SOLO UNA MENTE EDUCATA PUO' CAPIRE UN PENSIERO DIVERSO DAL SUO SENZA LA NECESSITA' DI ACCETTARLO

DANY1969

Forumer storico
(Aristotele)
Buona settimana a tutti :)
Rimaniamo in Patagonia :). Per curiosità, leggete la storia del Cerro Torre... il mito degli alpinisti per la sua bellezza e per la difficoltà (900 m di parete granitica e clima ostile). Sulla parete è rimasto appeso, in segno di sfida, il trapano a compressore utilizzato per piantare i chiodi in una delle prime ascese :d:. Sono pochissimi coloro che sono riusciti ad arrivare in cima (mio fratello non è uno di questi :d:)
Cerro Torre - Wikipedia


Perito Moreno
Immagine296.jpg
Immagine297.jpg
Immagine298.jpg


Cerro Torre
Immagine299.jpg
Immagine300.jpg
 
Ecco in che mani siamo. DEMENTI.
Una soluzione che inquinerà più del dato attuale.
Perchè l'inquinamento da CO2 è dato in minima parte dalle automobili.


Ridurre le emissioni di CO2 e introdurre nuove pratiche a basso impatto ambientale sono tra i principali obiettivi dell’Unione europea.

Per questo motivo è stata presa la decisione di avviare i Paesi membri
verso programmi di limitazione della circolazione di auto diesel e benzina.

Secondo i programmi di Bruxelles, il passaggio definitivo a sistemi di trasporto green dovrebbe avvenire nell’arco dei prossimi 14 anni.


La Commissione europea è al momento al lavoro per definire meglio il piano “emissioni zero” per i veicoli venduti a partire dal 2035:

questa è la data fissata oltre la quale i funzionari Ue intendono approvare lo stop definitivo alla vendita di auto a diesel e benzina.

Un obiettivo a lungo termine, ma anche un enorme cambiamento che, di fatto,
si tradurrebbe in una vera e propria rivoluzione per le case automobilistiche europee.


Le nuove regole rientrerebbero in un rinnovamento degli standard di riduzione delle emissioni delle auto in Europa,
uno dei capi saldi del Green Deal Ue per raggiungere le emissioni nette di CO2 entro la metà del secolo.

Prima dello stop definitivo, però, la Commissione sta valutando un passaggio graduale,
individuando un’altra data importante per il blocco, quella del 2030,
anno in cui si punta ad imporre una riduzione del 60% delle emissioni di auto,
alzando il limite attuale del 37,5% per poi arrivare a quello definitivo pari al 100%.


Sebbene l’intenzione di Bruxelles sia quella di procedere verso questa direzione,
al momento il piano di intervento è in fase di valutazione (non è stato ancora approvato).

Tuttavia, se la proposta della Commissione entrasse definitivamente nel testo finale del Green Deal,
che dovrebbe essere pubblicato il 14 luglio, la stessa poi passerebbe al vaglio del Parlamento europeo e poi dei Paesi Membri.
 
Quando ho visto le immagini, mi sono chiesto perchè nessuno gli avesse ancora sparato.
Ci hanno pensato su mezz'ora........
Ma avete visto quel fendente ? Avesse preso il poliziotto ora saremmo qui a piangere.
Invece c'è qualche fesso demente benpensante radical chic che ha pure qualcosa da dire......


Sabato sera poco dopo le 19 un immigrato irregolare che ne aveva già combinate parecchie in Italia
ha terrorizzato i passeggeri della stazione Termini di Roma minacciandone molti
mentre urlava stringendo in mano un coltellaccio da cucina.

E' intervenuta la polizia ferroviaria ed è iniziato un inseguimento nella laterale via Marsala
con l'immigrato fuori di sé che saltava sui motorini parcheggiati nella via agitando il coltellaccio
e sfidando i poliziotti che avevano provato a colpirlo con i loro sfollagente.

La scena è stata ripresa da qualche passante e a bordo della sua auto anche da un tassista che se li è trovati all'improvviso di fronte.

