belindo
ci sono normative molto restrittive per quanto riguarda l'investimento in bonds e vengono stabilite le percentuali da detenere in bonds non A, a prescindere dalla credibilità o meno di chi ha emesso il rating
questo vale a livello internazionale sia per fondi che per i ptf istituzionali
solo in italia i fondi monetari, i fondi pensione, i patrimoni propri degli istituti di credito stante l'attuale normativa dovrebbbero vendere miliardi di tds italiani, ma questo non lo dice nessuno
un esempio pratico: le quasi 500 bcc presenti in italia per statuto debbono detenere il 90% della raccolta diretta e indiretta a garanzia delle proprie attività in tds o equipollenti con un grado di rischio inferiore alla A
quello che ha fatto s&p è una bastardata senza precedenti, fatta ovviamente su disposizione di chi deve riportarsi in patria flussi monetari che devono uscire da altre valute e assets. in europa non facciamo la bce prestatore di ultima istanza così da consentire oltreoceano di vendere i loro assets in bonds europei? e loro ci declassano fino a che tutti saranno costretti a comprare bonds usa e dollari. e la dichiarazione della boj di oggi secondo me lo conferma
ecco chi sono le bcc
IL MONDO DELLE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO - Dati al giugno 2011
IL MONDO DELLE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO - Dati al giugno 2011
Mercoledì 12 Ottobre 2011 15:45 Il Direttore
Si riportano, qui di seguito, alcuni dei principali dati relativi al posizionamento delle Banche di Credito Cooperativo nel panorama nazionale alla fine di giugno 2011. Le notizie promanano dal Servizio Studi Ricerche e Statistiche/Analisi e Studi Congiunturali della federazione Nazionale delle BCC/Casse Rurali ed Artigiane
Gli assetti strutturali
A giugno 2011 si registrano 414 BCC (pari al 54,7 per cento del totale delle operanti in Italia), con 4.403 sportelli (pari al 13,1 per cento del sistema bancario). Gli sportelli sono cresciuti di 100 unità negli ultimi dodici mesi (+2,3%). Le BCC-CR sono presenti in 101 province e in 2.705 comuni (in 555 comuni sono in monopolio). Il numero dei soci è pari a 1.148.969 unità, con un incremento annuo del 5,8 per cento. Il numero complessivo dei clienti delle BCC-CR approssima i 6 milioni. I dipendenti approssimano le 32.200 unità. Ad essi vanno aggiunti gli oltre 4.400 dipendenti di Federazioni Locali, società del GBI, Casse Centrali e organismi consortili.
L’attività di impiego
Gli impieghi lordi a clientela delle BCC ammontano a giugno 2011 a 137,9 miliardi di euro, con un tasso di crescita annua del 5,4%, superiore a quella rilevata per il sistema bancario complessivo (+4,9%). La quota di mercato delle BCC-CR è pari al 7%. Considerando i finanziamenti erogati dalle banche di secondo livello, gli impieghi della Categoria approssimano i 150 miliardi di euro e la quota di mercato sale al 7,6%. I finanziamenti alle imprese sono pari, a giugno 2011 a 92,6 miliardi di euro. Il tasso di incremento su base annua dei finanziamenti alle imprese è pari per le BCC al 6%, leggermente superiore al 5,5% registrato nel sistema bancario complessivo. Includendo gli impieghi in capo alle banche di secondo livello, i finanziamenti alle imprese della Categoria approssimano i 103 miliardi di euro. La quota di mercato della categoria nei finanziamenti alle imprese è pari a giugno 2011 al 9,2% (10,2% considerati gli impieghi delle banche di secondo livello).
Gli impieghi per destinazione economica del credito
In relazione ai settori di destinazione del credito, le BCC presentano un’incidenza percentuale degli impieghi a famiglie produttrici e consumatrici significativamente maggiore del sistema bancario (rispettivamente 12,7% e 5,1% per le famiglie produttrici e 30,5% e 25,2% per le famiglie consumatrici). Con riguardo alla dinamica di crescita, permane significativo lo sviluppo dei finanziamenti erogati alle famiglie produttrici (+8% contro +7,2%), soprattutto nella componente “imprese (+1 1,5%). Lo sviluppo degli impieghi alle famiglie consumatrici e alle società non finanziarie è pressoché in linea con quanto rilevato nella media di sistema (intorno al 5%).
