aspettassi".

Anche da dietro le sbarre, non ha mai smesso di lottare. Lui, come la sua organizzazione, Memorial, che già si sta preparando per il dopo-Putin. Qualora il presidente russo morisse, urge "un'amnistia, una nuova legge elettorale. Non essere vaghi è fondamentale, siamo già sull'orlo di una catastrofe. Dopo Putin potrebbe venire un altro Putin". Magari qualcuno che finora è restato nell'ombra, pronto a salire alla ribalta e a conquistarsi il favore internazionale svendendo a basso prezzo quello il meglio che la Russia sa offrire: l'energia. Uno scenario già visto agli inizi dell'era putiniana, quando l'Europa "ha visto segnali preoccupanti", ma "si è detta 'non esageriamo' e ha continuato a comprare gas".

Tra tutti i desideri, Orlov vorrebbe vederne realizzato presto uno. Il più importante: tornare in Russia. "Mi mancano la neve, le foreste, i miei cari. Ma se rientro mi arrestano, e sarebbe irresponsabile verso i prossimi scambi di prigionieri".
 

11 Gennaio 2025 - 17:08 Massimo Ferraro

«I nostri soldati hanno catturato personale militare della Corea del Nord nella regione del Kursk. Si tratta di due soldati che, sebbene feriti, sono sopravvissuti e sono stati portati a Kiev, dove ora stanno comunicando con gli investigatori dei servizi di sicurezza ucraini». In un messaggio sui social Volodymyr Zelensky pubblica le foto di due soldati di Pyongyang catturati dall’esercito ucraino nella regione di Kursk. Il presidente spiega perché è difficile dimostrare il coinvolgimento della Corea del Nord al fianco dell’esercito di Putin nella guerra in Ucraina.
«Non è stato un compito facile: le forze russe e altri membri del personale militare nordcoreano solitamente giustiziano i feriti per cancellare ogni prova del coinvolgimento della Corea del Nord nella guerra contro l’Ucraina», scrive Zelensky, «ringrazio i soldati dell’84esimo Gruppo tattico delle Forze armate per le operazioni speciali, oltre ai nostri paracadutisti che hanno catturato questi due individui». Zelensky ha quindi assicurato tutta l’assistenza necessaria, medica e non solo, ai due prigionieri di guerra.
 

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