Quando l'immigrato si è fatto ancora più minaccioso con quel coltello
uno degli agenti ha puntato la pistola e sparato mirando alle gambe
e ponendo termine a una mezz'ora ormai di terrore nella zona.


Appena viste le immagini è iniziata immediata la polemica non su quel pazzo che minacciava tutti in stazione,
ma sul poliziotto che a dire dei ben pensanti non avrebbe mai dovuto premere quel grilletto.

Diciamo subito che il clandestino- che si chiama Ahmed Ibrhaim e ha 44 anni, non rischia la vita.
Portato in ospedale all'Umberto I ha ricevuto le cure necessarie ed è piantonato dagli agenti
perché in stato di arresto: aveva numerosi precedenti, ha devastato chiese nel centro di Roma,
preso di mira ogni simbolo religioso, tentato di entrare con la forza in piazza San Pietro,
assalito perfino un centro islamico ferendo l'Imam che era lì a pregare.

E' radicalizzato e quando è stato in carcere, da cui è rapidamente sempre uscito,
ha cercato di indottrinare altri in cella con lui inneggiando alla Jihad.


Un clandestino pericoloso, che da tempo avrebbe dovuto essere allontanato dall'Italia
ma che è ancora qui a minacciare i romani perché non si sa con certezza di che nazionalità sia
(lui si è detto ghanese, ma le autorità consolari del suo paese dicono di no, come hanno fatto quelle di altri paesi africani)
e quindi non può essere rimpatriato.

Quindi ha eletto la sua residenza ideale nei dintorni della stazione Termini,
dove Ahmed si confonde con facilità in mezzo a tanti altri forse meno pericolosi, spesso non meno inquietanti di lui.

Questo dovrebbe creare allarme grande nelle forze politiche e nelle autorità cittadine e nazionali
non il poliziotto che ha fermato una situazione folle e di grave rischio, sparando un colpo alle gambe dell'uomo che minacciava tutti.
 
Parte la segnalazione per schiamazzi notturni e a casa di Fabrizio Corona bussano nove poliziotti.

"1 2 3 4 5 6 7 8 9 poliziotti. La verifica è negativa, Nessuno schiamazzo, c'erano solo 9 poliziotti".
 
D'altra parte cosa riescono a fare e non fare.

La scorsa settimana il Comitato per la Sicurezza della Provincia di Lecco
ha vietato i fuochi d'artificio per la serata del 27 giugno, dedicata alla "Festa di Lecco".
"perchè non possiamo prevenire gli assembramenti".

Con il naso all'insù. Con la mascherina. A guardare i fuochi.........


Sabato, lo stesso Comitato per la Sicurezza, non ha mosso un dito,
non ha vietato il pride a Lecco.
Con gente assembrata in una piazza, che parlava, urlava, di tutto e di più.
Accavallati gli uni sugli altri, senza alcun distanziamento fisico.
Senza mascherine.


Bella roba.

Certo, ma loro sono ............diversi.
 
I casi di Covid della variante indiana “Delta” sono aumentati dell’80% in una settimana
e quasi 76.000 persone hanno ora contratto il ceppo mutato nel Regno Unito, secondo i dati ufficiali rivelati dai servizi pubblici.

Un rapporto di Public Health England ha rivelato che il ceppo a rapida diffusione
ha ora completamente preso il sopravvento e costituisce il 99% di tutte le infezioni a livello nazionale.

Il numero di persone ricoverate in ospedale dopo aver preso la variante è aumentato di più del doppio a 806 da 383.

Il lato positivo è che però il numero di morti e di ricoveri non è cresciuto a pari passo con la sua diffusione.


La variante, che gli esperti ritengono sia circa il 60% più trasmissibile del ceppo Kent (la “Variante inglese”) dominante durante l’inverno,
ha innescato un’impennata di casi che hanno portato Boris Johnson a rivedere il proprio piano di allentamenti rendendolo più morbido.


