Quando ho visto le immagini, mi sono chiesto perchè nessuno gli avesse ancora sparato.
Ci hanno pensato su mezz'ora........
Ma avete visto quel fendente ? Avesse preso il poliziotto ora saremmo qui a piangere.
Invece c'è qualche fesso demente benpensante radical chic che ha pure qualcosa da dire......
Sabato sera poco dopo le 19 un immigrato irregolare che ne aveva già combinate parecchie in Italia
ha terrorizzato i passeggeri della stazione Termini di Roma minacciandone molti
mentre urlava stringendo in mano un coltellaccio da cucina.
E' intervenuta la polizia ferroviaria ed è iniziato un inseguimento nella laterale via Marsala
con l'immigrato fuori di sé che saltava sui motorini parcheggiati nella via agitando il coltellaccio
e sfidando i poliziotti che avevano provato a colpirlo con i loro sfollagente.
La scena è stata ripresa da qualche passante e a bordo della sua auto anche da un tassista che se li è trovati all'improvviso di fronte.
Quando l'immigrato si è fatto ancora più minaccioso con quel coltello
uno degli agenti ha puntato la pistola e sparato mirando alle gambe
e ponendo termine a una mezz'ora ormai di terrore nella zona.
Appena viste le immagini è iniziata immediata la polemica non su quel pazzo che minacciava tutti in stazione,
ma sul poliziotto che a dire dei ben pensanti non avrebbe mai dovuto premere quel grilletto.
Diciamo subito che il clandestino- che si chiama Ahmed Ibrhaim e ha 44 anni, non rischia la vita.
Portato in ospedale all'Umberto I ha ricevuto le cure necessarie ed è piantonato dagli agenti
perché in stato di arresto: aveva numerosi precedenti, ha devastato chiese nel centro di Roma,
preso di mira ogni simbolo religioso, tentato di entrare con la forza in piazza San Pietro,
assalito perfino un centro islamico ferendo l'Imam che era lì a pregare.
E' radicalizzato e quando è stato in carcere, da cui è rapidamente sempre uscito,
ha cercato di indottrinare altri in cella con lui inneggiando alla Jihad.
Un clandestino pericoloso, che da tempo avrebbe dovuto essere allontanato dall'Italia
ma che è ancora qui a minacciare i romani perché non si sa con certezza di che nazionalità sia
(lui si è detto ghanese, ma le autorità consolari del suo paese dicono di no, come hanno fatto quelle di altri paesi africani)
e quindi non può essere rimpatriato.
Quindi ha eletto la sua residenza ideale nei dintorni della stazione Termini,
dove Ahmed si confonde con facilità in mezzo a tanti altri forse meno pericolosi, spesso non meno inquietanti di lui.
Questo dovrebbe creare allarme grande nelle forze politiche e nelle autorità cittadine e nazionali
non il poliziotto che ha fermato una situazione folle e di grave rischio, sparando un colpo alle gambe dell'uomo che minacciava tutti.