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Potrebbe essere vero........

"Nel 2017, è stato riferito che ci sono circa 10 milioni di unità abitative sfitte in Egitto,
di cui circa la metà sono costruite e nell’altra metà sono in costruzione.
Ad esempio nelle due più grandi città satellite del Cairo.
Una enorme quantità di appartamenti costruiti e vuoti di proprietà del governo e di privati
e aree edificabili sufficienti ad ammortizzare circa 6 milioni di abitanti.
La maggior parte della popolazione locale non riesce ad acquistare gli appartamenti
nonostante il loro prezzo molto basso (tra i soli 150 ei 300 dollari al metro quadrato).
Sebbene lo stock di appartamenti cambi nel tempo, sembra rimanere molto ampio
e immediatamente disponibile per l’occupazione da parte dell’intera popolazione di Gaza.
In una delle due città sopra citate, con il costo medio di un appartamento di 3 locali di 95 mq
per circa 2,2 milioni di abitanti, si può stimare che l'importo totale necessario per trasferire
in Egitto sarà dell’ordine di 5 -8 miliardi di dollari. Questa somma
rappresenta solo un valore compreso tra l’1% e l’1,5% del PIL dello Stato di Israele
e può essere facilmente finanziata dallo Stato di Israele, anche senza alcun aiuto internazionale".
 
In questo contesto è opportuno ricordare che lo stato di Israele ha speso circa 200 miliardi
che è fondamentalmente una sorta di pagamento per l’acquisto della Striscia di Gaza
a cui possiamo aggiungere molto valore nel tempo,
tanto che si tratta effettivamente di un investimento molto utile per lo stato di Israele.

Le condizioni del territorio di Gaza, simili a quelle dell’area di Gush Dan,
consentiranno in futuro a molti cittadini israeliani di vivere ad un alto livello.

II 16/12/2022 il Fondo monetario internazionale ha approvato un prestito di salvataggio di 3 miliardi di dollari per l'Egitto
a fronte dell’aggravarsi della crisi economica che sta attraversando (nel 01/2023 l’inflazione in Egitto è salita al 26,5%)
ma è condizionata da condizioni e riforme draconiane dell’economia egiziana.
Sebbene il FMI abbia raccomandato il passaggio a un tasso di cambio flessibile,
si prevede che questo approccio aggraverà l’inflazione e peggiorerà addirittura i problemi relativi al costo della vita.
Dal marzo 2022 la sterlina egiziana ha perso circa la metà del suo valore
(il tasso di cambio ufficiale del dollaro è aumentata del 95% da 15.7 a 30.7 sterline per dollaro) molto meno del tasso del mercato nero.
Questo deprezzamento del valore della moneta ha già danneggiato l’economia egiziana
aumentando significativamente i costi di importazione di prodotti alimentari nel paese
(circa il 70% della popolazione egiziana che vive con un reddito di pochi dollari al giorno,
sopravvive acquistando pane e prodotti di prima necessità sovvenzionati dal governo egiziano).
Il settore privato in Egitto fatica a riprendersi e la sua produzione è in costante calo da 26 mesi consecutivi.
Il prestito è inoltre condizionato alla cessazione dei privilegi di cui godono le società di proprietà dell’esercito.
 
"Portare l'intera popolazione di Gaza negli appartamenti esistenti in Egitto.
Trarrà notevole benefici da questa mossa
perché l’ evacuazione della Striscia di Gaza è un enorme contributo alla stabilità della regione.
Inoltre ci sono paesi, come l’Arabia Saudita, che necessitano di personale edile qualificato, come gli abitanti di Gaza.
L’Arabia Saudita sta costruendo grandi progetti e la città del futuro Naum,
e questo potrebbe essere un crocevia di interessi anche a questo livello.
Si può presumere che non pochi residenti di Gaza coglierebbero al volo l’opportunità di vivere bene.
Piuttosto che continuare a vivere in un paese sotto il governo di Hamas.
Questo accordo tra Egitto e Israele potrà essere raggiunto entro pochi giorni dall'inizio del flusso di immigrati da Gaza verso l'Egitto.

Inoltre la chiusura della questione Gaza garantirà una fornitura stabile e maggiore di gas israeliano all’Egitto
e la liquefazione e anche un controllo delle compagnie egiziane sulle riserve di gas esistente al largo di Gaza.

Non c’è dubbio che affinché questo piano possa realizzarsi
devono esistere molte condizioni contemporaneamente e al momento queste condizioni esistono
e non è chiaro quando tale opportunità si presenterà di nuovo".
 
Ahahahahah ecco a cosa servivano i droni farlocchi.

La Commissione europea
prevede di erogare i primi fondi del suo programma di prestiti per la difesa da 150 miliardi di euro
già nel primo trimestre del prossimo anno, destinati a sostenere gli Stati membri
nell’acquisto congiunto di equipaggiamenti militari di fabbricazione europea.

Martedì, i Commissari hanno approvato lo stanziamento provvisorio dei prestiti Safe (Security action for Europe)
per i 19 Stati membri richiedenti, definito da Andrius Kubilius, Commissario per la Difesa e lo Spazio,
come un “grande passo avanti nella preparazione alla difesa”.

Cinque Paesi concentrano oltre due terzi delle risorse disponibili:

la Polonia riceverà 43,7 miliardi di euro,

seguita da Romania (16,7 miliardi),

Francia e Ungheria (16,2 miliardi ciascuna) e

Italia (14,9 miliardi).


La scadenza del 30 novembre per i piani di investimento.
 
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un piccolo murales comparso in un condominio di Jesi in vista dell’evento elettorale previsto fra tre giorni, il prossimo 18 settembre

“Ecco i democratici antifascisti”​

 
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“Accuse, offese e vilipendi di ogni genere sono all’ordine del giorno per i pasdaran della libertà,
schiavi del perbenismo militante che osteggia chiunque sia contrario al pensiero unico”
 

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