Il rapporto di PHE oggi ha mostrato che, da quando la variante è stata scoperta per la prima volta ad aprile,
la maggior parte dei casi è stata trovata a Bolton nella Greater Manchester, dove 4.684 test positivi erano stati collegati al ceppo entro il 14 giugno.

La crescita quindi è stata molto rapida ed il ceppo delta, più contagioso , ha superato quello indigeno.

Un caso di selezione darwiniana in tempo reale.


Altre aree più colpite sono state anche il nord dell’Inghilterra o le Midlands,
con Manchester (3.102), Blackburn (2.762), Birmingham (1.948) e Leeds (1.642) che hanno riempito i cinque posti più colpiti.


La variante è meno comune nelle aree rurali, principalmente nel sud-ovest,
con il minor numero di casi riscontrati a Torridge, Devon e North Devon, che hanno entrambi meno di cinque casi ciascuno,
e West Devon (5), South Hams, anche nel Devon (6) e nel Norfolk settentrionale (6).


vriante-delta.png



Il capo dell’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito, la dott.ssa Jenny Harries, ha dichiarato:

“I casi stanno aumentando rapidamente in tutto il paese e la variante Delta è ora dominante…
È incoraggiante vedere che i ricoveri e i decessi non aumentano allo stesso ritmo”.


Quindi la variante, seguendo un’evoluzione classica nei virus, si presenta come più contagiosa, ma meno pericolosa.


Inoltre pare che la stessa non colpisca chi ha ricevuto una vaccinazione completa,
anche se invece sia possibile essere contagiati con solo la vaccinazione parziale.
 
Un laboratorio dell’Università della Florida che ha recentemente analizzato un piccolo campione di maschere per il viso,

rilevando la presenza di 11 pericolosi
agenti patogeni che includevano batteri che causano difterite, polmonite e meningite.




I genitori di Gainesville in Florida, preoccupati per il danno causato ai loro figli
che indossavano maschere per il viso tutto il giorno a scuola con un tempo di 32 gradi ,
hanno inviato sei maschere, cinque indossate da bambini dai 6 agli 11 anni per 5-8 ore a scuola,
e una indossata da un adulto, ad analizzare per la ricerca di contaminanti
presso il Centro di ricerca e istruzione per la spettrometria di massa dell’Università della Florida.


Delle sei maschere, tre erano chirurgiche, due di cotone e una in poliestere,
mentre maschere non usate ed una maglietta utilizzata a scuola hanno svolto il ruolo di campione di controllo.


Secondo Rational Ground, cinque delle maschere sono risultate contaminate da parassiti, funghi e batteri.

È stato scoperto che solo una maschera contiene un virus che può causare una malattia sistemica fatale nei bovini e nei cervi.

Sono stati rilevati anche altri agenti patogeni meno dannosi che possono causare ulcere, acne e mal di gola
.


Nessuno dei campioni di controllo è stato contaminato da agenti patogeni,
mentre “campioni dalla parte superiore e inferiore della parte anteriore della maglietta
hanno trovato proteine che si trovano comunemente nella pelle e nei capelli, insieme ad alcune che si trovano comunemente nel suolo.


I campioni sono stati inviati dopo che i bambini hanno avuto irritazioni nelle aree coperte.

Una della mamme ha detto a Fox & friends:

“I nostri bambini sono stati in maschera tutto il giorno, sette ore al giorno a scuola”. “L’unica pausa che ottengono è mangiare o bere”.


In Florida le maschere non sono più necessarie all’aperto dal 21 aprile, ma lo sono ancora a scuola.


Il sovrintendente Carlee Simon delle scuole pubbliche della contea di Alachua (ACPS) a Gainesville,
dove studiano i bambini che devono potare le mascherine, non ha commentato le analisi.


Il direttore dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC)
afferma che i bambini dovrebbero continuare a indossare maschere e distanza sociale fino a quando non saranno in grado di vaccinarsi,
nonostante i dati mostrino che i bambini sono minimamente colpiti da COVID-19 e non sono super-diffusori del virus.


