Riflettete gente, riflettete e salvate questo articolo a futura memoria.
Il lettore di questo 14° Rapporto avrà la possibilità di accedere ad un quadro internazionale completo,
di avere notizie di prima mano dato che gli Autori conoscono direttamente le problematiche degli Stati di cui riferiscono perché ci vivono e operano,
di conoscere il livello di implementazione di un grande progetto teso a sradicare la persona dalle proprie radici
e farne un anonimo soggetto completamente globalizzato.
La proprietà, infatti, lega la persona alla famiglia, al lavoro, ad un contesto territoriale e sociale,
ad una storia e a una tradizione di senso, e quindi si oppone alla artificializzazione della vita da parte di attori globali
con l’intento di controllare un mondo appiattito.
Il Rapporto mette bene in luce lo stretto rapporto che esiste
tra l’obiettivo della sostituzione della proprietà
con la condivisione da una parte e il controllo politico ed economico sui cittadini.
Eliminata la libertà privata, costoro saranno costretti ad attenersi nei loro comportamenti alle volontà del Leviatano,
il quale saprà tutto di loro e controllerà tutti i loro movimenti.
Non potremo possedere una abitazione o un’auto se non sarà secondo le norme volute dal potere,
non potremo adoperare il contante e dovremo stare dentro una sempre più pervasiva tracciabilità,
la tassazione già ora preleva oltre il 60 per cento dei frutti del nostro lavoro
e l’assistenzialismo sociale sul tipo del reddito universale o di cittadinanza corrode e inibisce la proprietà privata,
la concentrazione produttiva riduce lo spazio dell’impresa familiare,
eventuali emergenze sanitarie o ambientali, anche e soprattutto se artificiali,
potranno essere usate per interventi diretti del potere nel nostro spazio di proprietà,
ove coltiviamo non solo il rapporto con i beni ma anche quello delle relazioni umane.