da non credere ...daugions a +2%.......
comunque fino a che non sentiremo parlare di borsa dal lattaio , fruttivendolo e parrucchieri..di margini di salita ce ne sarebbero ancora........nel caso in cui cio' accadesse...preparatevi a chiudere le posizioni.......
Seduta record a Wall Street: una valanga di acquisti spinge i listini sui massimi. Intel su di giri, rally per Alcoa
Una seduta a passo di record per la piazza azionaria americanache ha inaspettatamente messo a segno un rally, spazzando via le incertezze delle ultime giornate spingendo i listini su nuovi massimi. A mettere di buonumore il mercato hanno contribuito diversi fattori, tra cui in primis le positive notizie sulla crescita economica. le richieste di sussidi di disoccupazione sono calate oltre le aspettative, mentre la bilancia commerciale di maggio ha consegnato un saldo negativo perfettamente in linea con le previsioni del mercato. A spingere gli acquisti sono state anche le incoraggianti indicazioni sulle vendite al dettaglio dell’ultimo mesi, che hanno confermato la sostanziale tenuta della congiuntura a stelle e strisce. Come se non bastasse, non sono mancate le novità sul fronte delle fusioni e delle acquisizioni societarie che hanno regalato ulteriore buonumore al mercato, con una vera e propria ondata di acquisti.
A fine giornata così il Dow Jones si è fermato ben al di sopra dei 13.800 punti, segnando un nuovo record storico con un rialzo del 2,09%. Altrettanto positiva la performance dell’S&P500 che con un progresso dell’1,91% ha aggiornato il precedente top del 4 giugno scorso, ad un passo dalla soglia dei 1.550 punti. non da meno il Nasdaq Composite che ha realizzato una crescita dell’1,88%, fermandosi sui massimi odierni a 2.701,73 punti, riportandosi su valori lasciati alle spalle il primo febbraio del 2001.
Tra i titoli del Dow Jones, un’ondata di acquisti si è riversata su Alcoa, che ha segnato un progresso del 6,08%, spinta dall’offerta lanciata da Rio Tinto sulla canadese Alcan, di gran lunga superiore a quella del colosso americano dell’alluminio.
L’euforia che ha travolto il comparo high-tech hamandato su di giri Intel, in ascesa del 5,45%, ma hanno recuperato con decisione anche i finanziari, con American Express in salita del 4,46%, Citigroupin progresso di quasi tre punti e Jp Morgan in rialzo del 2,33%.
Molto bene Wal-Mart che ha portato a casa il 2,45%, sulla scia dei solidi numeri consegnati in riferimento alle vendite del mese di giugno.
Sul tabellone elettronico del Nasdaq Composite, in forte crescita Cisco Systems e Applied Material con un progresso di oltre tre punti, ma riesce a fare bene anche Amazon.com che guadagna il 2,43%. A spingere il titolo è stato un report di Bank of America i cui analisti scommettono su risultati molto robusti per il secondo trimestre di quest’anno.
Non si ferma l’ascesa di eBay che anche oggi chiude in luce verde con un vantaggio dell’1,85%, ma riesce a fare ancora meglio Oracle che avanza del 2,1%. Tra i tecnologici spunta una chiusura leggermente positiva anche Motorola che porta a casa lo 0,72%, nonostante il profit warning lanciato oggi sui risultati che verranno rilasciati nei prossimi giorni e che vedono un fatturato compreso tra 8,6 e 8,7 miliardi di dollari rispetto ai 9,4 indicati in precedenza.
Petrolio: chiusura poco mossa in lieve calo. Permane però la minaccia di nuovi rialzi
Un’altra seduta decisamente movimentata sul circuito del Nymex a New York, dove le quotazioni del petrolio hanno continuato ad essere preda di una forte volatilità. In mattinata i prezzi hanno imboccato con decisione la via dei guadagni, tanto da arrivare a segnare nell’intraday un nuovo record dell’anno ad un passo dalla soglia dei 74 dollari, riportando così sui livelli degli ultimi 11 mesi.
Successivamente però si è innescata un’ondata di prese di profitto che ha permesso di vanificare interamente il nuovo sforzo compiuto dai rialzisti. A fine giornata così, il future con scadenza agosto è stato fotografato a quota 72,49 dollari, con un frazionale calo di 7 cents rispetto al close di ieri.
Permane comunque un livello di alta tensione sui prezzi, in merito ai quali si espressa quest’oggi anche la Banca Centrale europea che, nel bollettino mensile di luglio, ha ricordato la forte crescita realizzata dal 2002 al 2006, pari a oltre il 160%. L’Eurotower ritiene che sia quantomai reale la minaccia di nuovi rialzi delle quotazioni dell’oro nero, indicando questa come una delle principali minacce al persistere del rischio verso l’alto per la stabilità dei prezzi.