Il governatore Ron DeSantis, un repubblicano, ha firmato un ordine esecutivo il 3 maggio,
sospendendo tutte le restrizioni di emergenza COVID-19, compreso l’uso di maschere.

Tuttavia, alcuni distretti scolastici come l’ACPS hanno mantenuto in vigore la loro politica sulle maschere per il resto dell’anno scolastico,
mentre le maschere erano facoltative all’interno della comunità.


L’ACPS afferma che le mascherine saranno facoltative per l’anno scolastico 2021-22,
ma continueranno a essere richieste sugli scuolabus fino a metà settembre,
a meno che il regolamento federale sui trasporti non cambi.


Insomma la scuola richiede di portare le mascherine,

ma i bambini rischiano di più dall’indossarle che da Covid-19.


Si tratta di una questione di sicurezza, o di omologazione?
 
Sul piano del dibattito politico,
il quale già prima del Covid-19 non è che fosse trascendentale,
si stenta a riprendere un minimo di normalità, riportando sul tappeto i temi più importanti per il futuro dell’Italia.

Tra questi in primo piano ci sono i 6 referendum sulla giustizia, promossi da Lega e Partito Radicale.


E così anziché discutere di responsabilità diretta dei magistrati, della separazione delle loro carriere,
così come avviene in tanti altri Paesi del mondo avanzato, e di limiti alla custodia cautelare,
evitando di trasformare il carcere preventivo in un anticipo di pena,
continuiamo a parlare della pandemia di Sars-Cov-2 in tutte le sue infinite sfumature.


Sfumature sinistre che in questi ultimi giorni hanno assunto il colore delle famigerate varianti, con quella indiana – ribattezzata Delta – a farla da padrona.


Si tratta dell’inevitabile mutazione di un virus a Rna,
così come ci ha più volte spiegato quel grande eretico del professor Giulio Tarro,
ma che al momento non sembra destare soverchie preoccupazioni.


E non lo sostiene un ignorante in virologia come chi scrive, bensì il decano dei virologi europei,
il presidente dell’Agenzia italiana del farmaco, Giorgio Palù.



Così si è infatti espresso il prestigioso studioso in una recente intervista televisiva rilasciata nel salotto di Lucia Annunziata


Per definire pericolosissima una variante bisogna aver accertato o su animali da esperimento

o con dati epidemiologici o clinici che c’è un aggravamento delle condizioni e questo non è vero.


È un’evoluzione naturale del virus che muta e non è che dobbiamo essere preoccupati di questo,

dobbiamo sicuramente controllare che queste varianti non sfuggano agli anticorpi che vengono indotti dalla vaccinazione.



Noi – ha spiegato Palù – sequenziamo un po’ meno degli altri,

i britannici il 40-50 per cento mentre noi siamo intorno all’1 per cento.


La variante indiana circola anche qui, noi siamo meno dell’1 per cento.


Prevalente è la variante inglese, oltre il 90 per cento;


abbiamo in alcune regioni la variante brasiliana,


abbiamo anche quella nigeriana e sudafricana.


Quindi le abbiamo tutte
”.


Ciononostante, la folta componente politica e accademica che sostiene la linea del terrore diffuso,
fortemente spalleggiata dal mainstream mediatico, non la pensa affatto come Palù e altri accreditati scienziati.


Tant’è che proprio sulle varianti, malgrado non ne sia dimostrata una maggiore pericolosità,
la stessa componente sta cercando in ogni modo di rallentare il già estenuante processo di ritorno alla normalità,
con il ripristino delle nostre violate libertà costituzionali.


Di fatto, soprattutto da quando il Covid-19 ha sostanzialmente cessato di essere una vera emergenza,

il tema delle varianti costituisce l’ennesima arma di distrazione di massa di tipo sanitario.



Un’arma assolutamente a doppio taglio, dal momento che essa impedisce al sistema Paese di affrontare i nodi strutturali,
come per l’appunto quello della giustizia, che lo affliggono da tempo immemorabile.


Ma ciò per i fenomeni del terrore diffuso, evidentemente, è un problema assolutamente secondario.
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto