Spiaze

Io voi interisti non vi capisco. Uno juventino tifa Juve perchè vince tanto in Italia. Un milanista tifa Milan perchè vince tanto in Europa.
Ma l'Inter non è nè carne nè pesce, non primeggia nè a livello nazionale nè internazionale, a dispetto del nome e della grandeur dei tifosi :d:
E quindi mi aspetterei come tifosi gente di Milano e dintorni, insomma tifo locale, com'è per Roma e Napoli.
E poi c'ha sempre dirigenti simpatici come un calcio sugli zebedei.

difatti non hai capito quanto ti ho scritto :d:
Tu usi solo la razionalita'. Se cosi fosse, dicevo, non era conveniente l Inter perche le altre 2 avevano piu soldi e giocatori.

Ma un bambino di 8 anni non sceglie con il criterio del guadagno, si innamora e basta.
Poi crescendo se ne accorge razionalmente, ma alla sua passione :) resta fedele lo stesso.
 
Per vincere servono i soldi. Il fatto è che i soldi ce li ha chi ha tanti tifosi. In serie A rapporto del monte ingaggi tra la prima e l'ultima arriva anche a 10. Quando hanno sdoganato le compravendite di giocatori il calcio non è più stato uno sport, vincono sempre quelle 2-3 squadre che possono spendere di più salvo qualche rara sorpresa ogni tanto.
Per tornare allo spirito dello sport bisognerebbe applicare le regole della nazionale alle squadre di club: puoi giocare a Milano se sei nato a Milano o se hai genitori di Milano.
Lo stesso a Torino ecc... Tutti sullo stesso piano, e lavorare sulle giovanili per allevare in casa i talenti.

Non è detto che, necessariamente, servano soldi per vincere. Ci sono realtà che non hanno budget da multinazionali come le big della champions, eppure ottengono risultati importanti (vedi Atalanta, Sassuolo, Chievo a suo tempo). A livello internazionale, il PSG o il M.City hanno dei miliardari come soci, ma la coppa orecchiona non l'hanno ancora vinta da quando gli emiri hanno aperto il portafoglio.
Certo serve averli, per le abitudini che ci sono oggi nel calcio, ma la conditio sine qua non è saperli gestire e non sputtanarli, cosa che, invece, nel calcio dei teorici Big, pare essere una regola che non ammette eccezioni. Oltretutto, svaccano milioni che nemmeno solo stati messi dai proprietari ma presi a prestito, come dimostrano i bilanci di tutte le top del settore: il caso Barcellona è solo il primo esempio, ma ce ne sono molti.
Visto poi che il fair play finanziario si è rivelato la farsa che ci si poteva immaginare, evidentemente vanno posti dei vincoli diversi che, tuttavia, non saprei identificare ora come ora.
Dovrebbero distribuire i diritti televisivi in modo uniforme, come mi pare già esista da tempo in UK, stessa cifra a tutte le partecipanti. E da lì, partire con un riesame ed una limitazione dell'entropia che la finanza si è ritirata in quel settore.
Non penso che una soluzione possa essere rappresentata dal vincolo del territorio di nascita dei giocatori: sarebbero avvantaggiate le città più grandi, nelle quali la probabilità di avere più giovani di talento è, inevitabilmente, superiore a città piccole o paesi.
 
Dovrebbero distribuire i diritti televisivi in modo uniforme, come mi pare già esista da tempo in UK, stessa cifra a tutte le partecipanti. E da lì, partire con un riesame ed una limitazione dell'entropia che la finanza si è ritirata in quel settore.

No, in UK funziona più o meno come da noi
50 % diviso in parti uguali tra tutti i clubs che include tre delle cinque categorie.
25 % assegnato in base ai passaggi televisivi in diretta per ciascuna squadra (Facility Fees)
25 % assegnato in base alla posizione in classifica al termine del campionato (Merit Payment)

Serie A
50% - Distribuito in parti uguali
30% - Legato ai risultati
20% - Legato al bacino d'utenza


Non penso che una soluzione possa essere rappresentata dal vincolo del territorio di nascita dei giocatori: sarebbero avvantaggiate le città più grandi, nelle quali la probabilità di avere più giovani di talento è, inevitabilmente, superiore a città piccole o paesi.

Ovviamente non si restringe il campo alle sole città, ma si potrebbe guardare ad esempio alla provincia. Poi anche lì ci saranno quelle più popolose , difficile avere la perfezione ma sarebbe senz'altro un bel riequilibrio. Se poi il giocatore è costretto a rimanere in quella squadra finirebbero il business dei procuratori e gli ingaggi milionari. I soldi li prenderebbe la squadra che vince e li distribuirebbe ai calciatori in parti uguali. Nessun giocatore per quanto bravo vince le partite da solo, il calcio è uno sport di squadra.
Ma tanto è una cosa che non si farà mai perchè i tifosi non vogliono sport, vogliono che la loro squadra vinca con ogni mezzo per compensare le frustrazioni della loro vita.
 
:d::d::d::d:

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