Più che aver vinto Trump, queste elezioni USA 2024 le hanno perse i Dem. E le hanno perse già anni fa riducendo il partito a una cricca di correnti e cacicchi proprio come sempre diciamo per quello italiano, che hanno portato a una Convention ultrasettaria ad agosto, a un Presidente dimezzato e a una candidatura debolissima che ha cercato voti a destra. Per tacere del fatto che lo stesso Trump è stato Biden a resuscitarlo durante questi quattro anni. Nel 2021 era un uomo finito, l'assalto di Capitol Hill aveva suggellato non la sua forza ma la sua debolezza. Durante 4 anni Biden non ha voluto né potuto unire la società americana in una visione che fosse minimamente alternativa a quella della polarizzazione sociale e culturale. Si è servito continuamente dello spettro di Trump per cercare di brillare, e in questo modo l'ha nutrito e tenuto in vita.
Last but not least Gaza, con cui hanno gettato la maschera e svelato anche l'orrore del loro orizzonte etico e (dis)umano, perdendo così la fiducia di interi settori fra i più politicamente dinamici e solidali. Così come hanno fatto per via di una politica migratoria realmente indistinguibile da quella della destra. La dinamica USA, da questo punto di vista, riflette quelle europee in molti sensi. È una dinamica di tramonto dell'egemonia dell'Occidente nel suo complesso, delle sue élite ormai ridotte a oligarchie, in grado di non esprimere nient'altro che una opulenza sprezzante verso la gente comune.
Cosa succederà da domani?
Per me tutto può succedere. Non era neanche scontato che non scoppiasse la guerra con l'Iran prima del 5 novembre. Potrebbe scoppiare nei mesi di inter-regno Biden/Trump e metterlo in difficoltà prima dell'insediamento. Gli Stati Uniti sono un Paese in grado di esercitare solo il dominio, senza alcuna visione di mondo.
La notte non è certo iniziata ora. È un lungo buio dell'umanità quello che stiamo attraversando. Ciascuna persona si chieda che parte vuole avere nella futura Resistenza.