SOLO UNA MENTE EDUCATA PUO' CAPIRE UN PENSIERO DIVERSO DAL SUO SENZA LA NECESSITA' DI ACCETTARLO

In una manifestazione a Roma Antonio Maria Rinaldi parla del PNRR
e si fa una domanda chiara e molto semplice:

di tutti questi fondi europei, riusciremo veramente ad utilizzarli?

Perché questi fondi hanno delle scadenze molto brevi e non dovrebbero essere creati per delle finalità astratte,
ma veramente per creare lavoro in una nazione dove il 40% delle persone è attualmente disoccupato,
per dare a tanti giovani un futuro in Italia. Il Recovery ha forti condizionalità per il suo utilizzo,
mentre altri fondi sono molto, ma molto, meno condizionali e potrebbero essere molto più utili.


Il recovery è una sfida, ma è veramente l’ultima spiaggia, per poter far ripartire l’Italia coi soldi europei,
e bisogna combattere tutti i giorni per poter utilizzare queste disponibilità in modo utile e fattivo. I


noltre ricordiamo che questi fondi sono dei prestiti, in modo diretto o indiretto, della UE
e che dovremo comunque restituirli sia in conto capitale che interessi
 
Il “Movimento senza mediazione”, quello della “Democrazia diretta”, ha trovato la soluzione al conflitto Grillo – Conte
che più democristiana, mediata e avulsa dalla democrazia diretta che sia possibile: un bel direttivo a sette.

A farne parte ci sono
tre pentastellati vicini a BeppeMao (Di Maio, Crippa e l’europarlamentare Tiziana Beghin),
tre “contiani” (Patuanelli, Crimi e Licheri);
nel mezzo c’è Roberto Fico, come istituzionale presidente della Camera,
sempre che lo accetti Grillo che recentemente lo ha definito “La più grande delusione”.


La soluzione è una sonora, colossale, ennesima sconfitta per Conte che, alla fine ,
viene ingabbiato all’interno di un direttivo su cui, alla fine, si sentirà l’influenza di grillo.

Conte pensava che, dopo lo scandalo Ciro, Grillo sarebbe scivolato in secondo piano, ma si sbagliava.

Anzi gli attacchi mediatici e giudiziari hanno reso il ligure comico ancora più deciso,
invadente e privo di qualsiasi timidezza nel voler imporre la propria volontà sul Movimento.


A cosa punta Grillo?

A essere il “Kingmaker” del prossimo Presidente della Repubblica.

Il suo obiettivo sarebbe o convincere Mattarella a restare altri tre anni, proseguendo nello stallo,
oppure, comunque togliere la possibilità all’ala contiana del partito, i vari Fico e Patuanelli,
di scegliere il presidente della repubblica con il PD.

Lo scontro c’è, molto duro, fra i due leader e può portare alla scissione, quella vera, del Partito.

Se questo accedesse avremmo che il PD e la fetta di sottomessi grillini
non potrebbe mettere parola nell’elezione del presidente della Repubblica,
mentre i giochi resterebbero aperti dall’altro lato.

Nello stesso tempo senza una fetta consistente dei grillini anche il governo Draghi avrebbe una vita più dura.

Ad agosto inizia il semestre bianco ed il risultato della scissione del M5s
potrebbe essere una crisi di governo con la necessitò di un suo riequilibrio perché, comunque,
non si voterebbe almeno sino a maggio del 2022, nella migliore delle ipotesi.


Dal 15 luglio vedremo come evolverà il pasticcio giallo.
 
Il futuro distopico è fra noi.

Un rapporto di Bloomberg descrive in dettaglio come Amazon utilizzi algoritmi d’intelligenza artificiale per assumere

Il programma, chiamato “Flex”, utilizza l’intelligenza artificiale per determinare quanti autisti sono necessari per le consegne.
L’app, installata sugli smartphone degli autisti, misura se hanno consegnato i pacchi in tempo e se hanno seguito le richieste speciali dei clienti.

Se un autista manca la consegna, viene automaticamente segnalato dal sistema.

Questo è quello che è successo a Stephen Normandin, 63 anni,
un veterano dell’esercito che Flex ha recentemente licenziato.
Ha detto che gli algoritmi hanno tracciato ogni suo movimento mentre consegnava i pacchi nell’area metropolitana di Phoenix.


Normandin ha detto che Amazon lo ha ingiustamente punito per eventi al di fuori del suo controllo,
come appartamenti chiusi a chiave in cui era impossibile consegnare.
Ha detto che ogni lavoro gli viene “dato il 110%”, ma l’algoritmo non è riuscito a vedere fattori esterni che potrebbero influenzare le consegne.

