Re: oggi bisogna essere leggeri
felixeco ha scritto:
ripreso poca rumenta di Piaggio e Impregilo giusto perchè sembra resistere sui supporti che si è fatto salendo.Non è un bel trade , ma se nn altro pare che li sostengano
Carraro.........resto aggrappato ai cingoli................così si cade piano
speriamo che domoney ci ripensino......wally in profondo rosso......
Pesante attacco dei ribassisti a Wall Street: gli indici chiudono in forte calo. Non si ferma l’ascesa di Apple
Seduta nera a Wall Street che anche oggi ha dovuto fare i conti con un’ondata di vendite, ancora più violenta rispetto a quella della vigilia. Molto pesante il bilancio della giornata, che ha visto i tre indici indietreggiare in maniera significativa, a causa di una serie di molteplici fattori. Il mercato ha praticamente snobbato le positive indicazioni arrivate dal fronte macro, dove le richieste di sussidi sono scesa a sorpresa, mentre le scorte all’ingrosso hanno segnato una variazione positiva dello 0,3%, in linea con le previsioni.
A dominare la scena è stata ancora una volta la preoccupazione relativa ai tassi di interesse, per i quali c’è ancora più incertezza adesso, alla luce anche dell’andamento del mercato obbligazionario. Per la prima volta da agosto dello scorso anno, il rendimento del Treasury a 10 si è spinto al di sopra della soglia del 5%. Questo da una parte rende più complesse le acquisizioni societarie, dall’altra fa lievitare i costi di finanziamento delle imprese che accedono al mercato dei capitali.
Da no trascurare inoltre che la crescita dei rendimenti dei bond solleva non pochi dubbi sul futuro dell’azionario, che deve fare i conti con un’alternativa di investimento piuttosto allettante. Il timore è che un’ulteriore ascesa dei bond possa favorire degli switch dalle Borse ai titoli obbligazionari, privando così i listini di quell’abbondante liquidità di cui hanno beneficiato fino ad ora.
Se a tutto ciò si aggiunge anche l’impennata dei prezzi del petrolio che in chiusura sono arrivati a sfiorare la soglia dei 67 dollari al barile, è facile capire come le vendite abbiano potuto avere la meglio. Il Dow Jones ha chiuso la giornata con un ribasso dell’1,48%, mentre l’S&P500 ha lasciato sul parterre l’1,76%. Simile a quest’ultima la variazione del Nasdaq Composite che si è fermato sui minimi intraday a 2.541,38 punti, con una flessione dell’1,77%, dopo aver segnato un massimo a 2.585,73.
Tra i titoli del Dow Jones, uno de peggiori è Alcoa che lascia sul campo il 2,01%, dopo che Alcan ha rifiutato l’offerta pari a 28,3 miliardi di dollari. Male anche Exxon Mobil che non riesce a sfruttare il rally del petrolio e arretra di quasi due punti, ma le vendite colpiscono anche Wal-Mart che chiude in ribasso dell’1,91%. Il colosso retail ha comunicato oggi i dati relativi alle vendite di maggio, cresciute dell’1,1%, in misura inferiore alle previsioni degli analisti.
Segno meno per Procter & Gamble che ha ceduto l’1,17%, appesantito dalla bocciatura di Lehman Brothers, mentre riesce a limitare i danni McDonald’s che arretra dello 0,57%, sostenuto dall’attesa positiva per le vendite del mese scorso che potrebbero rivelarsi più corpose del previsto.
Sul tabellone elettronico del Nasdaq Composite, continua il buon momento per Apple che riesce a muoversi in controtendenza, schivando le vendite e chiudendo in positivo dello 0,57%. Si difende molto bene anche Amazon.com che cede appena lo 0,28%, grazie al giudizio positivo espresso da un commentatore di Cnbc.
Pesante invece il bilancio per Applied Materials che perde il 3,05%, insieme ad Oracle che lascia sul campo il 2,84%, seguito da Qualcomm che si presenta al close con un rosso del 2,79%.