Le branche di attività economica di destinazione del credito
Dall’analisi del credito al settore produttivo per branca di destinazione, emerge il permanere di una concentrazione del comparto “costruzioni e attività immobiliari” superiore per le BCC rispetto alla media di sistema (rispettivamente 35,7% e 30,0%). Il divario rispetto al sistema bancario si è però dimezzato nell’ultimo anno (l’incidenza del comparto sul totale degli impieghi è rimasta costante per le BCC-CR, mentre è cresciuta dal 25% al 30% nella media di sistema).
Si rileva, inoltre, il permanere di una significativa incidenza dei finanziamenti all’agricoltura (8,6% per le BCC contro il 4,3% del sistema bancario complessivo). Con riguardo alla dinamica di crescita, si evidenzia uno sviluppo rilevante dei finanziamenti all’agricoltura (+13,2%), al comparto delle attività professionali, scientifiche e tecniche (+14,1%) e al comparto “attività manifatturiere” (+6,7%). I finanziamenti al comparto “costruzioni e attività immobiliari” presentano una crescita significativa (+6%), ma inferiore alla media di sistema (+8,1%).
La qualità del credito
A giugno 2011 si segnala nelle BCC-CR un tasso di incremento annuo delle partite in sofferenza del 24,5%, in contenimento rispetto alla fine del 2010 e inferiore a quanto rilevato nel sistema bancario complessivo (+42,4%). Gli incagli crescono nelle BCC del 16,3% annuo, anch’essi in progressivo contenimento nonostante la persistente fase negativa dell’economia.Il rapporto sofferenze lorde/impieghi delle BCC è pari a giugno al 4,7% (4,9% in media nel sistema bancario). Il rapporto incagli lordi/impieghi è pari al 4,6%
La qualità del credito per settore economico di destinazione
Con riguardo ai settori economici di destinazione del credito, le BCC presentano un rapporto sofferenze/impieghi inferiore alla media di sistema in tutti i settori ad eccezione di quello dei finanziamenti ad intermediari finanziari. In particolare, risulta significativamente più basso per la Categoria il rapporto sofferenze/impieghi alle famiglie produttrici (rispettivamente 5,5% per le BCC e 9,5% per il sistema). Il rapporto sofferenze/impieghi alle famiglie consumatrici si mantiene particolarmente contenuto e significativamente inferiore alla media di sistema (3,0% contro 4,6%).
La qualità del credito nel settore produttivo
Con riguardo alla sola clientela “imprese”,il rapporto sofferenze lorde/impieghi è pari per le BCC al 5,6%, inferiore di quasi due punti percentuali a quanto rilevato per il sistema bancario complessivo (7,3%). Nel comparto “costruzioni e attività immobiliari”, il rapporto sofferenze/impieghi è pari per le BCC al 6%, contro il 7,2% del sistema bancario complessivo. Nel comparto “agricoltura, silvicultura e pesca” il rapporto sofferenze/impieghi è del 3,4% per le BCC e del 7,6% per il sistema bancario complessivo.
L’andamento della raccolta
La raccolta bancaria complessiva delle BCC ammonta a giugno 2011 a 150,6 miliardi di euro, in sostanziale stazionarietà rispetto allo stesso periodo del 2010 (+0,2%), in linea con quanto si registra nel sistema bancario complessivo (+0,9%). Le obbligazioni emesse dalle BCC ammontano a 59,6 miliardi di euro, con una crescita annua del 2,5% inferiore alla media di sistema (+4,4%).
La raccolta indiretta, calcolata al valore nominale, è pari a 25,7 miliardi di euro, con una crescita annua del 16.4%. Il rapporto fra raccolta indiretta e raccolta diretta è pari al 17%
La posizione patrimoniale
Il patrimonio delle BCC (capitale e riserve) ammonta a giugno 2011 a 19,6 miliardi di euro, con un incremento del 2,2% su base d’anno (+5,6% nella media di sistema).
Il tier1 ratio ed il coefficiente patrimoniale delle BCC, sostanzialmente stabili, sono pari a marzo 2011 rispettivamente al 14,1% ed al 15,1%. Il confronto con il sistema bancario, evidenzia il permanere di un significativo divario a favore delle banche della Categoria.
Posizione patrimoniale
BCC
Sistema Bancario
dic-09
dic-10
mar-11
dic-09
dic-10
mar-11*
Total Capital Ratio
15,0%
15,2%
15,1%
12,0%
12,4%
12,9%
TIER1 Ratio
14,1%
14,1%
14,1%
8,9%
9,3%
9,4%
*dato riferito ai 5 maggiori gruppi bancari
Ultimo aggiornamento Mercoledì 12 Ottobre 2011 15:55