“Questo mi ha davvero sconvolto perché stiamo parlando della mia reputazione.
Dicono che non ho fatto il lavoro quando so dannatamente bene di averlo fatto”, ha detto.

Questo però non interessa all’algoritmo AI al servizio del più grande servizio di e-commerce al mondo.
Lui vede i fatti, non le condizioni, quindi licenzia. La vita appesa al caso di un ingorgo o di un appartamento chiuso.


Flex ha iniziato le operazioni nel 2015 come un modo per Amazon di distribuire i suoi beni lo stesso giorno ai clienti regionali.

Quando vi accedono, i conducenti Flex scoprono che gli algoritmi stanno monitorando ogni loro mossa.
Sono arrivati al punto di consegna quando era stato previsto?
Hanno completato il loro percorso nella finestra temporale prescritta?
Hanno lasciato un pacco in piena vista ai ladri del portico invece di nascondersi dietro una fioriera come richiesto?

Gli algoritmi di Amazon scansionano il flusso di dati in entrata alla ricerca di modelli di prestazioni
e decidono quali conducenti ottengono più lavoro e quali debbano essere licenziati.
Il feedback umano è raro.
I conducenti talvolta ricevono occasionalmente e-mail automatiche,
ma per lo più sono lasciati dalle loro valutazioni, che includono quattro categorie: Fantastico, Ottimo, Giusto o A rischio.


Bloomberg ha intervistato 15 conducenti Flex che affermano che la AI li ha erroneamente eliminati.
Questi affermano che non c’è modo di contestare il loro licenziamento poiché Flex è completamente automatizzato.
Si può fare ricorso tramite un arbitrato, ma questo costa 200 dollari.

Amazon sa che delegare il lavoro delle risorse umane alle macchine è più economico ed efficiente, alla faccia dei diritti sindacali.

Il sistema AI non tiene conto, secondo i lavoratori, dei problemi ambientali, ma non preoccupatevi,
Amazon sta preparando il prossimo passo: le consegne completamente automatizzate, senza autisti.


Alla fine, come diceva Stalin, ogni uomo è un problema, nessun uomo, nessun problema.
 
La Germania dovrebbe segnare un milione di auto elettriche in circolazione questo mese,
un obiettivo che il paese sta raggiungendo con 6 mesi di ritardo rispetto alle previsioni.

Il ministro dell’Economia Peter Altmaier al quotidiano Tagesspiegel questa settimana ha definito questo obiettivo come “Epocale”.


“Raggiungeremo il nostro obiettivo di 1 milione di auto elettriche entro il 2020,
che tutti pensavano fosse irraggiungibile, questo luglio, con soli sei mesi di ritardo”,
ha detto, secondo la copertura della storia di U.S. News e World Report.


“Nella prima metà del 2021 sono stati prelevati più bonus che in tutto l’anno scorso”,
ha affermato a proposito dei sussidi nel Paese, che sono aumentati dalla pandemia.


Altmaier era anche fiducioso che il paese avrebbe “superato il suo obiettivo a lungo termine di avere 7-10 milioni di veicoli elettrici per le sue strade”.


Le vendite di veicoli elettrici sono triplicate nel paese nel 2020, secondo quanto riportato all’inizio di quest’anno da Automotive News Europe.


Le vendite di veicoli elettrici nel 2020 sono state di 194.163 unità,
secondo l’autorità automobilistica KBA, che è aumentata di circa tre volte rispetto al 2019.

L’adozione è stata il risultato di “l’attrattiva di un’offerta di prodotti più diversificata e di una tecnologia più affidabile”.


I veicoli elettrici con propulsione elettrica totale o parziale avevano una quota di mercato del 22% entro il quarto trimestre del 2020
e i veicoli completamente elettrici rappresentavano l’1,2% di tutte le autovetture immatricolate in Germania alla fine del 2020, rispetto allo 0,5% dell’anno precedente.


Quindi se la Germania si avvia a produrre un milione di auto, qualcuno deve acquistarle, anche fuori dai teutonici confini.


Quindi ecco tutte le pressioni per passare alla mobilità elettrica anche in assenza, o carenza, sia di capacità distributiva, sia di generazione.


Ormai gli investimenti sono multi miliardari in fabbriche per batterie ed altre strutture collegate,

quindi BISOGNA viaggiare elettrico.


Che sia conveniente o meno.
 
Un evento estremamente pericoloso è avvenuto nella notte della Est Coast, come ci riportano diverse fonti, fra cui CNN.

Uno stallo armato tra la polizia di stato del Massachusetts e “diversi uomini armati fino ai denti”
ha avuto luogo sulla interstatale 95 e nelle aree boschive circostanti.

