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Come Don Chisciotte - TRE SEGNI DELL'ABISSO ECONOMICO PROSSIMO VENTURO


"Il denaro possiede la proprietà di comprar tutto
ed appropriarsi di tutti gli oggetti,
è l'oggetto in senso eminente...
L'universalità della sua proprietà costituisce l'onnipotenza del suo essere."
Karl Marx

FONTE: PETROLITICO.IT (BLOG)

Ora immaginiamo un (nuovo?) mondo in cui il denaro non vale più nulla, nella pratica. E l'economia mondiale è immobile, per mesi o per anni. Cosa accadrebbe? Lo vedremo forse presto, ecco tre grafici con commento, immagini inequivocabili sulla grave crisi economica in atto e sui tempi durissimi in arrivo. Gli indicatori economici che tratto in questo breve testo allertano ancora di più e da più vicino riguardo al crollo in atto ed allo scivoltamento prossimo venturo. Chi non si è preparato, rendendo solide l'economia domestica o della propria impresa come poteva, è bene che lo faccia ora, con tutta la calma, la razionalità e la lucidità possibili.



1. Tutto è fermo.

Il Baltic Dry Index, indicatore relativo alle navi cargo che trasportano materiali "secchi" quali carbone, ferro, grano, et cetera segnala la dinamicità dei mercati mondiali e anche la "forza" della domanda e dell'offerta di tali merci e segnala, in breve, la tendenza della congiuntura economica. Nato nel lontano 1985, tre giorni fa ha toccato il minimo valore di sempre, segno che una grave crisi economica è già in atto ed esplosioni di debito sono possibili a breve.




2. Il denaro perde irreversibilmente velocità, quindi tutto il proprio valore.

La Velocità di circolazione dello stock monetario M2 (dollaro) indica la frequenza media di spesa del dollaro in un dato periodo di tempo, in sintesi: più la velocità è bassa, più l'economia reale è "morente". Anche qui, da quando queste misurazioni esistono, siamo al record negativo di sempre. In una parola: l'economia mondiale, vista dall'ottica del dollaro (ma la Velocità di circolazione del dollaro equivale ancora alla velocità dell'economia mondiale, nella pratica...), non è mai stata tanto vicina al collasso totale, si prepara una recessione forse di durata ed intensità inimmaginabili. Il valore del denaro è di fatto dato dalla rapidità di scambio e dalla domanda di denaro, di per se stesso non avrebbe e non ha alcun valore. Non importa quanto denaro esiste, ma quanto tempo il denaro passa senza incarnarsi negli oggetti e negli scambi. Mai come oggi il denaro è "morto", ma su di esso si basa la vita di un intera specie animale...



3. L'industria occidentale del petrolio e la finanza degli stati esportatori stanno collassando

La Quotazione del petrolio al Nymex non ha bisogno di spiegazioni..., da decenni il valore del petrolio e le sue variazioni (la volatilità) indicano inequivocabilmente la tenuta dei mercati, quindi del mercato obbligazionario mondiale e la tenuta dei debiti sovrani, oltre che dirci "dove va l'economia", perchè un mondo che non necessita della prima e più efficace forma di carburante dell'economia stessa, è un mondo dove il commercio e l'industria entrano in uno stato di coma. Da questo grafico si evince una ondata di panico senza precedenti sui mercati, con cinque o sei punte di vendite tali da far fallire nei prossimi anni qualche intera nazione (l'intera galassia dei paesi OPEC fallirebbe entro 5 anni perchè con questi prezzi, nessun tipo di petrolio oggi sul mercato è redditizio*).

 
le anomalie si pagano, specie quando non si sa come stanno messi...

qui c'erano oltre 20000 fib in piu' dell'inizio trimestrale di ogni fib nuovo, negli utlimi anni

il che vuol dire che erano short....ma non si poteva sapere
 

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invece le calls lunghe sul nostrano stanno quotando ora il valore che quotavano ,stamane quasi 200 punti sopra...

stanno succedendo cose mai viste che dimostrano la grande incertezza che c'e' in giro

che la Cina cada, a noi interessa un capso,dato che non compra una beata fava da noi..
 
invece le calls lunghe sul nostrano stanno quotando ora il valore che quotavano ,stamane quasi 200 punti sopra...

stanno succedendo cose mai viste che dimostrano la grande incertezza che c'e' in giro

che la Cina cada, a noi interessa un capso,dato che non compra una beata fava da noi..

e c'hai ragione.

non compra nulla da noi.

ne stavo parlando proprio ora con Totò, Peppino, la malafemmena, l'Olandese Volante e i Fantastici Quattro.
 
trattatissime le calls 10500 ed 11000 marzo 2016

o a questi piace buttare i denari o sono forti scommettitori oppure non sono poi cosi' negativi
 
sono buono, sperando che i fessi imparino o macari non vengano qui a rompere le balle

dati

La bilancia commerciale italiana dà qualche segno di procedere al riequilibrio: nei primi sei mesi del 2014 le esportazioni verso la Cina (+11,4%) sono cresciute ad un ritmo maggiore delle importazioni (+9,4%), per un valore totale di 9 miliardi e 13 miliardi di dollari. L’Italia detiene il quarto posto tra i paesi UE sia per l’import che per l’export con la Cina, superando la Francia nelle importazioni.
 

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