La situazione è stata talmente grave che la polizia ha dovuto chiedere l’Interstatale, con uno schieramento di polizia impressionate


Gli uomini, tutti di colore, indossavano quelli che il colonnello della polizia di stato del Massachusetts Christopher Mason
ha descritto come giubbotti tattici e uniformi in stile militare, insieme a telecamere per il corpo, e portavano un misto di fucili e e pistole.

Gli uomini hanno indicato che stavano viaggiando dal Rhode Island per un “addestramento”, secondo Mason.

Mason ha detto in una conferenza stampa di sabato mattina che non era a conoscenza di alcuna richiesta specifica
da parte del gruppo e che i negoziatori erano stati impegnati con loro per saperne di più.



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La cosa stupefacente è che questi uomini, che si chiamano “Rise of the Moor”, l'”Ascesa dei mori”,
si presentano come una sorta di nazionalisti marocchini, con tanto di bandiera nazionale,
che ritengono legittimo armarsi e addestrarsi, per la difesa della propria bandiera, negli stati uniti.


Se non ci credete potete vedere questo video con tanto di bandiera.








Questo gruppo ha affermato “che non riconosce le nostre leggi”,
secondo una dichiarazione del dipartimento di polizia di Wakefield.

La polizia aveva inizialmente fermato i mezzi per un normale controllo della patente,
ma i “Rise of the Morrs” hanno rifiutato di mostrarle.

Quindi è partito lo “Stallo armato”.

Hanno anche cercato di fuggire armati nei boschi, ma il tentativo è stato bloccato dai poliziotti.


VIDEO: State Police Colonel says troopers begin training early for situations like the one in Wakefield today11 People Charged After Standoff In Wakefield On I-95; 8 Publicly Identified By Police pic.twitter.com/uceKZemjRd
— WBZ | CBS Boston News (@wbz) July 3, 2021




Alla fine lo stallo si è concluso pacificamente con undici arresti,
ma questo evento è significativo di quello che sta succedendo negli USA:

la legittimazione delle teorie razziali autorizza chiunque a sentirsi nazionalista di se stesso,
a non riconoscer le leggi comuni ed a imporre, con la forza, la propria superiorità.
Da una società in cui il razzismo era illegittimo, a furia di politically correct, stiamo passando a una società iper-razzista e non solo, razzista e armata.


La disgregazione e l’autodistruzione sociale sono dietro l’angolo.
 
L’economia, la tecnologia e la società avanzano per ondate di creatività distruttiva.

Un’innovazione distrugge il sistema economico creato dall’innovazione precedente e ne crea uno nuovo, destinato a essere a sua volta distrutto.


Dall’inizio della Rivoluzione industriale sono stati identificati cinque cicli d’innovazione e stiamo vivendo il sesto.

Questa infografica permette di capirne meglio la durata e la sostanza.



Innovation_Cycles-2.jpg



Per l’economista Schumpeter, le innovazioni tecnologiche hanno stimolato la crescita economica
e migliorato gli standard di vita, ed è stato lui a creare il concetto di Creazione Distruttiva.


Tuttavia, questi perturbatori possono anche avere la tendenza a creare monopoli.

Soprattutto durante i periodi di crescita del ciclo di un ciclo,
i giocatori più forti realizzano ampi margini, stabiliscono fossati e respingono i rivali.

In genere, questi cicli iniziano quando le innovazioni diventano di uso generale.


Come le Big tech sono le società più potenti oggi,
l’industria ferroviaria ha avuto il potere di controllare i prezzi e respingere i concorrenti durante il 19° secolo.

Al culmine, le azioni quotate delle compagnie ferroviarie alla Borsa di New York rappresentavano il 60% della capitalizzazione totale del mercato azionario.


Iniziate con la prima rivoluzione del tessile e dell’uso della forza idraulica,
la rivoluzione è quindi passata al vapore, all’elettricità, alla chimica ed alla petrolchimica,
e quindi all’elettronica ed all’informatica.

Ora siamo all’ultima ondata.


La sesta ondata, caratterizzata dall’intelligenza artificiale e dalla digitalizzazione attraverso le informazioni sulle cose (IoT),
la robotica e i droni, probabilmente dipingerà un quadro completamente nuovo.

Vale a dire, l’automazione dei sistemi, l’analisi predittiva e l’elaborazione dei dati potrebbero avere un impatto.

A loro volta, beni e servizi fisici saranno probabilmente digitalizzati.


La quinta ondata è stata un’ondata che ha visto comunque al centro di tutto l’uomo e la sua creatività
e così è iniziata la sesta, ma con la AI e i sistemi predittivi la settima potrebbe NON essere più dovuta all’uomo.


Oppure non esserci proprio
.


Stiamo vivendo un momento unico di crisi, e non è detto che l’umanità sopravviverà.
 

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